Idrocele intervento chirurgico
Salve gentili Dottori, ho 20 anni, ho un idrocele congenito al testicolo sinistro. Dopo aver ricevuto una visita da un primario specializzato in urologia, abbiamo fissato la data dell'intervento con tecnica "resezione della tunica vaginale". Infine il chirurgo mi ha riferito che dopo l'intervento, il testicolo operato non sarà mai di dimensioni uguali all'altro testicolo sano, cioè quello destro, ma sarà sempre un po' più grande dell'altro. Vorrei capire come mai, poiché non sono riuscito a capirne molto. Un'altra domanda, come mai l'idrocele potrebbe essere recidivo, da dove proviene il liquido? Grazie e cordiali saluti.
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L'idrocele congenito comporta in genere la persistenza di una comunicazione tra lo scroto e la cavità addominale, passaggio che di norma si occlude subito dopo la nascita. Questo causa il continuo passaggio di un po' di liquido dalla cavità all'altra, nello scroto si raccoglie perlopiù per gravità, mentre in posizione sdraiata dovrebbe ridursi almeno in parte. La manipolazione chirurgica del testicolo causa sempre un rigonfiamento, anche consistente, che si risolve gradualmente nell'arco di alcune settimane. La cosa può eseere inizialmente fastidiosa per l'impaccio, ma raramente è causa di dolore. Una volta risolta la fase post-chirurgica è comunque facile che il testicolo resti abbastanza diverso dall'altro, sia per volume che per consistenza, senza però causare alcun ulteriore problema..
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Ex utente
Grazie per la celere risposta Dr. Paolo Piana, vorrei sapere perché una volta risolta la fase post-chirurgica è comunque facile che il testicolo resti abbastanza diverso dall'altro, sia per volume che per consistenza. Da cosa dipende? Che tipo di liquido si forma? Si può aspirare? Grazie e cordiali saluti.
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La struttura del testicolo è estremamente delicata e reagisce quasi costantemente a qualsiasi manipolazione con una tumefazione di entità variabile, talora anche molto evidente. La stabilizzazione non può essere perfetta, pertanto è molto comune che residui qualche dissimmetria di volume e conistenza. Parimenti, gli esiti della dissezione chirurgica possono alterare l'anatomia locale quel poco che basta a modificare la posizione del testicolo o la presenza di piccoli indurimenti della parete dello scroto in sede di cicatrice.
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Ex utente
Secondo lei ci possono essere rischi legati alla tumefazione, cioè che il testicolo dopo l'intervento si rigonfierà lo stesso come le dimensioni prima dell'intervento? Non parlo di recidiva, ma di tumefazione.
La posizione del testicolo, magari più in alto o più in basso o la presenza di piccoli indurimenti della parete dello scroto in sede di cicatrice miglioreranno poi col tempo?
La posizione del testicolo, magari più in alto o più in basso o la presenza di piccoli indurimenti della parete dello scroto in sede di cicatrice miglioreranno poi col tempo?
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Talora dopo l'intervento per idrocele nella prima settimana il testicolo tumefatto presenta dimensioni simili (se non maggiori) di prima dell'intervento. Questa è una cosa cui l'urologo è abituato ed in effetti non lo preoccupa affatto, poichè poi gradualmente tutto rientra nei limiti, magari solo con modeste differenze che non hanno influenza alcuna e non costituiscono alcun rischio.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.1k visite dal 01/08/2017.
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