Il medico locale mi disse che si poteva trattare

Buongiorno, comincio dall'inizio: vivo e lavoro all'estero (dove le cure mediche lasciano a desiderare) ho 33 anni e circa un mese e mezzo fa cominciai ad avere una frequente minzione, solo quella, nessun altro sintomo o segno. Da li il medico locale mi disse che si poteva trattare di prostatite. La coltura dello sperma e urina era negativo ma secondo lui vi era un'infezione in quanto nell'esame dello sperma risultavano 15-20 cellule di puss. Cominciò una terapia empirica a base di antibiotici, praticamente ne cambiai 7 ma senza effetti. feci un'altra coltura dello sperma ed era sempre negativa. Ad un certo punto cominciò l'arrossamento del glande e del prepuzio. Il glande si spellava leggermente e vi era una fastidiosa sensazione di bruciore e di sgocciolamento involontario. Mi diede una pomata a base di Mupirocina e Betamethasone da applicare sul glande il che risolse praticamente la cosa. Tornai in Italia per cercare di risolvere questa prostatite. Mi fecero fare una ecografia transrettale: "vescica in sedenon distesa senza grossolani difetti di riempimento.Dimensioni della prostata 43,8x32,7x47,7mm e volume 36ml con adenoma di 13ml.Ecostruttura della pars periferica dismogenea senza aree ipoecogene sospette.Assenza di calcificazioni od ascessi. Plesso periprostatico dilatato come da flogoso.Vescichette nei limiti". Uroflussometria: "valori di flusso ridotti e ausilio del torchio addominale". Valori del sangue nella norma. Quando mi visitò, non potè osservare l'arrossamento del glande perchè grazie alla crema i segni e sintomi erano spariti. Mi diede la seguente terapia: 1 settimana di Unidrox600, 1 settimana di Ananase po Permixon320 per 6 mesi e Xatral10 per 1 anno. Ora da 2 giorni ho iniziato il Permixon e lo Xatral ma chiaramente non mi aspetto di vedere risultati immediati. Il problema è che avendo smesso la crema ora mi sta tornando il bruciore e l'arrossamento sul glande. Allora mi chiedo, potrebbe essere un'uretrite?Oppure una prostatite batterica?Va bene usare quella crema che mi prescrissero qua all'estero? Grazie e cordiali saluti
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Egergio signore,
la terapia mi pare congrua col suo problema. Per quanto riguarda arrossamenti cutanei o un collega o un dermatologo potrebbero esserle di aiuto. Di qua più che un generico consiglio di utilizzare acqua borica per impacchi, se proprio se la vede brutta, non saprei dire.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Buongiorno, spero possiate aiutarmi in quanto il problema sopra citato non si è ancora risolto e mi sta confondendo sempre di più. Ho consultato 3 urologi (dei quali 2 primari) e le opinioni sono piuttosto discordi: uno dice che è un problema di prostata (come sopra spiegato), un altro sclerosi del collo della vescica e l'ultimo che non è nulla. Ricapitolando: a gennaio tornato in Italia andai a vedere l'urologa che mi prescrisse la cura sopra indicata in quanto i sintomi (che secondo lei dovevano sparire dopo 4 settimane) persistevano e ho avuto il sospetto che il Permixon mi stava facendo aumentare il colesterolo. Il bruciore prima di urinare persisteva (leggero) e la pollachiuria pure (leggermente migliorata). L'infiammazione sul pene continuava. L'urologa sostituì il permixon con Deprox 500 e mi mandò dal dermatologo per l'infiammazione sul pene. Il dermatologo mi diede una cura a base di diverse creme per 2 mesi, richiese poi il tampone uretrale ed urinocoltura, tutte e due risultarono negative. Dopo 3 settimane di creme l'infiammazione peggiorava invece di migliorare.Sospesi le creme. Andai dall'urologa e dissi che la pollachiuria continuava con leggeri bruciori prima di urinare e piccoli spasmi dell'uretra. Sinceramente la vidi "spaesata" e mi disse di fare una cistoscopia. Non feci l'esame. Mi recai da un secondo urologo(primario): inquadrò subito quale era l'infiammazione sul pene, importante balanopostite da candida. Disse anche che fortunatamente non ho fatto la cistoscopia altrimenti avrei portato la candida in vescica. Cura per 5 giorni di Canesten e lavaggi con euclorina. La candida non passava, si annidava sotto il frenulo. Quindi mi feci fare una frenulo plastica. La candida continuava (e continua tutt'ora)a non passare. L'urologo disse che devo tenere il glande scoperto perchè la candida deve seccare. A questo punto però dovevo capire se, a parte la candida, la prostatite che mi era stata diagnosticata era corretta. Procedette con la palpazione della prostata: disse che non è morbida come dovrebbe essere e che "aveva combattuto delle battaglie" ma non era prostatite. Io ero sempre sotto xatral e deprox. Dunque mi chiese di fare una uroflussometria (preciso che ero sotto xatral) e far vede anche l'uroflussometria all'inizio dei sintomi prima della cura con xatral e permixon): flusso massimo 20,6 flusso medio 10,4 tracciato ai limiti della norma, trascurabile il residuo vescicale. Quella precedente alla cura era flusso massimo 13 flusso medio 7 residuo vescicale trascurabile, uso del torchio addominale (durante questo esame ero abbastanza nervoso e bevvi 1 litro d'acqua invece di 1/2). Visto questo, l'urologo diagnosticò: sclerosi del collo vescicale ben conpensato dagli alfalitici, proseguire con xatral. Senaza dubbi mi disse che se volevo avere figli di sbrigarmi perchè lo xatral non sarebbe più servito e avrei dovuto farmi operare. Disse anche che un altro chirurgo mi avrebbe operato subito ma lui voleva darmi la possibilità di avere figli in maniera naturale. Abbastanza scosso chiesi se magari era il caso di fare una uroflussometria senza xatral ma, abbastanza alterato disse che non sarebbe servito a nulla. Non convinto, perchè comunque non mi sembra di aver problemi ad urinare, andai a vedere un terzo urologo(primario anche lui): palpando la prostata disse che era normale, fece una ecografia ventrale e disse che era normale. Risultato: interrompere xatral, Urelax per 4 mesi. Interruppi lo xatral, senza peggioramento di sintomi anzi, il bruciore prima di urinare sparì, la pollachiuria continuò. A questo punto, da solo, decisi di fare una uroflussometria essendo 2 settimane senza xatral: ero un po' nervoso flusso masimo 17,9 flusso medio 9,3 trascurabile il residuo vescicale tracciato ai limiti della norma. Il medico disse che non vedeva nessun processo ostruttivo in corso (30/3/2009). La situazione ora, tornato da 1 settimana all'estero dove lavoro: la candida persiste ma sto tenendo il prepuzio scoperto e spero che se ne vada, pollachiuria aumentata da quando sono tornato (totale tempo senza xatral 4 settimane)non ho bruciori ne quando urino ne quando eiaculo, no nicturia, piccoli spasmi uretrali saltuari. Preciso che la candida non la ho presa per un rapporto sessuale ma sono pressochè certo che è venuta con l'uso di antibiotici empiricamente prescritti all'inizio della sintomatologia. Ora mi chiedo: 1)E possibile che sia la candida riacutizzata a provocare questa pollachiuria? 2)L'adenoma prostatico esisteva come da ecografia transrettale all'inizio, possibile che sia sparito dopo 2 mesi di xatral e permixon? 3)si tratta di sclerosi del collo della vescica, prostatite o nulla ? 4) Faccio bene a non prendere lo xatral? 5) la pollachiuria potrebbe essere anche psicologica? 6)L'uroflussometria senza xatral è da considerare normale? Ringrazio anticipatamente e mi scuso per il lungo post.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
problema cdi prosta e sclerosi del colle vescicale: se non è zuppa è pan bagnato e la differenza è più lessicale che clinica. La candida non riacutizza pollachiuria, poi un piccolo adenoma quale può essere qquello che un soggetto di 34 anni può non essere corretamente visualizzato soprattuto dopo terapia con antinfiammatori prostati quali quelli che lei ha seguito. La flussometria è ok. Valuti col collega se la possibilità di origine psicogena della pèollachiuria è presente.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie Dr. Cavallini per la risposta. Mi permetto di disturbarla ancora per delle delucidazioni. Da quel che mi sembra di aver capito dopo i miei incontri con i 3 urologi è che la prostatite è risolvibile se non si cronicizza mentre la sclerosi del collo vescicale è comunque degenerativo e non può regredire.Io sono in dubbio se continuare con lo xatral o no. Visto che il secondo urologo diagnosticò la sclerosi del collo vescicale, fondamentalmente sulla base dell'uroflussometria che lei dice va bene ed il terzo urologo mi disse di interrompre lo xatral (anche lui avendo visto la stessa l'uroflussometria). Non mi ritengo un soggetto particolarmente emotivo (anche se effettivamente è peggiorata il giorno che sono salito sull'aereo per tornare ai tropici dove lavoro), può essere che dopo 4 settimane senza xatral la pollachiuria che è tornata in maniera violenta(soprattutto dopo pranzo e dopo cena) proprio per l'interruzione dell'alfalitico? Altra correlazione che posso fare è che da una settimana (da quando è tornata la pollachiuria) ho cambiato il Deprox (dato dalla prima urologa) preso per circa 2 mesi con l'Urelax(consigliato dal terzo urologo)? Il secondo urologo che diagnosticò la sclerosi mi prescrisse solo lo xatral. Vivo in un ambhiente con aria condizionata praticamente costante. Grazie ancora e cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
OK la differenza, ma si evinceva, o almeno tale avevo capito, di cronicizzazione di processo infiammatorio.
Comunque son diagnosi che si fanno in corso di visita, l uroflusso metria non dimostra mai una cslerosi del collo vescicale, descrive solo una ostruzione data da prostata e/o da collo vescicale.
Non entro nel merito di certe prscrizioni, che non posso discutere non avendola visitata di persona, mi permetto solo di consigliare esami di glicemia, glicosuria ed emoglobina glicata, che a lei vengono attacchi di quella che ha definito pollachiuria subito dopo l' assunzione di cibo, cioè qundo glicemia cresce. In ogni caso se il tal farmaco la fa staar meglio, può continuare terapia, e ridiscuterla al suo ritorno in Italia.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Buongiorno, un'ultima domanda: da qualche giorno ho notato che quando urino, nonostante l'urina sia chiara, si forma della schiuma bianca. Anche l'odore è un po' più forte. Può essere collegato alla pollachiuria o un problema più grave.Grazie.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Faccia esame urine. A naso potrebbe essere recrudescenza di infezione.
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