Dubbi Autopalpazione testicoli

Buonasera,

ho 32 anni, da qualche mese ho intrapreso la pratica dell'autopalpazione dei testicoli, dopo una visita andrologica di controllo che non ha evidenziato alcun problema: l'andrologo mi ha istruito sulla necessità dell'autopalpazione, rimandandomi alle indicazioni del National Cancer Institute statunitense per tutti i dettagli.

In breve, trovo però tali indicazioni abbastanza sommarie e semplicistiche.

Sebbene l'andrologo mi abbia detto che i miei testicoli sono regolari e facilmente palpabili, trovo difficoltà a palpare l'intera superficie, soprattutto la parte inferiore, la cui esplorazione è resa difficile dalla presenza di quella che mi pare essere la coda dell'epididimo.

L'andrologo mi ha peraltro riferito che le facce palpabili del testicolo sono tre: le due laterali e quella frontale, mentre la faccia posteriore del testicolo è "coperta" dall'epididimo, e quindi preclusa alla palpazione. Al contrario, nelle indicazioni del National Cancer Institute leggo quanto segue:

"Se le irregolarità , gli “indurimenti” , le “masse nuove” sono nella parte posteriore o in quella anteriore del testicolo, chiedere subito un parere al medico"

Giungendo al punto della questione, i miei dubbi sono i seguenti:

1) quali "facce" del testicolo devo palpare? La "faccia" posteriore è palpabile o non palpabile? Il polo inferiore è palpabile? Il tumore al testicolo insorge in qualunque parte del testicolo (inclusi poli e retro) oppure esclusivamente sulla faccia frontale e quelle laterali?
2) Il mio medico di famiglia sostiene che raccomandare l'autopalpazione una volta al mese sia allarmistico, che un uomo sessualmente attivo e dotato di una buona igiene personale abbia molte occasioni per capire se c'è qualcosa che non va nei propri genitali, senza eseguire la palpazione, pratica ansiogena e difficoltosa per un profano.
3) Di nuovo: cosa devo cercare, in pratica? Se il mio medico di base ha ragione, e i noduli sospetti sono talmente evidenti da essere notati durante le normali pratiche sessuali o di igiene personale, devo supporre che le alterazioni siano macroscopiche (e poste anteriormente). Quindi, noduli duri e fissi, oppure anche semplici irregolarità superficiali?
4) Cosa fare, in pratica, per identificare l'epididimo e discernerlo dal didimo?
5) Durante l'autopalpazione, devo ruotare il testicolo tra le dita e tenere ferma la pelle dello scroto, oppure tenere fermo il testicolo e spostare le dita sulla sua superficie, palpando ogni parte?
6) Riesco a palpare facilmente la testa dell'epididimo del testicolo destro, mentre non rilevo nulla a sinistra. Può essere dovuto al fatto che il mio testicolo sx è da sempre un po' più in alto e un po' più avanti rispetto a quello dx? In pratica, mi sembra che il testicolo dx sia più vicino anatomicamente alla strutture della parte posteriore della sacca scrotale. Ciò rende più difficile il suo "isolamento" da ciò che lo circonda.

Grazie mille in anticipo per l'attenzione, un cordiale saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k

Lei è un ingegnere vero ... ? L'esperienza ci ha insegnato che solo questa categoria di stimati professionisti sia in grado di spaccare il capello in quattro con tanta micragnosa precisione. A Torino abbiamo poi gli ingegneri della ex-Fiat, ed allora ragazzi, siamo veramente al top!

Scherzi a parte ... Ci pare che lei stia davvero facendo di una cosa che deve essere semplice ed abituale un vero affare di stato. Probabilmente il nostro Collega la ha un po' spaventato per indurla a questa buona pratica, non sapendo che lei fosse già così ben predisposto. In estrema sintesi, noi siamo convinti che l'autopalpazione dei testicoli debba andare di pari passo con l'igiene locale e quindi non debbano essere necessariamente individuati altri tempi particolari da dedicarvi. Quando il gesto diventa veramente abituale, sarà abbastanza semplice rilevare delle variazioni. Il tutto va poi preso anche con parecchio buon senso, poiché le alterazioni millimetriche non sono praticamente mai significative. A lei non sarà mai chiesto di saper discernere le strutture anatomiche come solo lo specialista esperto è in grado di fare. Pertanto, stia soprattutto sereno e faccia come può e - ci creda - sarà già assai!

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it