Il risultato dell'esame istologico è il seguente

egreggi dottori:
Ho 59 anni, circa 1 mese fa sono stato sottoposto a prostatectomia radicale, ed il risultato dell'esame istologico è il seguente:
Adenocarcinoma scarsamente differenziato con focali aspetti mucipari della prostata GLEASON 8 (4+4) con focale estensione extraprostatica (pT3A NX).
Presente neoplasia intraepiteliale di alto grado (c.d. HGPIN)
Invasione perineurale: presente
Margini di resezioni chirurgica: La lesione giunge focalmente sul margine di resezione circonferenziale vescichette seminali ( non segni di infiltrazione neoplastica ).
A1 A2 frammenti di collo vescicale e di vescichette seminali ( non segni di infiltrazione neoplastica ).

Vorrei sapere se il tumore è fuoruscito dalla prostata.
Il prof. che ha eseguito l'intervento, probabilmente per farmi stare tranquillo, dice che è tutto a posto e, che il tumore non è fuoruscito dalla prostata. Se è cosi non capisco perchè mi ha detto che decideremo dopo un esame del PSA se è il caso di proseguire la cura con un ciclo di radioterapia o altri farmaci.
Se è vero che non è fuoruscito dalla prostata non dovrebbe essere tutto concluso con l'intervento?
Grazie anticipato per le vs. risposte.
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente indipendentemente dal fatto di se il tumore ha perforato o no la capsula prostatica, è importante per decidere se eseguire un terapia adiuvante monitorare il psa a tre mesi dall' intervento

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Utente
Utente
vorrei ringraziare il prof. Quarto per la sua risposta.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Caro utente, le recenti linee guida della SIURO (Società Italiana Di Urologia Oncologica) di questo anno consigliano fortemente l'uso della radioterapia adiuvante in tutti i casi di pT3, cioè di sconfinamento extracapsulare della malattia prostatica. Questa indicazione viene considerata MANDATORIA, sulla scorta di 3 importanti studi (EORTC, SWOG, GERMAN TRIAL) che evidenziano un impatto sul controllo biochimico in pazienti con pT3, R1, o rialzo del PSA(>0,2ng/ML).
Quindi, indipendentemente dal PSA post-operatorio, l'aggiunta di una radioterapia entro i 6 mesi dalla chirurgia, nel suo caso, avrebbe un forte razionale scientifico.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Utente
Utente
grazie per il consulto, a questo punto credo d'avere le idee decisamente piu' chiare.
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