Emophilus parainfluenzae tampone colturale

Buongiorno, vi chiedo qui, su questo affidabilissimo sito un consulto poiché la cozzaglia di informazioni presenti su Google sono conscio possano generare solo ansia inutile. Fatta la premessa,, riferisco che circa 25 giorni fa a seguito di un rapporto orale protetto dal primo all,'ultimo istante, facendo attenzione comunque sempre a evitare contatti diretti tra le mie parti intime e la cute della partner, rapporto molto fugace seguito da abbondante lavaggio con acqua e sapone neutro, nei giorni successivi ho mostrato disturbi che ritenevo inizialmente psicosomatici (prurito scrotale notturno, lievissimo bruciore durante la minzione e neanche tutti i giorni, quindi discontinuo, prurito anale dopo defecazione e disturbi, fastidi, a livello del testicolo) , a seguito di tali episodi, avendo sofferto in passato di uretrite sfociata in eppididimite, poiché mal curata, ho deciso di effettuare diversi test diagnostici tutti negativi per quanto riguarda Mts ("mycoplasmi, clamidia, gonococco) su tampone uretrale, ed esami urine e coltura impeccabili, inoltre anche test del sangue che rileverebbero infezioni passate o attive da Clamidia ed herpes simplex 1 2 risultano negativi sia riferiti al presente che al passato, l'unico esame che risulta positivo è il tampone colturale uretrale per il bacillo haemophilus parainfluenzae. Ora, prima di ricevere i risultati dei test ho consultato anche un urologo che dopo ecografia scrotale e visita ha evidenziato una lieve tumefazione alla testa dell'eppididimo destro, da lui mi viene prescritta levofloxacina 500 una volta sul di per 10 giorni. Oggi 29 Luglio termino la cura, ieri ho avuto il risultato dei test che ammetto in modo molto ignorante in materia hanno generato in me ansia per la resistenza del bacillo a diversi antibiotici (ciprofloxacina compresa, non è menzionata levofloxacina) l'antibiotico a cui risulta sensibile dall'antibiogramma è solo ed esclusivamente nitrofurantoina e intermedio gentamicina. Non sapendo ne leggere e scrivere ed avendo io una lieve patologia cardiaca (soffio al cuore), avendo letto la pericolosità del batterio per endocarditi e non potendo consultare lo specialista sino a lunedì, dovrei preoccuparmi? Levofloxacina potrebbe aver comunque agito (non ho più disturbi se non lievissimi, nella fattispecie frequente minzione e stimolo che si sono ripresentati in concomitanza con il ritiro dei test, ci sono rischi per eventuali endocarditi? Può essere una situazione innocua da me montata? Scusate se mi sono dilungato sin troppo ma ritenevo dovessi essere il più dettagliato possibile. Grazie al qualsiasi professionista abbia voglia di darmi una risposta in merito.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il riscontro di quel batterio nel tampone uretrale è certamente dovuto a contaminazione, poiché si tratta di un tipo di micro-organismo che non è mai coinvolto nelle infezioni uro-genitali. Tenga conto che l'area genitale e l'ultimo tratto dell'uretra ospitano sovente batteri innocui, che vengono semplicemente raccolti dal tampone al passaggio. Per il resto, nella sua storia leggiamo un bel carico di emotività e senso di colpa, dal quale dovrebbe liberarsi per evitare che instaurino dei pericolosi circoli viziosi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta, da questo evinco che una terapia antibiotica)(sempre dopo consulto medico) sia da escludere ma casomai rivalutare a tempo debito un ulteriore esame culturale che evidenzi la reale negatività?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Certamente, ma sarà soprattutto l'evoluzione dei suoi disturbi a guidare il prosieguo eventuale di accertamenti e terapie.
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Utente
Utente
Mi scusi ancora un ulteriore domanda, tenendo sempre presente quello che ha riferito in modo esaustivo poc'anzi, la serie di esami e visita associate alla sintomatologia blanda comparsa nelle ultime settimane, tendono in buona percentuale ad escludere una contaminazione?
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Utente
Utente
Tendono ad escludere in buona percentuale infezione volevo dire, non contaminazione... Mi correggo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
In particolare questo batterio è uno dei contaminanti più comuni, purtroppo qualche medico può cadere nella trappola e prescrivere antibiotici inutilmente.
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente Dottore.