Calcolo nell'uretere e coliche renali
Salve, in seguito a TC addome complero mi è stato riscontrato un calcolo di 6×9 mm circa (larghezza x lunghezza) a livello all'uretere destro appena prima dell'incrocio con i vasi iliaci con idroureteronefrosi a monte di moderato-medio grado (1°-2° grado).
Mi è stato detto di eseguire un intervento di ureterorenoscopia per estrazione del calcolo.
La mia domanda: è proprio necessario l'intervento o il calcolo potrebbe uscire da solo con delle terapie o cure da seguire? Ci potrebbero essere complicazioni in caso non facessi intervento?
Mi è stato detto di eseguire un intervento di ureterorenoscopia per estrazione del calcolo.
La mia domanda: è proprio necessario l'intervento o il calcolo potrebbe uscire da solo con delle terapie o cure da seguire? Ci potrebbero essere complicazioni in caso non facessi intervento?
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Il calcolo è abbastanza grande e le possibilità di espulsione spontanea sono oggettivamente modeste, specie se s tratta del primo episodio di espulsione. Molto dipende anche dall'entità e dalla frequenza dei sintomi e la presenza di alterazioni agòi esami eamtici (es. aumento della creatinina o del numero di globuli bianchi). Se non vi sono coliche o complicazioni, si può giustificare un tentativo di terapia "espulsiva" somministrando un farmaco alfa litico (tamsulosina ed altri) eventualmente associato a cortisone. D'ogni modo se dopo un paio di settimane il calcolo non è stato espulso si confermano le indicazioni all'intervento endoscopico. Idem se le coliche fossero importanti e ripetute. In ogni caso, se si è seguiti da una struttura pubblica, è il caso di entrare appena possibile in una lista d'attesa per non perdere tempo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Buongiorno, grazie per il suo consulto. In seguito al suo consiglio l'urologo dell'ospedale mi ha prescritto: Deltacortene 25 mg 1c al gg, Omnic 1c alla sera, Spasmex 1c al mattino e 1c alla sera e Edevenix 3c al gg.
Spero di riuscire ad espellere il calcolo con questa terapia..a dicembre 2016 ne avevo già espulso uno di circa 2-3 mm. Tra una settimana è previsto il mio intervento di ureterorenoscopia ma almeno in questa settimana di attesa spero nel 'miracolo'. Buona giornata!
Spero di riuscire ad espellere il calcolo con questa terapia..a dicembre 2016 ne avevo già espulso uno di circa 2-3 mm. Tra una settimana è previsto il mio intervento di ureterorenoscopia ma almeno in questa settimana di attesa spero nel 'miracolo'. Buona giornata!
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Utente
Buongiorno, dopo quasi 4 gg di terapia espulsiva, non ho visto nessun calcolo ma ho avuto delle piccole coliche placate con toradol. Devo considerarle in maniera positiva nel senso che il calcolo potrebbe essere sceso verso la vescica? Nel mio caso potrei proporre ai medici dell'ospedale una litotrissia extracorporea anziché ureterorenoscopia? Ho proprio il terrore di fare quell'intervento...
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Non è possibile sapere che cosa stia succedendo, ovviamente non è verosimile ripetere la TAC (unico esame a fornire un risultato inequivocabile). Come abbiamo già detto, si tratta di arrivare ad un compromesso tra il presentarsi di disturbi e lo scorrere del tempo. In genere ci si pone il traguardo dei 15-20 giorni, dopo i quali le reali possibilità di espulsione si riducono e ci si può solo più affidare alla fortuna. Il trattamento extracorporeo dei calcoli dell'uretere è tecnicamente quasi sempre possibile, ma le possibilità di ottenere un risultato completo sono davvero molto modeste, pertanto si rischia seriamente di perdere solo del tempo.
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Utente
Buongiorno dottore! Ieri ho eseguito ureterorenoscopia ma in sala operatoria non sono riusciti a raggiungere il calcolo con varie guaine in quanto l'uretere era troppo stretto. Quindi dopo un'ora di tentativi e di prove di dilatazione, il dottore ha optato per inserire uno stent in maniera da permettere al rene di svolgere il suo lavoro. A questo punto quali sono secondo lei le possibilità d'intervento successive?
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Le difficoltà incontrate durante un intervento non possono essere quantificate e giudicate a distanza. L'esperienza e la manualità dell'operatore sono importanti, così come la qualità degli strumenti e degli accessori utilizzati, ma vi sono dei fattori per i quali non possiamo fare altro che fidarci di quanto è stato riferito. In ogni caso, insistere troppo non è mai opportuno e la scelta di lasciare uno stent ed attendere può essere la più prudente. Nel frattempo si assicura o scarico del rene e si evitano le coliche più intense. Lo stent porta comunque con sè dei fastidi, legati al semplice fatto di essere un corpo estraneao, seppure morbido e sottile. Il disturbo più comune è un senso di irritazione vescicale, con.stimoli frequenti e bruciori, che non deve però essere scambiato per "cistite" ed inutimente trattato con antibiotici. Le urine possono essere di colore variabile, anche a tratti piuttosto rosse, ma non si tratta di un sanguinamento pericoloso e non è segno di problema o complicazioni. Già dopo 10-15 giorni l'uretere sarà assai più facilmente percorribile ed entro un mese sarà possibile ripetere l'ureteroscopia operativa con buone possibilità di successo.
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Utente
Salve dottore,
secondo Lei, in attesa di fare i raggi la prossima settimana per decidere come intervenire la seconda volta x togliere il calcolo, é opportuno che continui ad assumere le medicine che erano utilizzate per la terapia espulsiva? Ì farmaci erano spasmex, Omnic, edevenix più cortisone.
Grazie in anticipo! Saluti.
secondo Lei, in attesa di fare i raggi la prossima settimana per decidere come intervenire la seconda volta x togliere il calcolo, é opportuno che continui ad assumere le medicine che erano utilizzate per la terapia espulsiva? Ì farmaci erano spasmex, Omnic, edevenix più cortisone.
Grazie in anticipo! Saluti.
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Questa è una domanda cui è veramente difficile dare una risposta sensata, perché la presenza dello stent modifica completamente la reattività della mucosa e delle pareti dell'uretere. D'ogni modo crediamo che la maggioranza di noi specialisti consiglierebbe di proseguire con l'alfa litico (tamsulosina od altri) ed un antidolorifico puro (non spasmolitico) in caso di disturbi irritativi intensi da intolleranza allo stent.
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Utente
Salve dottore, in seguito ai raggi è risultato che il calcolo è tornato al rene e quindi si è optato x effettuare il bombardamento extracorporeo. Sono stato quindi inserito in lista d'attesa. È consigliabile continuare ad assumere edevexin + Omnic fino a quando mi chiameranno oppure posso interrompere la terapia in attesa della chiamata ospedaliera?
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Utente
Buongiorno Dottore, ieri mi sono sottoposto al trattamento di litotrissia extracorporea in ospedale. Già ieri sera ho espulso il primo frammento del calcolo e le prime urine erano ematiche. Le volevo chiedere se é il caso che faccia qualche giorno a casa per cautela o se posso già riprendere le attività lavorative normalmente. Inoltre é consigliabile assumere qualche farmaco per facilitare l'espulsione? Grazie
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La ripresa dell'attività fisica dipende sostanzialmente da come si sente lei, la litotrissia extracorporea è un trattamento minimamente invasivo, in sostanza dal punto di vista fisico lei è nelle stesse condizioni di alcuni giorni orsono, speriamo ovviamente con il calcolo frammentato ... Purtroppo la presenza dello stent, almeno in via teorica, rischia di ostacolare la naturale progressione di eventuali frammenti lungo l'uretere, tant'è che appena si abbia la certezza dell'avvenuta frammentazione sarebbe il caso di rimuoverlo appena possibile. Nel frattempo non vi sono provvedidimenti di sicura efficacia da prendere, come abbiamo già detto l'assunzione dell'alfa litico può migliorare transitoriamente la tolleranza allo stent.
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Utente
Buongiorno, ieri ho effettuato la seconda seduta di litotrissia extracorporea in quanto con la prima non ho avuto nessun risultato a parte l'espulsione di un piccolo frammento.
Volevo chiedere come verrà effettuata la rimozione dello stent? Mi è stato detto che non verrà effettuata con anestesia. Ma la cistoscopia non è dolorosa per il paziente? Non si può richiedere qualche sedativo o anestetico locale prima della seduta ambulatoriale?
Io ho il terrore al solo pensiero di effettuarla 'a crudo'....
Volevo chiedere come verrà effettuata la rimozione dello stent? Mi è stato detto che non verrà effettuata con anestesia. Ma la cistoscopia non è dolorosa per il paziente? Non si può richiedere qualche sedativo o anestetico locale prima della seduta ambulatoriale?
Io ho il terrore al solo pensiero di effettuarla 'a crudo'....
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Prima di tutto è necessario accertarsi che al secondo tentativo il calcolo si sia frammentato e molto realisticamente ci vorrá un po' di fortuna. Ciò fatto, la rimozione dello stent viene abitualmente effettuata con una cistoscopia senza anestesia. In mani esperte si tratta di una manovra della durata inferiore al minuto e sopoortata dalla maggioranza dei soggetti a fronte di un breve fastidio. Se però le ritiene di avere una sopportazione così bassa da essere "terrorizzato" (!) forse è il caso di effettuare la cistoscopia in sedazione, anche se qùesto quasi certamente porterá ad un allungamento dei tempi d'attesa.
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Utente
Buongiorno dottore, purtroppo i 4 tentativi di trattamento del calcolo non lo hanno frammentato del tutto. Sono stati espulsi solo due piccoli frammentini.
Sono stato messo in lista d'attesa per rimozione stent e calcolo tramite URS....
La mia domanda è: sono 3 mesi che ho lo stent ureterale in seguito al primo intervento URS non andato a buon fine...ancora in ospedale non si sa neanche quando sarò operato. Il caso può comportare delle complicazioni a livello medico? Consiglia di prendere la mia cartella clinica e andare altrove, magari privatamente?
Grazie in anticipo.
Sono stato messo in lista d'attesa per rimozione stent e calcolo tramite URS....
La mia domanda è: sono 3 mesi che ho lo stent ureterale in seguito al primo intervento URS non andato a buon fine...ancora in ospedale non si sa neanche quando sarò operato. Il caso può comportare delle complicazioni a livello medico? Consiglia di prendere la mia cartella clinica e andare altrove, magari privatamente?
Grazie in anticipo.
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Utente
Buonasera, secondo lei quanto tempo può stare uno stent? Io sono già 3 mesi che ne usufruisco e non mi è ancora stato sostituito..inizio a temere che possa prendere qualche infezione alle vie urinarie..devo preoccuparmi? Dall'ospedale ancora non sono stato chiamato x essere operato e nonostante i miei solleciti al reparto urologia non sanno dirmi nulla...io non so più cosa fare...
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Purtroppo i tempi d'attesa sono molto variabili e comunque mai sufficientemente brevi nelle strutture pubbliche. Lo scopo dello stent come "preparazione" al più agevole passaggio dello strumento endoscopico si raggiunge già in un paio di settimane di permanenza, d'ogni modo qualsiasi stent può essere lasciato in sede fino a sei mesi ed alcuni modelli molto di più, pertanto - almeno da questo punto di vista - il problema non si pone.
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 13k visite dal 19/10/2017.
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