Fimosi relativa e circoncisione
Buonasera,
Vi scrivo perché soffro di fimosi relativa (si manifesta solo in erezione) e mi rimangono dei dubbi sull'intervento di circoncisione. Circa un anno e mezzo fa il medico di base aveva rilevato la condizione di fimosi associata a balanite, e mi aveva ordinato di eseguire degli esami e un paio di visite mediche specialistiche.
Mi aveva inoltre prescritto Canesten Unidie, che però non ho mai utilizzato (tendevo a trascurare maggiormente il mio problema, che ormai fa parte della mia vita quotidiana, ma da quando ne ho preso consapevolezza mantengo sempre un'accurata igiene). Tuttavia il tampone balano-prepuziale è risultato negativo rispetto all'esame microscopico, specificamente riguardo la presenza di lieviti, e all'esame colturale per batteri aerobi e lieviti.
Negli ultimi due mesi ho fatto le due visite specialistiche di cui sopra. Il referto della visita urologica sostanzialmente conferma la fimosi relativa; inoltre durante la visita sono stato messo in lista d'attesa per l'intervento di circoncisione. Durante la visita dermatologica non mi è stato detto nulla riguardo alla fimosi (che risultava assente all'osservazione poiché, come ho scritto, si verifica solo in erezione), e invece il dermatologo ha constatato l'assenza di balanite e di manifestazioni mucose, ipotizzando comunque un principio di lichen scleroatrofico, e prescrivendomi Lubrigyn detergente.
Entrambi gli specialisti concordano sul fatto che la circoncisione sia opportuna (l'urologo ha specificato inoltre che è l'unica terapia risolutiva, nel mio caso).
I miei dubbi si riassumono nei seguenti:
- Esiste una zona che appare arrossata sulla parte superiore del glande, dolorabile a una leggera pressione, e inoltre spesso mi sembra desquamarsi e il prepuzio tende ad aderire al glande se non idratato; tuttavia il dermatologo mi assicura che il mio glande è perfettamente sano, e che la zona "arrossata" è semplicemente più vascolarizzata;
- Nonostante i miei tentativi di mantenere un buon livello di igiene, non posso non notare, a volte, un odore sgradevole, anche a poche ore dal lavaggio;
- Con riferimento ai punti precedenti, la mia idea iniziale sulla situazione era che esistesse una patologia concomitante alla fimosi, e che la rimozione del prepuzio risolverebbe solo la seconda, lasciando inalterati i sintomi che ho detto sopra: nonostante i miei solleciti, non ho mai ottenuto una chiarificazione riguardo questa possibilità.
In conclusione, rimango dell'idea che un'eventuale circoncisione porterà a un miglioramento netto, tutto sommato, ma voglio assicurarmi che sia 1) l'unica soluzione possibile al mio problema e 2) che sia una soluzione a "tutto" il mio problema (come del resto mi hanno detto i dottori che mi hanno visitato).
Il mio obiettivo è quello di raccogliere ulteriori pareri professionali, poiché ho la sensazione di non saper ancora prendere una decisione consapevole riguardo l'intervento. Si tratta pur sempre di un'amputazione.
Vi ringrazio.
Vi scrivo perché soffro di fimosi relativa (si manifesta solo in erezione) e mi rimangono dei dubbi sull'intervento di circoncisione. Circa un anno e mezzo fa il medico di base aveva rilevato la condizione di fimosi associata a balanite, e mi aveva ordinato di eseguire degli esami e un paio di visite mediche specialistiche.
Mi aveva inoltre prescritto Canesten Unidie, che però non ho mai utilizzato (tendevo a trascurare maggiormente il mio problema, che ormai fa parte della mia vita quotidiana, ma da quando ne ho preso consapevolezza mantengo sempre un'accurata igiene). Tuttavia il tampone balano-prepuziale è risultato negativo rispetto all'esame microscopico, specificamente riguardo la presenza di lieviti, e all'esame colturale per batteri aerobi e lieviti.
Negli ultimi due mesi ho fatto le due visite specialistiche di cui sopra. Il referto della visita urologica sostanzialmente conferma la fimosi relativa; inoltre durante la visita sono stato messo in lista d'attesa per l'intervento di circoncisione. Durante la visita dermatologica non mi è stato detto nulla riguardo alla fimosi (che risultava assente all'osservazione poiché, come ho scritto, si verifica solo in erezione), e invece il dermatologo ha constatato l'assenza di balanite e di manifestazioni mucose, ipotizzando comunque un principio di lichen scleroatrofico, e prescrivendomi Lubrigyn detergente.
Entrambi gli specialisti concordano sul fatto che la circoncisione sia opportuna (l'urologo ha specificato inoltre che è l'unica terapia risolutiva, nel mio caso).
I miei dubbi si riassumono nei seguenti:
- Esiste una zona che appare arrossata sulla parte superiore del glande, dolorabile a una leggera pressione, e inoltre spesso mi sembra desquamarsi e il prepuzio tende ad aderire al glande se non idratato; tuttavia il dermatologo mi assicura che il mio glande è perfettamente sano, e che la zona "arrossata" è semplicemente più vascolarizzata;
- Nonostante i miei tentativi di mantenere un buon livello di igiene, non posso non notare, a volte, un odore sgradevole, anche a poche ore dal lavaggio;
- Con riferimento ai punti precedenti, la mia idea iniziale sulla situazione era che esistesse una patologia concomitante alla fimosi, e che la rimozione del prepuzio risolverebbe solo la seconda, lasciando inalterati i sintomi che ho detto sopra: nonostante i miei solleciti, non ho mai ottenuto una chiarificazione riguardo questa possibilità.
In conclusione, rimango dell'idea che un'eventuale circoncisione porterà a un miglioramento netto, tutto sommato, ma voglio assicurarmi che sia 1) l'unica soluzione possibile al mio problema e 2) che sia una soluzione a "tutto" il mio problema (come del resto mi hanno detto i dottori che mi hanno visitato).
Il mio obiettivo è quello di raccogliere ulteriori pareri professionali, poiché ho la sensazione di non saper ancora prendere una decisione consapevole riguardo l'intervento. Si tratta pur sempre di un'amputazione.
Vi ringrazio.
[#1]
Una situazione simile non può ovviamente essere giudicata a distanza, nell'impossibilità di una indispensabile valutazione diretta. Possiamo unicamente dirle che il "cattivo odore" è spesso causato da una scarsa compatibilità della flora batterica normalmente residente sulla pelle dell'area genitale con il detergente utilizzato per l'igiene intima. da qui la sensazione che "più ci si lava e più puzza". Pertanto si consiglia di utilizzare unicamente prodotti a pH neutro (es. per neonati) se non sola acqua e non essere maniacali con l'igiene, poiché esagerare non porta mai nulla di buono.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta. Mi lavo una volta, al massimo due, al giorno con sola acqua. Devo dire che riguardo all'aspetto dell'odore, in particolare, ho notato un miglioramento, di recente, e soprattutto con l'inizio della terapia attuale.
Nell'intervento originale mi sono dimenticato di scrivere che ho iniziato a usare anche Vea Lipo3 due volte al giorno, sempre sotto indicazione del dermatologo. Sembra alleviare gli altri sintomi che ho descritto, ma temo sia un effetto temporaneo.
In particolare ho fatto due nuove osservazioni:
- Mi sono accorto che la zona arrossata di cui ho scritto ha dei contorni ben definiti e frastagliati, e sembra essere caratterizzata da proprietà diverse da quelle circostanti (in particolare, e perdonatemi se ha poco senso, salta all'occhio il fatto che riflette la luce in maniera diversa);
- Grazie alla terapia adesso il prepuzio è decisamente più mobile, e in erezione riesco a ritrarlo quasi del tutto (conosco il pericolo della parafimosi): mi sembra assurdo che, anche in una situazione come la mia, la circoncisione sia l'unica alternativa, ma in tal caso suppongo di dovermi finalmente rassegnare.
Sono consapevole che senza un'osservazione diretta non si possono trarre conclusioni significative, tuttavia sono disponibile a fornirvi maggiori informazioni sul mio caso, se necessario, e tornerò volentieri dal mio medico curante con qualunque suggerimento vogliate darmi.
Nell'intervento originale mi sono dimenticato di scrivere che ho iniziato a usare anche Vea Lipo3 due volte al giorno, sempre sotto indicazione del dermatologo. Sembra alleviare gli altri sintomi che ho descritto, ma temo sia un effetto temporaneo.
In particolare ho fatto due nuove osservazioni:
- Mi sono accorto che la zona arrossata di cui ho scritto ha dei contorni ben definiti e frastagliati, e sembra essere caratterizzata da proprietà diverse da quelle circostanti (in particolare, e perdonatemi se ha poco senso, salta all'occhio il fatto che riflette la luce in maniera diversa);
- Grazie alla terapia adesso il prepuzio è decisamente più mobile, e in erezione riesco a ritrarlo quasi del tutto (conosco il pericolo della parafimosi): mi sembra assurdo che, anche in una situazione come la mia, la circoncisione sia l'unica alternativa, ma in tal caso suppongo di dovermi finalmente rassegnare.
Sono consapevole che senza un'osservazione diretta non si possono trarre conclusioni significative, tuttavia sono disponibile a fornirvi maggiori informazioni sul mio caso, se necessario, e tornerò volentieri dal mio medico curante con qualunque suggerimento vogliate darmi.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6k visite dal 20/10/2017.
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