Plastica del prepuzio per fimosi serrata
Gentili dottori, a seguito probabilmente di diabete inizialmente non rilevato e curato, alcuni anni fa mi si sviluppò una fimosi che è andata via via serrandosi sempre più, soprattutto per il timore dell'intervento.
La settimana scorsa (mercoledì 26), in contemporanea ad un intervento per ernia inguinale, mi sono fatto operare anche "lì".
Ecco cosa ha rilevato e fatto il chirurgo: "Fimosi serrata e fusione del glande al prepuzio non più dissociabile. Si esegue plastica del prepuzio in modo da scoprire il meato uretrale."
A seguito di ciò, e prima della visita di controllo che avverrà tra due giorni, mi ritrovo con ciò che resta del prepuzio abbastanza gonfio e tutto rattoppato, anche se in verità da stamattina mi pare più normale al punto che vi si affaccia anche la parte più esterna del glande. Su consiglio del medico alla dimissione igienizzo la parte spruzzandoci sopra del Betadine 10% e appoggiandoci sopra una garzina, giusto per non sporcare gli slip.
Da oggi sento un leggero fastidio dovuto allo sfregamento della garza sul glande, che è molto, troppo, sensibile.
Volevo chiedervi alcune cose:
1) In quanto tempo quella parte mi si desensibilizzerà e se esiste un qualche ritrovato per accelerarne la desensibilizzazione e, soprattutto, per evitare il fastidioso sfregamento oggi con la garza e un domani con il tessuto degli slip.
2) Quando potrò riprendere una corretta attività sessuale o, meglio, la fusione del glande al prepuzio pregiudicherà qualcosa?
3) Leggo da più parti che con questo tipo di intervento è facile che ci sia una recidiva nella fimosi che comporterebbe un nuovo intervento chirurgico. Ma se il chirurgo scrive che c'è una fusione del glande al prepuzio non più dissociabile, non sarebbe possibile neppure procedere ad una eventuale circoncisione totale. E' cosi?
Un altro disturbo che ho cominciato ad accusare è una diminuita resistenza allo stimolo dell'urinare; vero è che soffro di IPB, però sempre tenuta sotto controllo con cicli di Permixon. Può essere una reazione al fatto che durante l'intervento di ernia (durato due ore e mezza) ho tenuto un catetere in vescica, rimosso appena dopo l'intervento?
Vi ringrazio per l'attenzione che vorrete prestarmi.
La settimana scorsa (mercoledì 26), in contemporanea ad un intervento per ernia inguinale, mi sono fatto operare anche "lì".
Ecco cosa ha rilevato e fatto il chirurgo: "Fimosi serrata e fusione del glande al prepuzio non più dissociabile. Si esegue plastica del prepuzio in modo da scoprire il meato uretrale."
A seguito di ciò, e prima della visita di controllo che avverrà tra due giorni, mi ritrovo con ciò che resta del prepuzio abbastanza gonfio e tutto rattoppato, anche se in verità da stamattina mi pare più normale al punto che vi si affaccia anche la parte più esterna del glande. Su consiglio del medico alla dimissione igienizzo la parte spruzzandoci sopra del Betadine 10% e appoggiandoci sopra una garzina, giusto per non sporcare gli slip.
Da oggi sento un leggero fastidio dovuto allo sfregamento della garza sul glande, che è molto, troppo, sensibile.
Volevo chiedervi alcune cose:
1) In quanto tempo quella parte mi si desensibilizzerà e se esiste un qualche ritrovato per accelerarne la desensibilizzazione e, soprattutto, per evitare il fastidioso sfregamento oggi con la garza e un domani con il tessuto degli slip.
2) Quando potrò riprendere una corretta attività sessuale o, meglio, la fusione del glande al prepuzio pregiudicherà qualcosa?
3) Leggo da più parti che con questo tipo di intervento è facile che ci sia una recidiva nella fimosi che comporterebbe un nuovo intervento chirurgico. Ma se il chirurgo scrive che c'è una fusione del glande al prepuzio non più dissociabile, non sarebbe possibile neppure procedere ad una eventuale circoncisione totale. E' cosi?
Un altro disturbo che ho cominciato ad accusare è una diminuita resistenza allo stimolo dell'urinare; vero è che soffro di IPB, però sempre tenuta sotto controllo con cicli di Permixon. Può essere una reazione al fatto che durante l'intervento di ernia (durato due ore e mezza) ho tenuto un catetere in vescica, rimosso appena dopo l'intervento?
Vi ringrazio per l'attenzione che vorrete prestarmi.
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1) La sensibilità del glande si ridurrà gradualmente in un tempo abbastanza lungo, stabilizzandosi dopo 2-3 mesi. Per evitare il contatto diretto e l'adesione della garza si può usare il tipo "grasso" (Fitostimoline ed altri), almeno per le prime due settimane.
2) Per la ripresa dell'attività sessuale ci vuole pazienza e bisogna attendere che la situazione locale sia sufficientemente stabilizzata, in genere tre settimane circa.
3) A distanza non è possibile giudicare la situaziine nella sua realtà, cosa possibile solo per il nostro Collega che ha eseguito l'intervento. Proprio negli esiti di infiammazione cronica, è possibile trovare delle adesioni (sinèchie) tra glande e prepuzio. Il più delle volte non sono così tenaci e si riesce comunque a liberare il glande, eseguendo una circoncisione accettabile anche dal punto di vista estetico. Nel suo caso questo pare non sia stato possibile, pertanto si è fatta "di necessità virtù". Questo però non presuppone di per sè che sussista un maggiore rischio di recidiva.
2) Per la ripresa dell'attività sessuale ci vuole pazienza e bisogna attendere che la situazione locale sia sufficientemente stabilizzata, in genere tre settimane circa.
3) A distanza non è possibile giudicare la situaziine nella sua realtà, cosa possibile solo per il nostro Collega che ha eseguito l'intervento. Proprio negli esiti di infiammazione cronica, è possibile trovare delle adesioni (sinèchie) tra glande e prepuzio. Il più delle volte non sono così tenaci e si riesce comunque a liberare il glande, eseguendo una circoncisione accettabile anche dal punto di vista estetico. Nel suo caso questo pare non sia stato possibile, pertanto si è fatta "di necessità virtù". Questo però non presuppone di per sè che sussista un maggiore rischio di recidiva.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Gentile dottore, sono passate due settimane e mezza dall'intervento. Il chirurgo mi disse che i punti di sutura sarebbero venuti via da soli e di rivolgermi a lui per la rimozione, se ne fosse rimasto qualcuno.
Da quanto vedo, i fili, tranne un paio che non ho più visto, sono ancora tutti là, di un colore blu scuro; guardandoli bene vedo ogni filo fuoriuscire da una parte e dall'altra della pelle tenuto da un piccolo nodo. Si scioglieranno i nodi? Devo fare qualcosa io?
Di tanto in tanto sento in corrispondenza dei vari nodi un leggero pizzicare e un po' di bruciore quando, lavandomi ci va vicino dell'acqua e sapone.
C'è un tempo limite entro cui attendere la loro caduta per poi rivolgermi al chirurgo?
Perdoni le troppe domande, ma è la prima volta che ho a che fare con simile problematica e l'ignoranza fa sorgere molti dubbi.
Da quanto vedo, i fili, tranne un paio che non ho più visto, sono ancora tutti là, di un colore blu scuro; guardandoli bene vedo ogni filo fuoriuscire da una parte e dall'altra della pelle tenuto da un piccolo nodo. Si scioglieranno i nodi? Devo fare qualcosa io?
Di tanto in tanto sento in corrispondenza dei vari nodi un leggero pizzicare e un po' di bruciore quando, lavandomi ci va vicino dell'acqua e sapone.
C'è un tempo limite entro cui attendere la loro caduta per poi rivolgermi al chirurgo?
Perdoni le troppe domande, ma è la prima volta che ho a che fare con simile problematica e l'ignoranza fa sorgere molti dubbi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 02/08/2017.
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