Aiuto conseguenze di una prostatite ragazzo di 19 anni
Salve, ho 19 anni e ho già chiesto molti consulti a riguardo perché da più di due anni avverto problemi urinari che adesso sono molto attenuati, ma che mi hanno destabilizzato in modo veramente esagerato.
Riassumo la mia situazione. Più di due anni fa inizio ad avvertire un forte mal di pancia al basso ventre durato circa una settimana e curato con compresse per la colite. Superato questo periodo iniziano i problemi urinari. La quantità di sperma si riduce fino a scomparire quasi completamente e urinare diventa sempre più complicato. Vado dall'urologo chiedendo esplicitamente di avere un controllo alla prostata, ma mi ignora dicendomi che è colpa di un varicocele e mi mette in lista d'attesa per un intervento fatto un anno dopo. Durante questo anno le cose sono peggiorate e oltre ai problemi citati, ho iniziato ad avere ansie, problemi psicologici, nervosismo e spossatezza. Ero depresso e irascibile. Dopo un anno e mezzo dal primo sintomo non usciva più nemmeno una goccia di sperma e la sensazione di orgasmo non la avvertivo più. Ho deciso di insistere per una visita alla prostata e mi è stata diagnosticata prostatite cronica. Allora ho seguito la cura data dal solito urologo, ovvero 30 giorni di tavanic, nonostante ci fosse una lieve infezione da Mycoplasma Homynis che secondo molti non è sensibile a questo antibiotico (non ha guardato l'antibiogramma). Dopo la cura i sintomi sono leggermente migliorati, ma ancora persistevano e allora ho deciso di cambiare urologo. Tutti hanno iniziato a prescrivere soltanto integratori finchè un mese fa, il terzo urologo che mi ha visitato mi prescrive mille esami da fare trovando un'infezione da streptococco (con maggiore presenza in vescica) curata con antibiotico scelto tramite antibiogramma. Rifacendo le analisi è sparita l'infezione, sto molto meglio, MA NON STO BENE. vorrei sapere come curare i sintomi rimasti e vi prego di aiutarmi perché davvero non ce la faccio più. Ho perso la ragazza con cui stavo da anni, sono sempre nervoso e ansioso e ho veramente bisogno di aiuto. Quello che avverto ora sono dei fastidi di rado ai testicoli, la mancanza delle contrazioni prostatiche negli orgasmi e una spossatezza esagerata accompagnata da un dolorino in zona prostatica La mattina dopo aver avuto rapporti. Praticamente se ho rapporti la sera, mi sveglio pieno di fastidi. Poi lo sperma esce con poca esplosività e quantità ridotta. Tramite ecografia sembra quasi tutto nella norma a parte un residuo post minzionale di 35ml
Infatti la cosa che più ho segnalato è l'incapacità di svuotare la vescica. Riesco a urinare solo lentamente e poco anche quando ho uno stimolo esagerato. E il tutto aggravato da stitichezza nervosa. Come faccio a ripristinare il funzionamento di tutto? L'ecografo dice che probabilmente il canale uretrale è rimasto ristretto. Che devo fare? Aiuto vi prego. Ovunque siate, se siete in grado di aiutarmi prendo il primo volo e raggiungo qualsiasi clinica italiana. Ho 19 anni e devo divertirmi. Grazie
Riassumo la mia situazione. Più di due anni fa inizio ad avvertire un forte mal di pancia al basso ventre durato circa una settimana e curato con compresse per la colite. Superato questo periodo iniziano i problemi urinari. La quantità di sperma si riduce fino a scomparire quasi completamente e urinare diventa sempre più complicato. Vado dall'urologo chiedendo esplicitamente di avere un controllo alla prostata, ma mi ignora dicendomi che è colpa di un varicocele e mi mette in lista d'attesa per un intervento fatto un anno dopo. Durante questo anno le cose sono peggiorate e oltre ai problemi citati, ho iniziato ad avere ansie, problemi psicologici, nervosismo e spossatezza. Ero depresso e irascibile. Dopo un anno e mezzo dal primo sintomo non usciva più nemmeno una goccia di sperma e la sensazione di orgasmo non la avvertivo più. Ho deciso di insistere per una visita alla prostata e mi è stata diagnosticata prostatite cronica. Allora ho seguito la cura data dal solito urologo, ovvero 30 giorni di tavanic, nonostante ci fosse una lieve infezione da Mycoplasma Homynis che secondo molti non è sensibile a questo antibiotico (non ha guardato l'antibiogramma). Dopo la cura i sintomi sono leggermente migliorati, ma ancora persistevano e allora ho deciso di cambiare urologo. Tutti hanno iniziato a prescrivere soltanto integratori finchè un mese fa, il terzo urologo che mi ha visitato mi prescrive mille esami da fare trovando un'infezione da streptococco (con maggiore presenza in vescica) curata con antibiotico scelto tramite antibiogramma. Rifacendo le analisi è sparita l'infezione, sto molto meglio, MA NON STO BENE. vorrei sapere come curare i sintomi rimasti e vi prego di aiutarmi perché davvero non ce la faccio più. Ho perso la ragazza con cui stavo da anni, sono sempre nervoso e ansioso e ho veramente bisogno di aiuto. Quello che avverto ora sono dei fastidi di rado ai testicoli, la mancanza delle contrazioni prostatiche negli orgasmi e una spossatezza esagerata accompagnata da un dolorino in zona prostatica La mattina dopo aver avuto rapporti. Praticamente se ho rapporti la sera, mi sveglio pieno di fastidi. Poi lo sperma esce con poca esplosività e quantità ridotta. Tramite ecografia sembra quasi tutto nella norma a parte un residuo post minzionale di 35ml
Infatti la cosa che più ho segnalato è l'incapacità di svuotare la vescica. Riesco a urinare solo lentamente e poco anche quando ho uno stimolo esagerato. E il tutto aggravato da stitichezza nervosa. Come faccio a ripristinare il funzionamento di tutto? L'ecografo dice che probabilmente il canale uretrale è rimasto ristretto. Che devo fare? Aiuto vi prego. Ovunque siate, se siete in grado di aiutarmi prendo il primo volo e raggiungo qualsiasi clinica italiana. Ho 19 anni e devo divertirmi. Grazie
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Divertirsi non è certo la priorità, molto più importante è ridurre i suoi disturbi. Non c'è bisogno di solcare mari, prendere aerei e andare lontano perché nessuno di noi ha la bacchetta magica per risanarla. Lei ha evidentemente bisogno di prendere le cose con più calma e meno ipocondria ed affidarsi ad uno specialista (sempre lo stesso) con il quale lei riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. A distanza e senza conoscerla personalmente, ci creda, non è possibile dirle molto di ragionevole in più.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 11/08/2017.
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