Adenocarcinoma prostata

Ho 68 anni con IPB, prendo dal 2012 Serenoa Repens Terazosina e il valore del PSA totale è 7,14.
Biopsia prostatica nel 2012 negativa.
Luglio 2017
E.R. ghiandola prostatica moderatamente aumentata di volume, senza lesioni palapatorie.
RM prostatica multiparametrica: lesione sospetta PIRADS 4 nella zona periferica posteriore e postero laterale sinistra nel terzo medio apicale.
Agosto 2017 Biopsia prostatica fusion: adenoca prostatico acinare Gleason 7 (3+4) gruppo grado 2
La neoplasia interessa il 20% dei frustoli (A) e il 33% dei (B,C) in 3 sedi su 9
D E F G H I iperplasia fibro-mio-ghiandolare prostatica.
Alla RM non linfoadenopatie pelviche
Proposta prostatectomia radicale laparoscopica o radioterapia.
Vorrei porre le seguenti domande:
1) il personale sanitario suggerisce intervento chirurgico di prostatectomia radicale. Il mio medico curante consiglia invece la radioterapia al posto dell’intervento.
Chiedo il suo parere sul tipo di intervento o radioterapia opportuno per la mia situazione con meno effetti collaterali e meno rischi, in base alla sua esperienza.
1) nella precedente biopsia il sangue nello sperma é stato presente nei 3 mesi successivi, avendo eseguito la biopsia in agosto 2017, dopo quanto tempo può essere eseguito l’intervento di prostatectomia data la presenza di sangue nello sperma oppure tale presenza è insignificante per l’intervento
2) nell’anno 2013 sono stato operato di ernia inguinale destra obliqua esterna con intervento chirurgico di ernioplastica con protesi sec. Lichtenstein e volevo sapere se la presenza di tale protesi può comportare qualche problema all’intervento in laparoscopia.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
1) Sotto i 70 anni di età, se non esistono controindicazioni o preferenze coscienti assolutamente specifiche, l'urologo tende perlopiù a consigliare l'intervento chirurgico. La radioterapia è un'altra possibilità, altrettanto valida dal punto di vista oncologico, nel bilancio tra i pro- ed i contro legati agli effetti collaterali in genere l'urologo la considera come seconda scelta. Questo in particolare oggi, con la maggioranza degli interventi ormai eseguiti in laparoscopia robotizzata.
2) Insignificante.
3) In llinea di massima no, il chirurgo ne è a conoscenza, in genere gli accessi anche laparoscopici sono più lontani dall'inguine.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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