Chirurgia robotica per tumore alla vescica

Buonasera, sono un cardiopatico a cui è stata prospettata, in seguito a TURV, l'eventualità di una cistectomia radicale per neoplasia vescicale.Al momento sono ancora in attesa del referto dell'esame istologico.
Ho letto che da alcuni anni c'è la possibilità di evitare la chirurgia a cielo aperto , dall'alta invasività, optando per un intervento in chirurgia robotica, che permette un decorso postoperatorio meno faticoso. Vorrei sapere se tale tecnica è applicabile a pazienti affetti da cardiopatia e con un impianto di ICD bicamerale.In caso positivo desiderei un consiglio sulle strutture ospedaliere che praticano tale tecnica chirurgica.
Di seguito le conclusioni diagnostiche dell'ultimo controllo cardiologico:
Cardiopatia ipocinetica presumibilmente primitiva in attuale classe NYHA II in paziente con severa riduzione della funzione contrattile globale del ventricolo sinistro. FE 35%. Coronarie esenti da lesioni significative . Pregresse TVNS . Ipertensione arteriosa. Dislipidemia. Obesità. Rettocolite ulcerosa in fase di remissione. Gozzo tiroideo multinodulare. IRC.
Vi ringrazio sentitamente per l'aiuto che offrite
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Il problema è sostanzialmente anestesiologico e non chirurgico. La tecnica laparoscopica robotica impone una distensione dell'addome con anidride carbonica e l'assunzione di una paritcolare posizione sul tavolo operatorio. Talora questo è considerato al di sopra delle possibilità. Per ocvvi motivi di correttezza. noi non possiamo fornire consigli relaticìvi a semplice specialisti e centroi cura con riferimento ad un caso specifico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dottore, La ringrazio per la celere e chiara risposta. Quindi, se ho ben inteso, la possibilità di svolgere questo intervento in robotica dipende dal parere dell'anestesista. Ma non è maggiormente rischioso per un cardiopatico con IRC un intervento a cielo aperto con eventuale necessità di trasfusioni e rischio di crolli renali? Può chiarirmi i benefici nella mia situazione dell'intervento in modalità tradizionale?
Mi chiedo, inoltre , se la rettocolite ulcerosa, anche se oramai in remissione grazie all' Asacol, possa essere ulteriore motivo ostativo, data la necessità di usare l'intestino per la neovescica. Purtroppo quando mi è stata prospettata la necessità della cistectomia mi è stato anche anticipato che probabilmente avrò non una, ma due sacche...Ed io vorrei evitare questa soluzione che mi sembra anche rischiosa dal punto di vista del rischio di infezioni. Infine, capisco che non sia possibile dare consigli, ma vorrei almeno sapere quali sono le strutture ospedaliere in Italia che effettuano abitualmente la cistectomia radicale in chirurgia robotica. Navigando tra siti di ospedali mi sembra che varie strutture facciano in robotica la prostatectomia,ma non la cistectomia. Ringrazio nuovamente per l'utilissimo servizio che offrite e la disponibilità che dimostrate.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
La cistectomia robotica non è (ancora) considerato un intervento di routine perché la realizzazione in laparoscopia di tutto l'intervento (demolizione e realizzazione della derivazione urinaria) è ancora troppo lungo per la media degli operatori, Fare una parte dell'intervento in laparoscopia ed un'altra a cielo aperto pare una contraddizione, comunque alcuni operatori hanno trovato un compromesso in questo senso. Parliamo comunque di professionisti e centri in cui il robot operatore viene utilizzato da molti anni per la prostatectomia radicale.