Persistente dolore ai reni dopo colica renale

Buonasera, ho 31 anni e 8 giorni fa ho avuto 2 coliche renali. La prima si è manifestata alla sera, recatami alla guardia medica mi hanno somministrato un'iniezione di voltaren e prescritto il ciproxin 250 da prendere ogni 12 ore per 7 giorni. La seconda si è ripresentata il giorno dopo, ed è stata curata con una flebo di antidolorific in pronto soccorso, dove mi è stata fatta anche un'ecografia che ha evidenziato alcune millimetriche immagini ipercogene riferibili a microdepositi calcifici, in assenza di evidenti formazioni litiasiche. non segni di idronefrosi bilateralmente. vescica distesa , con minimo sedimento tenuemente ipercogeno in sede declive.
Le analisi del sangue invece sono perfette, tranne il ck a 473 e la pcr a a 20.1.
Sono passati 9 giorni, e nonostante la terapia con l'antibiotico e lo spasmex, mi sento ancora i reni gonfi e indolenziti, ogni tanto avverto proprio delle fitte al fianco. Il mio medico di base dice di proseguire la terapia antibiotica finchè i dolori non scompaiono e di bere tantissimo, cosa che sto già facendo, ma è normale che questi dolori persistano nonostante la cura?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19

L'ecografia è un'indagine semplice, rapida e non invasiva, ma la sua accuratezza in situazioni di calcolosi può non essere sufficiente. In particolare, l'ecografia non è in grado di valutare il tratto intermedio dell'uretere, in cui sono spesso presenti i calcoli relativamente piccoli che sono frequante causa di colica renale. In queste situazioni, se i disturbi persistono, è indispensabile passare ad un livello più approfindito di indagine, eseguendo una TAC dell' addome senza mezzo di contrasto. L'antibiotico non può avrere una azione antidolorifica diretta.

Fino a quando la situazione non sarà chiarita definitivamente, in un modo o nell'altro, le consiglieremmo di NON esagerare con l'introduzione di liquidi, poiché se mai vi fosse ostruzione, si riachierebbe di appesantire ulteriormente il rene. Bere molta acqua è perlopiù un'ottima cosa, ma non in questo momento, avrà magari modo di recuperare più avanti.

Per approfondire: Quanta acqua bere?

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta, oggi stesso prenoterò una tac e vediamo cosa esce fuori. Quindi lei mi consiglia di non bere tanto? L'urologo che mi ha visitata mi ha detto che sarebbe meglio bere poco e spesso, ed è quello che sto facendo, ma arrivo a sera che mi sento i reni talmente gonfi che faccio fatica a respirare!
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Come avrà letto nel nostro articolo, prima di dare indicazioni a "bere molta acqua" è indispensabile avere la ragionevole certezza che le alte vie urinarie siano libere, altrimenti si rischia di appesantire inutilmente il rene. Un ipotetico calcolo in transito non scende MAI sospinto dal flusso di urina ma solo perché le pareti dell'uretere sono sufficientemente compiacenti al suo passaggio.
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Utente
Utente
Buonasera, come suggerito da lei, ieri pomeriggio ho eseguito una tac senza mezzo di contrasto, domani avrò i risultati. Nel frattempo le volevo chiedere se è il caso di sospendere la terapia antibiotica, visto che da ieri sera ho distubi intestinali. Ho assunto il ciproxin da 250 mg per 11 giorni, secondo lei sono sufficenti? o è il caso di continuare?
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 1.6k 40 12
Cara lettrice
Mi permetto di aggiungere a quanto correttamente detto dal collega che spesso per la diagnosi di calcolosi renale e/o ureterale è dirimente una una semplice Rx-diretta delle vie urinarie...
Cordiali saluti.

Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma

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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Diremmo che la terapia antibiotica sia già stata abbastanza prolungata.
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Utente
Utente
Infatti come da lei suggerito ho sospeso la terapia antibiotica, anche se secondo il mio medico di base avrei dovuto proseguirla ancora per qualche giorno! Comunque ho ritirato i risultati della tac:

Non lesioni focali solide o cistiche a carico degli organi ipocondriaci ed in particolare di fegato, pancreas e milza. Reni regolari per dimensioni e struttura. In particolre non litiasi renoureterali.Non segni di stasi urinaria. Non adenomegalie retroperitoneali. Vescica a pareti regolari.

Non sono un medico altrimenti non mi rivolgerei a voi, ma mi pare di capire che non ci sia la minima presenza di calcoli. Quindi a questo punto vi chiedo: come mai dall'ecografia era emersa la renella? è possibile che nel frattempo sia andata via? E come mai i dolori i reni, anche se non sono forti, continuano?
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 1.6k 40 12
La renella le puo' causare i dolori e non viene vista con la Tac che comunqur ha escluso calcoli piu grandi.
Saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
La "renella" è uno dei più consistenti miti dell'urologia. Questa ipotetica "sabbia" più o meno fluttuante viene tirata in ballo perlopiù quando non si è in grado di definire cause più precise per la presenza di dolori di presunta origine renale. L'ecografia tende quasi costantemente ad ingrandire le piccole calcificazioni renali, tanto da ipotizzarne la presenza anche quando non ci sono! Talora piccole irregolarità dell'anatomia renale vengono scambiate per calcoli, ma anche viceversa. Qui gioca molto l'esperienza dell'ecografista e la qualità dello strumento che utilizza. Proprio per questo motivo nei casi dubbi oggi si consiglia di eseguire comunque la TAC senza mezzo di contrasto. Nella nostra quasi quotidiana consuetudine all'endoscopia delle alte vie urinarie dobbiamo dire che tutta questa "sabbia" non la vediamo praticamente mai. Quello che si può spesso apprezzare sono minime calcificazioni adese alla mucosa interna, che di per loro non possono ovviamnte causare alcun disturbo. In conclusione, siamo contenti per lei che la sua situazione si sia avviata ad una soluzione spontanea, comunque non è raro che dopocoliche renali intense vi possano essere degli strascichi fastidiosimancora per qualche settimana.
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Utente
Utente
Vi ringrazio entrambi per la disponibilità e la velocità con cui mi avete risposto, volevo farvi un'ultima domanda: ora cosa mi consigliate di fare? è meglio fare una visista urologica o questi dolori che continuo ad avere passeranno da soli col tempo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Come abbiamo detto, ora siamo praticamente certi che non vi siano ulteriori cause di persistenza di dolore renale. I fastidi dovrebbero quindi scemare gradualmente. Una buona rivalutazione urologica diretta del caso sarebbe comunque auspicabile.
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Utente
Utente
Certo, la prossima settimana provvederò a fissare un appuntamento da un urologo. Nel frattempo però mi è venuto un dubbio. I dolori renali sono cominciati in seguito a una cistite che è iniziata dopo poche ore che sono stata al mare. All'inizio Avevo senso di buciore durante la minzione, la mattina successiva mi sono svegliata con dei forti dolori alla vescica, e poi si sono espansi ai reni dove tuttora persisotono anche se con un'intensità minore. Su ntenret leggo che a volte l'infezione dalla vescica può risalire fino ai reni provocando una pielonefrite, potrebbe essere il mio caso? Al pronto soccorso è stata data la colpa a questa "renella", e non mi è stato fatto l'esame delle urine.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Come abbiamo detto, la "renella" è molto sovente un alibi ...
Una intensa cistite su base infettiva può raramente causare risentimento renale, anche senza tirare in ballo la pielonefrite, che invece si manifesta più spesso anche con febbre, talora molto elevata. Non possiamo essere materialmente certi a posteriori di quale sia stata la reale causa della sua colica, talora sintomi del tutto assimilabili a quelli della cistite sono dovuti al passaggio di un piccolo calcolo attraverso lo sbocco dell'uretere in vescica.
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Utente
Utente
Ho capito, comunque se ci fossero dei calcoli o anche solo della "renella" con la tac avrebbero dovuo vedersi giusto?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Sì.
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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