Venoman
Salve dottori, volevo farvi una domanda riguardo un integratore interessante, tempo fa mi era stato prescritto in venoman per una leggera ipertrofia prostatica e prostatite, devo dire che avevo notato un miglioramento nella minzione, il flusso urinario era più fluido e più spesso, ho preso il venoman per 3 mesi, volevo chiedervi e possibile prenderlo per lunghi periodi? Oppure vado incontro a complicanze? Attualmente sto usando securprost.
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L'efficacia degli integratori alimetari è assolutamente variabile ed imprevedibile, comunque se vi è un miglioramento soggettivo certamente si può proseguire anche per lunghi period, non essendo prevedibile alcun effetto collaterale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie per la risposta tempestiva, colgo l'occasione per porgli un altra domanda, quando mi era stato prescritto il venoman dopo un ecografia trasrettale, mi era stata diagnosticata solo una lieve ipertrofia prostatica benigna, dopo la cura del venoman circa 4 mesi ho ripetuto l'ecografia trasrettale presso un altro ospedale, e mi hanno refertato oltre ipertrofia una zona flogistica ipoecogena, con valutazione di risonanza prostatica, oggi ho ritirato il referto, la risonanza dice che c'è una piccola cisti da 6mm e una zona pseudonodulare, e che in base hai parametri dell'esame effettuato non vi sono patologie, si consiglia di fare psa più spesso ed in caso di aumento ripetere la risonanza. Ora mi chiedo e possibile che il primo Urologo non abbia visto questa zona? Mentre il secondo Urologo dopo 4 mesi si? Oppure forse è stato appunto il venoman a causare un qualche accumolo? Inoltre volevo chiederle può esserci correlazione tra arginina e ipertrofia prostatica? Visto che l'arginina aumenta il testosterone naturale, è l'ipertrofia e appunto sinonimo di un eccesso di testosterone convertito in estrogeni?
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L'ecografia è un esame semplice, rapido e non espone a radiazioni di qualsiasi genere, ma non può dare la certezza di una definizione sulle piccole alterazioni. Lì entra in gioco l'esperienza di chi esegue l'esame (radiologo? urologo?), l'apparecchio utilizzato ed alcune altre variabili, compresa anche un po' di fortuna. L'integratore non può avere un impatto simile, diremmo non gli si possa ascrivere alcuna responsabilità, nè nel bene, nè nel male. I meccanismi che reggono l'ingrossamento sono molto complessi e ancora non perfettamente conosciuti. La relazione con il testosterone non è comunque così diretta ed inequivocabile.
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Utente
Allora sarà stata sicuramente una svista, invece per quanto riguarda l'arginina lei pensa possa avere qualche impatto correlato alla prostata? In positivo o in negativo? Ci sono più teorie a riguardo che confermano e smentiscono, addirittura Ho letto che il liquido seminale sia ricco di arginina, le volevo chiedere un ultima cosa, la cisti presente nella prostata, potrebbe favorire un calo del desiderio sessuale?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.1k visite dal 16/08/2017.
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