Enormita' del psa (16,86) e incontinenza urinaria insorta da tempo
Buonasera Dottori. Sono un 63enne che da tempo immemore soffro con la prostata. Poi da quattro o cinque anni si è accentuata l'incontinenza e per fortuna che trovo sempre una frattina per urinare di nascosto, ma a volte corro tanto per arrivarci.Vorrei un informazione: siccome ho fatto delle cure col ciproxin 500mg e un po' il PSA è diminuito (per poi rialzarsi finita la cura purtroppo), avrei letto una dispensa del professor Guercini riguardo all'inserimento dell'antibiotico direttamente nella prostata. Premetto che ho una ghiadola che supera i 150cc , quindi bella grossarella. Sto purtroppo nella regione Marche, quindi lontano da Roma comunque vorrei sapere se potrebbe avere un senso questa cura endoprostatica per me. Grazie per un vostro interessamento.
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Dubitiamo che i suoi problemi urinari siano unicamente di natura infettiva, ma vi siano anche altre componenti, come l'ingrossamento della ghiandola, ecc.Il PSA è discretamente elevato, molto dipende dal fatto che si tratti di un primo riscontro, ovvero un riscontro isolato, oppure si tratti di un PSA che è da tempo su valori superiori alla norma. Ovvianete sarebbe il caso di sottoporsi ad una valutazione urologica diretta, anche per valutare eventuali indicazioni al trattamento operativo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Questo falso mito delle relazioni tra disostruzione prostatica ed attività sessuale è difficilissimo da scardinare. Nell'intervento disostruttivo classico per ingrossamenteo prostatico benigno (effettuato con qualsiasi tecnica) l'innervazione pelvica non viene neanche sfiorata, pertanto sia la sensibilità che la qualità dell'erezione rimangono sostanzialmente inalterate. Quello che cambia è l'eiaculazione, che può essere ridotta od assente come unica manifestaione. Questo come ben si sa non comporta alcun problema dal punto di vita fisico, a parte la riduzione o la perdita dellla fertilità, che in uomini della sua età possiamo pensare sia un fattore piuttosto marginale. Pertanto senz'altro non vale la pena di continuare ad urinare male e soffrire, rischiando inoltre a lungo termine di compromettere la vescica in modo irreversibile.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 25/09/2017.
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