Parere su cura per ipertrofia prostatica benigna
Gentilissimi dottori,
io ho 50 anni e da circa un anno e mezzo sono in cura per IPB con Silodyx 8 mg .
A gennaio 2017 il mio urologo mi ha prescritto in aggiunta una compressa di Avodart al giorno perché le dimensioni della mia prostata stavano aumentando ( Prostata fibroparenchimatosa, liscia 2 X ).
Io però ho letto il foglietto illustrativo dell’Avodart e … mi sono spaventato !! Effetti collaterali comuni abbastanza pesanti sulla sfera sessuale, ingrossamento mammario e addirittura possibilità di causare una forma grave di cancro alla prostata !!!
Ho deciso di non assumerlo.
Oggi ha fatto la visita di controllo ( a distanza quindi di circa 8 mesi dalla precedente ) con il seguente esito : uroflussometria O.C.U. severa, prostata leggermente ancor più ingrossata e larga. L’urologo mi ha detto che andrebbe comunque preso l’Avodart per scongiurare in futuro un intervento chirurgico, ma che per altri sei asseconda la mia scelta di non assumerlo.
Il mio attuale valore di PSA è 2,80.
Sto comunque assumendo oltre al Silodyx anche una compressa giornaliera di QT prost. L’urologo però mi ha detto che non serve a nulla e che dovrei invece assumere l’Avodart.
Devo anche confessare che la problematica non impatta in maniera rilevante sul mio stile di vita : è vero devo urinare più frequentemente, ma ciò non costituisce un problema per me, se non in sporadiche situazioni quando sono fuori casa.
Credo inoltre sia presente anche una componente psicologica : la cosiddetta sindrome “da garage” : magari sto fuori 3 o 4 ore senza problemi, ma appena giungo sotto casa devo scappare in bagno ! Stesso dicasi per la visita urologica : bevo mezzo litro di acqua circa 45 minuti prima, la vescica è piena, distesa e mi influenza negativamente l’esame uroflussometrico; nella vita quotidiana ciò accade realmente.
La domanda : pensate sia davvero necessario prendere l’Avodart oppure posso continuare con Silodyx e QT Prost ?
Grazie davvero per la vostra attenzione.
Antonio
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Ecco il risultato della flussometria
Flusso massimo : 8,6 ml /s
Flusso medio : 3,9
Tempo al flusso massimo : 1,4 s
Tempo tra 5 % e 95 % : 79 s
Tempo di flusso : 92,1 s
Tempo di discesa : 80,4
Tempo di svuotamento : 101,0
Volume di flusso massimo : 9 ml
Volume vuotato : 360 ml.
Accellerazione flusso : 6,14 ml / s
In effetti avevo la sensazione di non aver svuotato la vescica tanto è vero che una mezz’oretta dopo sono dovuto andare ancora in bagno ad urinare. Questa situazione ( a getto molto debole ) non è molto frequente nella vita quotidiana ma invece lo è sempre in occasione dell’esame flussometrico ed ecografico : probabilmente perché la vescica è troppo tesa. Normalmente invece la caratteristica del flusso è più potente.
Dimenticavo di dirle che da una recente ecografia all’addome fatta per altri motivi è risultato : “ vescica distesa a pareti regolari, esente da lesioni aggettanti endoluminali; essa è improntata a livello del pavimento dalla prostata che ha un diametro trasverso di 6,2 cm.
Grazie ancora per la sua attenzione.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.