Una ecografia prostatica transrettale
Buona sera
vorrei sottoporre il seguente quesito
all'inizio di agosto ho avuto un rapporto orale scoperto con una escort
in seguito a questo rapporto (non ho avuto altri rapporti scoperti nei giorni seguenti) ho accusato del prurito sul glande ed una patina biancastra sulla corona del glande stesso. consultatomi con il mio medico curante mi ha prescritto una spermiocultura che è risultata negativa. verso meta settembre visto che i disturbi continuavano mi sono recato di nuovo dal mio medico che questa volta mi ha prescritto un tampone uretrale che è risultato positivo alla clamidia. ho preso il klacid 500 mg per 2 settimane, ho aspettato un 20/25 gg dopodiche ho ripetuto il test del tampone uretrale. questa volta l'esito è stato negativo. dopo una settimana dalla risposta negativa del tampone uretrale ho avuto un altro rapporto orale scoperto non con escort ma occasionale (non con la mia partner attuale). dopo tale evento avverto ogni tanto del tenesmo ad urinare ed a volte del brucira all'atto della minzione. sono disturbi occasionali, ma che mi lasciano il dubbio che effettivamente la clamidia non sia stata debellata definitivamente. ho letto piu di una volta che il test della clamidia se ripetuto dopo una risposta negativa, inverosimilmente dava una risposta positiva. mi sono di nuovo rivolto al mio medico curante che questa volta mi ha prescritto una ecografia prostatica transrettale. Non per contraddire il mio medico ma temo che il vero motivo del mio disturbo possa essere ancora causato da una ricaduta se si puo dire della clamidia
volevo sapere un vostro parere in merito e se anche voi pesate che la strada dell'ecografia sia la strada migliore contrariamente a quelli che sono i miei sospetti della clamida
grazie a tutti
vorrei sottoporre il seguente quesito
all'inizio di agosto ho avuto un rapporto orale scoperto con una escort
in seguito a questo rapporto (non ho avuto altri rapporti scoperti nei giorni seguenti) ho accusato del prurito sul glande ed una patina biancastra sulla corona del glande stesso. consultatomi con il mio medico curante mi ha prescritto una spermiocultura che è risultata negativa. verso meta settembre visto che i disturbi continuavano mi sono recato di nuovo dal mio medico che questa volta mi ha prescritto un tampone uretrale che è risultato positivo alla clamidia. ho preso il klacid 500 mg per 2 settimane, ho aspettato un 20/25 gg dopodiche ho ripetuto il test del tampone uretrale. questa volta l'esito è stato negativo. dopo una settimana dalla risposta negativa del tampone uretrale ho avuto un altro rapporto orale scoperto non con escort ma occasionale (non con la mia partner attuale). dopo tale evento avverto ogni tanto del tenesmo ad urinare ed a volte del brucira all'atto della minzione. sono disturbi occasionali, ma che mi lasciano il dubbio che effettivamente la clamidia non sia stata debellata definitivamente. ho letto piu di una volta che il test della clamidia se ripetuto dopo una risposta negativa, inverosimilmente dava una risposta positiva. mi sono di nuovo rivolto al mio medico curante che questa volta mi ha prescritto una ecografia prostatica transrettale. Non per contraddire il mio medico ma temo che il vero motivo del mio disturbo possa essere ancora causato da una ricaduta se si puo dire della clamidia
volevo sapere un vostro parere in merito e se anche voi pesate che la strada dell'ecografia sia la strada migliore contrariamente a quelli che sono i miei sospetti della clamida
grazie a tutti
[#1]
Caro lettore ,
una ecografia delle vie uro-genitali non la si nega a nessuno ed il suo medico di medicina generale ha fatto bene ad indicargliela.
Altro discorso poi è l'eventuale necessità di ripetere le valutazioni colturali ed eventualmente altre indagini di laboratorio più mirate ma queste indicazioni è bene siano date dal collega andrologo che le consiglio di consultare.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
una ecografia delle vie uro-genitali non la si nega a nessuno ed il suo medico di medicina generale ha fatto bene ad indicargliela.
Altro discorso poi è l'eventuale necessità di ripetere le valutazioni colturali ed eventualmente altre indagini di laboratorio più mirate ma queste indicazioni è bene siano date dal collega andrologo che le consiglio di consultare.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Egregio Dott. Beretta
a proposito di eventuali altri esami mirati, volevo chiedergli quali potrebbero essere, visto che il mio medico curante li ha esclusi a priori indirizzandomi subito sulla ecografia prostatica transrettale.
potrebbe nominarmi alcuni esami che lei ritiene possano essere di aiuto?
cordiali saluti
a proposito di eventuali altri esami mirati, volevo chiedergli quali potrebbero essere, visto che il mio medico curante li ha esclusi a priori indirizzandomi subito sulla ecografia prostatica transrettale.
potrebbe nominarmi alcuni esami che lei ritiene possano essere di aiuto?
cordiali saluti
[#3]
Caro lettore ,
solo l'andrologo che la valuterà potrà indicarle le indagini più mirate da fare ma già ripetere le valutazioni colturali, soprattutto un tampone uretrale potrebbe essere un'indicazione utile.
Sul materiale preso dal tampone poi è possibile procedere con il metodo oggi ritenuto piu' sicuro per ricercare la Clamidia ed altri eventuali microrganismi , cioè la PCR (Polymerase Chain Reaction).
Questa è una tecnica introdotta dalla biologia molecolare alla fine degli anni '80 che ci dà la possibilità di ottenere una specie di impronta digitale molecolare di un organismo e che ci permette di distinguerlo anche da "individui" strettamente correlati dal punto di vista genetico, cioè "tipicizzarlo" direttamente sul materiale da noi prelevato.
Dette queste cose però, le ripeto, il passo finale, cioè la decisione su quali indagini fare è solo ed esclusivamente di pertinenza del collega che la valuterà in diretta.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
solo l'andrologo che la valuterà potrà indicarle le indagini più mirate da fare ma già ripetere le valutazioni colturali, soprattutto un tampone uretrale potrebbe essere un'indicazione utile.
Sul materiale preso dal tampone poi è possibile procedere con il metodo oggi ritenuto piu' sicuro per ricercare la Clamidia ed altri eventuali microrganismi , cioè la PCR (Polymerase Chain Reaction).
Questa è una tecnica introdotta dalla biologia molecolare alla fine degli anni '80 che ci dà la possibilità di ottenere una specie di impronta digitale molecolare di un organismo e che ci permette di distinguerlo anche da "individui" strettamente correlati dal punto di vista genetico, cioè "tipicizzarlo" direttamente sul materiale da noi prelevato.
Dette queste cose però, le ripeto, il passo finale, cioè la decisione su quali indagini fare è solo ed esclusivamente di pertinenza del collega che la valuterà in diretta.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 08/12/2008.
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