Cistite da enterococco faecalis - allgram 500 antibiotico - inefficacia - rimedi
Buonasera. Mia madre (89enne) ha contratto una cistite (ma non è la prima volta) e l'urinocoltura ha individuato il germe responsabile nell'Enterococco faecalis (1.000.000 UFC/ml) per il quale il curante le ha prescritto - sulla scorta dell'antibiogramma - ALLGRAM 500 (2 scatole), 1 cpr al ciorno per 10 giorni e delle bustine di Kystella. Terminata la terapia farmacologica e decorsi 15 giorni, le analisi di controllo (urinocoltura ed antibiogramma) hanno evidenziato il permanere della patologia negli stessi termini iniziali (Enterococco faecalis - 1.000.000 UFC/ml). Nulla di fatto, dunque.
Il medico di base in un primo momento ha inteso prescrivere nuovamente lo stesso antibiotico ALLGRAM 500 (2 scatole) con identica posolgia.
Alle mie perplessità circa l'efficacia della terapia, dimostratasi già fallimentare la prima volta, ha mutato avviso e ha prescritto il Ciproxin 500 mg (2 scatole) oltre a delle bustine di Aflocist.
Non sono più tanto sicuro che il rimedio sia quello più appropriato e gradirei conoscere il parere di uno specialista su cosa fare in questo caso. L'urologo che in passato ha curato mamma per tale patologia sarà purtoppo in servizio verso la fine del mese di agosto.
Grazie per i consigli che vorrete darmi.
Il medico di base in un primo momento ha inteso prescrivere nuovamente lo stesso antibiotico ALLGRAM 500 (2 scatole) con identica posolgia.
Alle mie perplessità circa l'efficacia della terapia, dimostratasi già fallimentare la prima volta, ha mutato avviso e ha prescritto il Ciproxin 500 mg (2 scatole) oltre a delle bustine di Aflocist.
Non sono più tanto sicuro che il rimedio sia quello più appropriato e gradirei conoscere il parere di uno specialista su cosa fare in questo caso. L'urologo che in passato ha curato mamma per tale patologia sarà purtoppo in servizio verso la fine del mese di agosto.
Grazie per i consigli che vorrete darmi.
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Nel grande anziano è abbastanza comune la presenza di batteri nelli urine, che però raramente corrisponde alla presebnza di sintomi o complicazioni. Lei omette di riferirci se sua madre abbia avuto sintomi evidenti o complicazioni (febbre?). La terapia antibiotica deve essere indirizzata unicamente al controllo delle manifestazioni acute. Pretendere a tutti i costi la sterilizzazione dell'urocoltura talora è uno sforzo vano e vi è il rischio di sovraesporre all'azione degli antibiotici, con selezione di batteri resistenti, insorgenza di disturbi intestinali, eccetera. La cosa più opportuna è invece favorire una funzione intestinale decente, somministrare fermenti lattici, probiotici, eccetera e indurre ad assumere una quantità adeguata di liquidi, specie in una stagione così calda.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gent. mo dott. Piana, innanzitutto la ringrazio per il suo intervento. Entrando poi in argomento specifico che quanto ai sintomi, quelli più evidenti sono rappresentati dalla frequenza della minzione (anche 10 o 12 volte al giorno) e dal cattivo odore delle urine, specie se ristagnano sia pure per una decina di minuti, tempo necessario per l'espletamento della funzione, la pulizia, ed il ricomporsi.
Talvolta accusa "bruciore" delle parti intime anche lontano dall'atto dell'orinare, ma il sintomo è sporadico.
Aggiungo che a mia madre fu diagnosticata tre anni fa incontinenza da urgenza ("urge incontinence") per la quale assume Betmiga 50, nonchè la presenza di un prolasso uterino.dovuto all'età.
Assume con regolarità fermenti lattici (enterogermina adulti) per periodi determinati, intervallati da periodi di sospensione. Concentrazioni elevate di fermenti ad alto dosaggio (lactoflorene) invece le cagionano stipsi.
L'apporto idrico è con tutta probabilità insufficiente, perchè mamma non è molto propensa a bere: non supera il litro giornaliero. E' anche convinta che più beve e più sarà costretta a passare il suo tempo in bagno per occuparsi delle consuete - e da lei ritenute faticose - operazioni che accompagnano (prima e dopo) la minzione, con conseguente compressione della sua vita di relazione.
Talvolta accusa "bruciore" delle parti intime anche lontano dall'atto dell'orinare, ma il sintomo è sporadico.
Aggiungo che a mia madre fu diagnosticata tre anni fa incontinenza da urgenza ("urge incontinence") per la quale assume Betmiga 50, nonchè la presenza di un prolasso uterino.dovuto all'età.
Assume con regolarità fermenti lattici (enterogermina adulti) per periodi determinati, intervallati da periodi di sospensione. Concentrazioni elevate di fermenti ad alto dosaggio (lactoflorene) invece le cagionano stipsi.
L'apporto idrico è con tutta probabilità insufficiente, perchè mamma non è molto propensa a bere: non supera il litro giornaliero. E' anche convinta che più beve e più sarà costretta a passare il suo tempo in bagno per occuparsi delle consuete - e da lei ritenute faticose - operazioni che accompagnano (prima e dopo) la minzione, con conseguente compressione della sua vita di relazione.
[#3]
Sostanzialmente "si fa quel che si può" ed a qualla nobile età è difficile ed anche ingiusto fare delle imposizioni. Purtroppo la disidratazione è molto comune nei grandi anziani, anzi può dimostrarsi pericolosissima nei periodi di grande calura. Tutto sommato comunque ci andremmo cauti con somministrazioni prolungate e ripetute di antibiotici.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.1k visite dal 09/08/2017.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.