Varicocele e gonfiore testicolare
Salve, 2 mesi fa ho riscontrato un gonfiore al testicolo destro con conseguente dolore. Dopo una visita, il mio medico curante mi prescrisse degli antibiotici e nel giro di una settimana il mio testicolo tornò alla sua normale condizione. Per fare degli accertamenti ho fatto un'ecografia ai testicoli e all'inguine nel qualche è stato trovato solamente un varicocele di primo e di secondo grado sul testicolo sinistro. Il dottore che mi fece l'ecografia mi rassicurò dicendomi che la vena non avesse reflusso e che avrei potuto continuare ad eseguire attività sportiva (mi suggerì inoltre di tornare tra qualche anno per valutare una eventuale crescita del varicocele). Da più di un mese ho ormai ripreso l'attività sportiva senza alcun tipo di problema, ma 3 giorni fa dopo una partita di calcetto il problema del gonfiore al testicolo destro si è ripresentato e come conseguenza sto risostenendo la cura antibiotica (sembra con ottimi risultati). Ho prenotato una visita dall'urologo che avrà luogo tra circa due settimane. Avrei quindi per tanto alcune domande: per quale motivo si verifica questo gonfiore? Il mio problema, cioè il gonfiore al testicolo destro, può essere collegato al varicocele che secondo l'ecografia è presente esclusivamente sul testicolo sinistro? Secondo voi quale sarebbe il miglior trattamento da eseguire? Vi ringrazio in anticipo e aspetto una vostra risposta!
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Il varicocele per motivi anatomici è più frequente e più voluminoso a sinistra. A destra perlopiù si dimostra solo un accenno all'ecografia, che molto raramente evolve in qualcosa che induce disturbi. Abbiamo idea che il suo "gonfiore" sia legato ad una infiammazione dell'epididimo su base infettiva. Questo è confermato dalla rapida efficacia della terapia antibiotica. È noto che queste infiammazioni abbiano la tendenza a riipresentarsi, ma diremmo che su questo non abbia rilevanza la presenza di un minimo varicocele. Per questo motivo è comunque opportuno che la situazione venga valutata direttamente da un nostro Collega.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie mille per la risposta. Quindi l'infiammazione viene causata da un'infezione che a sua volta può essere causata da cosa? L'infiammazione può essere in qualche modo collegata all'attività sportiva? Inoltre vorrei sapere secondo il suo parere cos'è opportuno fare per far si che l'infiammazione non si ripresenti. La ringrazio nuovamente per il vostro servizio.
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Nell'intestino vi sono normalmente miliardi di batteri con i quali conviviamo tranquillamente, anzi ne traiamo alcuni benefici. Per motivi raramente spiegabili, talora alcuni di questi batteri diventano aggressivi e tendono a viaggiare verso strutture anatomiche vicine. In particolare, il rapporto tra l'ultimo tratto dell'intestino e l'apparato uro-genitale è molto stretto. Non si tratta certo di un grave problema, ma senz'altro da valutare direttamente da parte di uno specialista.
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Utente
Salve ho appena concluso la visita da un urologo. Ha controllato i testicoli riscontrando però nessun tipo di problema, infatti al tatto non ho sentito dolori. Mi ha però stranamente suggerito un massaggio prostatico per vedere se ho infezioni. Non capisco però la sua utilità ed onestamente essendo una pratica abbastanza intima non avrei intenzione di sottopormi ad essa. Secondo voi è necessaria? (ovviamente si è anche proposto lui di farla in uno studio privato sotto pagamento)
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 3.3k visite dal 03/08/2017.
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