Problematiche al meato uretrale
Buongiorno,
ho 56 anni e da giugno ho un problema che mi tormenta ( e mi ha anche portato in depressione ) che non riesco a risolvere : si tratta di un fastidio al meato uretrale, non proprio un dolore ma una sorta di solletico continuo alternata come la presenza di un corpo estraneo proprio sulla punta del pene. Tale anomalia, arriva a durare anche otto ore al giorno generando in me crisi di pianto dovute allo stress. Ho interpellato ben quattro urologi privatamente e nessuno ha risolto il mio problema.
Il primo mi ha diagnosticato una uretrite prescrivendomi " bassado " per due settimane, dicendomi poi : " stia tranquillo...passerà ". Non è passato.
Il secondo non ha elaborato alcuna diagnosi prescrivendomi " gentalyn beta " da applicare sulla zona interessata ed esclamando anch'egli un :
" stia tranquillo che quel fastidio passa ". Non è passato.
Il terzo pur non elaborando diagnosi mi ha prescritto una urinocoltura dalla quale è emersa la presenza di una colonia di un milione di escherichia coli. Ho assunto cinque fiale intramuscolo di " likacin " ed la successiva urinocoltura è risultata negativa . Tuttavia il problema che ho permane e non mi permette di condurre una vita normale.
Il quarto, ha sostenuto qualora il mio psa rimanesse ai livelli attuali ( attualmente pur in presenza di un rapporto nei limiti , il mio psa è pari a 5 avendo avuto nel 2015 una prostatite e soffrendo attualmente ma senza alcuna sintomatologia di una IPB ) l'effettuazione di una biopsia dicendomi che è necessario " non perdere tempo.
Giovedì andrò dal quinto urologo, sperando mi risolva questo problema : il mio sistema nervoso ne sta risentendo notevolmente essendo in depressione : quel solletico quando raggiunge i suoi picchi è insopportabile.
Punto focale risulta che, allorchè si manifesta, non lascia distinguere se trattasi " del fastidio " o di voglia " di urinare ". La verifica va fatta sul campo. Vi prego, chiedo aiuto, non so piu' come uscirne e sono molto stanco.
Grazie, grazie davvero.
ho 56 anni e da giugno ho un problema che mi tormenta ( e mi ha anche portato in depressione ) che non riesco a risolvere : si tratta di un fastidio al meato uretrale, non proprio un dolore ma una sorta di solletico continuo alternata come la presenza di un corpo estraneo proprio sulla punta del pene. Tale anomalia, arriva a durare anche otto ore al giorno generando in me crisi di pianto dovute allo stress. Ho interpellato ben quattro urologi privatamente e nessuno ha risolto il mio problema.
Il primo mi ha diagnosticato una uretrite prescrivendomi " bassado " per due settimane, dicendomi poi : " stia tranquillo...passerà ". Non è passato.
Il secondo non ha elaborato alcuna diagnosi prescrivendomi " gentalyn beta " da applicare sulla zona interessata ed esclamando anch'egli un :
" stia tranquillo che quel fastidio passa ". Non è passato.
Il terzo pur non elaborando diagnosi mi ha prescritto una urinocoltura dalla quale è emersa la presenza di una colonia di un milione di escherichia coli. Ho assunto cinque fiale intramuscolo di " likacin " ed la successiva urinocoltura è risultata negativa . Tuttavia il problema che ho permane e non mi permette di condurre una vita normale.
Il quarto, ha sostenuto qualora il mio psa rimanesse ai livelli attuali ( attualmente pur in presenza di un rapporto nei limiti , il mio psa è pari a 5 avendo avuto nel 2015 una prostatite e soffrendo attualmente ma senza alcuna sintomatologia di una IPB ) l'effettuazione di una biopsia dicendomi che è necessario " non perdere tempo.
Giovedì andrò dal quinto urologo, sperando mi risolva questo problema : il mio sistema nervoso ne sta risentendo notevolmente essendo in depressione : quel solletico quando raggiunge i suoi picchi è insopportabile.
Punto focale risulta che, allorchè si manifesta, non lascia distinguere se trattasi " del fastidio " o di voglia " di urinare ". La verifica va fatta sul campo. Vi prego, chiedo aiuto, non so piu' come uscirne e sono molto stanco.
Grazie, grazie davvero.
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In linea di massiam i "pellegrinaggi" da uno specialista all'altro non portano mai con sè nulla di buono. E' assai meglio fermarsi non appena si trovi qualcuno con il quale si riesca ad intrattenere quantomeno un buon rapporto di comunicazione, senza pretendere che disponga della bacchetta magica, oggetto che nessuno di noi possiede. Questi fastidi "alla punta" sono quasi sempre portati da una irritazione della prostata i cui disturbi si irradiano lungo l'uretra. Nel punto esatto in cui si percepisce il fastidio perlpiù non si trova mai nulla di alterato. Lei ci dice di aver avuto a che fae con una prpstatite in passato, questa potrebbe essere la manifestazione tipica di una recidiva.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore. Spero ci sia una terapia atta " non dico a risolvere il problema " ma ad alleviare i fastidi che ho i quali sono talora invalidanti. Il " pelllegrinaggio " da vari medici lo giudico anch'io sotto un certo senso " ridicolo" ma lo stesso è motivato dal fatto che non sempre si ricevono risposte risolutive ed il paziente non sta bene.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.6k visite dal 12/10/2017.
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