Le pareti della parte finale del mio intestino si appiccicassero
Gentilissimo Dottore,
ho 36 anni, alto 1,80 per 72Kg, non fumatore, astemio, pratico regolarmente attività sportiva ed una vita sana e regolare, con una normale vita sessuale con la mia ragazza.
Nel settembre 2003 mi accorgo di avere piccole quantità di sangue nello sperma; infatti si presentava macchiato da punte di sangue coagulato (marrone scuro). Oltre al sangue avvertivo un fastidiosissimo indolenzimento nella parte superiore della natica destra (nel punto dove si fanno le iniezioni) come fosse un dolore reumatico, ed un senso di fastidio nella zona inguinale dx.
Mi sono recato immediatamente da un urologo che mi ha prescritto un eco trasrettale con il seguente esito: ”l’esame ecografico dimostra che la vescica è regolare senza lesioni documentabili. Dopo minzione spontanea non residuo. La prostata studiata per via transrettale ha un volume normale di circa 21cc. In sede periuretrale sn in prossimità delle vie seminali omolaterali si osserva un grappolo di calcificazioni intraghiandolari che potrebbero essere espressione di esiti di focolaio flogistico. La zona periferica è ben rappresentata e non presenta lesioni ecografiche. Vescicole seminali simmetriche e d aspetto regolare. Il Color-Doppler non ha messo in evidenza aree di ipervascolarizzazione sospette per lesioni infiammatorie in fase acuta o subacuta.””
Effettuo anche un tampone uretrale che da esito negativo.
L’urologo mi dice che la emospermia è dovuta alla prostatite, che il senso di fastidio all’inguine dx è dovuto ad una punta di ernia e non da alcuna spiegazione per il fastidio alla natica. Mi prescrive la seguente cura: Bactrim forte 2 cp al dì per 5gg al mese da ripetere per 3 mesi. Alla fine del ciclo di cura non trovo particolare beneficio e dopo una nuova visita urologia mi viene prescritto di ripetere nuovamente il Bactrim forte (2cp al dì per 5gg) per 3 mesi da alternare con Aulin sempre per 5gg al mese per 3 mesi. Alla fine i casi di emospermia spariscono e, dopo molti mesi, sparisce anche l’indolenzimento alla natica.
A fine 2003 effettuo un eco sovrapubica alla prostata con il seguente referto: “prostata di normali dimensioni e morfologia, con presenza di area fibro-calcifica a livello peritransizionale, specie in sede paramediana sx”.
Nel corso di questi anni non ho più notato la presenza di sangue, il senso di fastidio nella zona inguinale dx permane, nessun fastidio o dolore durante i rapporti. Le uniche cose che ho notato, ma a cui non ho dato peso, sono stati isolati (2 o 3 volte l’anno e solo nella notte) dolori fortissimi e lancinanti nella zona rettale interna, come se le pareti della parte finale del mio intestino si appiccicassero tra loro, provocando un dolore tale da svegliarmi, dolori violenti che durano al max un’ora e che trovavano sollievo mettendomi eretto e che io ho imputato alle emorroidi interne. Ho inoltre notato che a volte, in concomitanza di impegni di lavoro particolarmente stressanti e legati a stati di agitazione, dopo aver terminato di urinare, fuoriescono numerose gocce di urina, in modo incontrollato, pur avendo avuto la sensazione di aver terminato. L’intensità del getto mi sembra affievolito, ma non sempre.
In periodi di prolungata astinenza da rapporti, mi è capitato di perdere abbondante liquido seminale durante la defecazione, specie se fatta con sforzo a causa della mia poca regolarità intestinale.
Nel luglio 2008 per la prima volta ho fatto l’esame del PSA risultato di 0,73 ng/mL (metodica ECLIA cv 5%).
Pensavo che tutto andasse bene sino all’altro ieri, 2 dicembre, quando, senza nessuna sintomatologia, senza nessun tipo di dolore, dopo un rapporto ho notato un'unica punta di sangue nello sperma. Lo sperma era di colore normale (chiaro e non scuro) ma risaltava questo unico grumo (una punta come una testa di ago) di sangue vivo, sangue che non colorava e non si mischiava con lo sperma.
Pensando che fosse un caso, ieri ho riprovato a controllare il mio sperma, ed alla fine del rapporto ho eiaculato su di un fazzoletto di carta bianco. Lo sperma era chiaro e di normale quantità, ma all’interno c’era un’unica punta di sangue vivo (stavolta più piccola e più rossa).
Non so da quanto ciò accade dato che di solito utilizziamo il profilattico e in questi anni non mi sono accorto di nulla.
Oggi ho contattato il mio urologo, ma non ha appuntamenti liberi a dicembre, e la visita slitta a gennaio.
Vorrei gentilmente chiedere se devo preoccuparmi, se la sintomatologia da me descritta richiede una particolare urgenza, se è riconducibile alla prostatite o ad altro, se devo urgentemente rivolgermi ad un altro urologo o se posso aspettare, se devo fare esami di laboratorio, se devo immediatamente intraprendere una cura antibiotica o antinfiammatoria, se il trascorrere dei giorni possa provocare danni o aggravare la situazione, se il perdurare del problema possa causare gravi danni al mio apparato uro genitale (sterilità o altro). Come avrà notato, questa ricaduta mi preoccupa molto e vorrei sapere se ho la possibilità di risolvere definitivamente questo problema, problema di cui sconosco la causa ma i cui effetti si ripresentano a distanza di ben 5 anni dopo una violenta, aggressiva e prolungata cura antibiotica.
Mi scuso per il prolisso racconto, ma ringrazio sentitamente per la cortese risposta.
ho 36 anni, alto 1,80 per 72Kg, non fumatore, astemio, pratico regolarmente attività sportiva ed una vita sana e regolare, con una normale vita sessuale con la mia ragazza.
Nel settembre 2003 mi accorgo di avere piccole quantità di sangue nello sperma; infatti si presentava macchiato da punte di sangue coagulato (marrone scuro). Oltre al sangue avvertivo un fastidiosissimo indolenzimento nella parte superiore della natica destra (nel punto dove si fanno le iniezioni) come fosse un dolore reumatico, ed un senso di fastidio nella zona inguinale dx.
Mi sono recato immediatamente da un urologo che mi ha prescritto un eco trasrettale con il seguente esito: ”l’esame ecografico dimostra che la vescica è regolare senza lesioni documentabili. Dopo minzione spontanea non residuo. La prostata studiata per via transrettale ha un volume normale di circa 21cc. In sede periuretrale sn in prossimità delle vie seminali omolaterali si osserva un grappolo di calcificazioni intraghiandolari che potrebbero essere espressione di esiti di focolaio flogistico. La zona periferica è ben rappresentata e non presenta lesioni ecografiche. Vescicole seminali simmetriche e d aspetto regolare. Il Color-Doppler non ha messo in evidenza aree di ipervascolarizzazione sospette per lesioni infiammatorie in fase acuta o subacuta.””
Effettuo anche un tampone uretrale che da esito negativo.
L’urologo mi dice che la emospermia è dovuta alla prostatite, che il senso di fastidio all’inguine dx è dovuto ad una punta di ernia e non da alcuna spiegazione per il fastidio alla natica. Mi prescrive la seguente cura: Bactrim forte 2 cp al dì per 5gg al mese da ripetere per 3 mesi. Alla fine del ciclo di cura non trovo particolare beneficio e dopo una nuova visita urologia mi viene prescritto di ripetere nuovamente il Bactrim forte (2cp al dì per 5gg) per 3 mesi da alternare con Aulin sempre per 5gg al mese per 3 mesi. Alla fine i casi di emospermia spariscono e, dopo molti mesi, sparisce anche l’indolenzimento alla natica.
A fine 2003 effettuo un eco sovrapubica alla prostata con il seguente referto: “prostata di normali dimensioni e morfologia, con presenza di area fibro-calcifica a livello peritransizionale, specie in sede paramediana sx”.
Nel corso di questi anni non ho più notato la presenza di sangue, il senso di fastidio nella zona inguinale dx permane, nessun fastidio o dolore durante i rapporti. Le uniche cose che ho notato, ma a cui non ho dato peso, sono stati isolati (2 o 3 volte l’anno e solo nella notte) dolori fortissimi e lancinanti nella zona rettale interna, come se le pareti della parte finale del mio intestino si appiccicassero tra loro, provocando un dolore tale da svegliarmi, dolori violenti che durano al max un’ora e che trovavano sollievo mettendomi eretto e che io ho imputato alle emorroidi interne. Ho inoltre notato che a volte, in concomitanza di impegni di lavoro particolarmente stressanti e legati a stati di agitazione, dopo aver terminato di urinare, fuoriescono numerose gocce di urina, in modo incontrollato, pur avendo avuto la sensazione di aver terminato. L’intensità del getto mi sembra affievolito, ma non sempre.
In periodi di prolungata astinenza da rapporti, mi è capitato di perdere abbondante liquido seminale durante la defecazione, specie se fatta con sforzo a causa della mia poca regolarità intestinale.
Nel luglio 2008 per la prima volta ho fatto l’esame del PSA risultato di 0,73 ng/mL (metodica ECLIA cv 5%).
Pensavo che tutto andasse bene sino all’altro ieri, 2 dicembre, quando, senza nessuna sintomatologia, senza nessun tipo di dolore, dopo un rapporto ho notato un'unica punta di sangue nello sperma. Lo sperma era di colore normale (chiaro e non scuro) ma risaltava questo unico grumo (una punta come una testa di ago) di sangue vivo, sangue che non colorava e non si mischiava con lo sperma.
Pensando che fosse un caso, ieri ho riprovato a controllare il mio sperma, ed alla fine del rapporto ho eiaculato su di un fazzoletto di carta bianco. Lo sperma era chiaro e di normale quantità, ma all’interno c’era un’unica punta di sangue vivo (stavolta più piccola e più rossa).
Non so da quanto ciò accade dato che di solito utilizziamo il profilattico e in questi anni non mi sono accorto di nulla.
Oggi ho contattato il mio urologo, ma non ha appuntamenti liberi a dicembre, e la visita slitta a gennaio.
Vorrei gentilmente chiedere se devo preoccuparmi, se la sintomatologia da me descritta richiede una particolare urgenza, se è riconducibile alla prostatite o ad altro, se devo urgentemente rivolgermi ad un altro urologo o se posso aspettare, se devo fare esami di laboratorio, se devo immediatamente intraprendere una cura antibiotica o antinfiammatoria, se il trascorrere dei giorni possa provocare danni o aggravare la situazione, se il perdurare del problema possa causare gravi danni al mio apparato uro genitale (sterilità o altro). Come avrà notato, questa ricaduta mi preoccupa molto e vorrei sapere se ho la possibilità di risolvere definitivamente questo problema, problema di cui sconosco la causa ma i cui effetti si ripresentano a distanza di ben 5 anni dopo una violenta, aggressiva e prolungata cura antibiotica.
Mi scuso per il prolisso racconto, ma ringrazio sentitamente per la cortese risposta.
[#1]
Gentile utente,
la sua storia data da un perido lungo ed è abbastanza tipica di un quadro di congestione prostatica e vescicolare (associato ad emorroidi) che potrebbe inquadrarsi nell'ambito delle prostatiti cronicheo meglio prostatodinie. Il sangue nello sperma è un elemento da non sottovalutare ma la sua storia clinica sembra essere tranquilizante. A prescindere dalla necessità di una visita con esplorazione rettale, ritengo però utile eseguire (mi sembra che non sia mai stato eseguito prima) un esame del liquido seminale con spermiocoltura ed una urinocoltura delle urine del primo getto, del getto intermedio e dopo massaggio prostatico (ovvero test di Meares-Stamey). Con tali esiti contatti il suo urologo/andrologo di fiducia o si riferisca ai profesionisti presenti su questo sito.
Cordialmente
la sua storia data da un perido lungo ed è abbastanza tipica di un quadro di congestione prostatica e vescicolare (associato ad emorroidi) che potrebbe inquadrarsi nell'ambito delle prostatiti cronicheo meglio prostatodinie. Il sangue nello sperma è un elemento da non sottovalutare ma la sua storia clinica sembra essere tranquilizante. A prescindere dalla necessità di una visita con esplorazione rettale, ritengo però utile eseguire (mi sembra che non sia mai stato eseguito prima) un esame del liquido seminale con spermiocoltura ed una urinocoltura delle urine del primo getto, del getto intermedio e dopo massaggio prostatico (ovvero test di Meares-Stamey). Con tali esiti contatti il suo urologo/andrologo di fiducia o si riferisca ai profesionisti presenti su questo sito.
Cordialmente
Dott. Andrea MOISO
www.amandrologia.it
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
le confermo che non ho mai eseguito un esame del liquido seminale con spermiocoltura ed una urinocoltura.
Sono finalmente riuscito a prendere appuntamento con il mio urologo, ma la visita avverrà solo tra 2 settimane. Posso lasciare trascorrere 2 settimane? o devo trovare un urologo che sia disponibile subito? In attesa della visita devo immediatamente iniziare una cura con farmaci? rischio complicazioni o aggravamenti?
In base al mio racconto lei ipotizza che si tratti di una prostatite cronica, ma come può essere divenuta cronica visto che nel 2003 mi sono attenuto strettamente alle cure prescritte e tutto sembrava risolto? Il sangue è ricomparso dopo ben 5 anni! Questa cronicizzazione cosa comporta? E' risolvibile, guaribile definitivamente o devo rassegnarmi ad avere problemi di prostata già alla mia età? Perchè l'esame del PSA non ha evidenziato l'infiammazione?
Lei ha inoltre parlato di "prostatodinie", ma cos'è? è guaribile?
Sono seriamente preoccupato per 3 motivi:
1. Non conosco la causa scatenante il mio problema, pertanto non so cosa posso o cosa non posso fare, quali comportamenti devo tenere, se devo modificare le mie abitudini, anche perchè non vedo come potrei avere una vita più sana, anzi ritengo sia quasi impossibile;
2. con la mia ragazza (siamo ormai entrambi ultratrentenni, appagati dalla carriera lavorativa) avevamo deciso di avere un figlio, ma da quando abbiamo scoperto il problema siamo molto preoccupati e di certo non ci aiuta l'idea di dover fare sesso per poi dover controllare lo sperma su di un fazzoletto..è mortificante per me e triste per lei;
3. mio padre all'età di 66 anni è stato operato di prostatectomia radicale per un carcinoma prostatico classificato T3.
Spero comprenda il mio stato di angoscia e mi dia un aiuto medico per risolvere la mia situazione clinica.
Con osservanza
le confermo che non ho mai eseguito un esame del liquido seminale con spermiocoltura ed una urinocoltura.
Sono finalmente riuscito a prendere appuntamento con il mio urologo, ma la visita avverrà solo tra 2 settimane. Posso lasciare trascorrere 2 settimane? o devo trovare un urologo che sia disponibile subito? In attesa della visita devo immediatamente iniziare una cura con farmaci? rischio complicazioni o aggravamenti?
In base al mio racconto lei ipotizza che si tratti di una prostatite cronica, ma come può essere divenuta cronica visto che nel 2003 mi sono attenuto strettamente alle cure prescritte e tutto sembrava risolto? Il sangue è ricomparso dopo ben 5 anni! Questa cronicizzazione cosa comporta? E' risolvibile, guaribile definitivamente o devo rassegnarmi ad avere problemi di prostata già alla mia età? Perchè l'esame del PSA non ha evidenziato l'infiammazione?
Lei ha inoltre parlato di "prostatodinie", ma cos'è? è guaribile?
Sono seriamente preoccupato per 3 motivi:
1. Non conosco la causa scatenante il mio problema, pertanto non so cosa posso o cosa non posso fare, quali comportamenti devo tenere, se devo modificare le mie abitudini, anche perchè non vedo come potrei avere una vita più sana, anzi ritengo sia quasi impossibile;
2. con la mia ragazza (siamo ormai entrambi ultratrentenni, appagati dalla carriera lavorativa) avevamo deciso di avere un figlio, ma da quando abbiamo scoperto il problema siamo molto preoccupati e di certo non ci aiuta l'idea di dover fare sesso per poi dover controllare lo sperma su di un fazzoletto..è mortificante per me e triste per lei;
3. mio padre all'età di 66 anni è stato operato di prostatectomia radicale per un carcinoma prostatico classificato T3.
Spero comprenda il mio stato di angoscia e mi dia un aiuto medico per risolvere la mia situazione clinica.
Con osservanza
[#3]
Gentile utente,
il tempo di 15 giorni è ampiamente nei limiti quindi non deve anticipare la visita, piuttosto eseguirei l'esame del liquido seminale con spermiocoltura. La prostatodinia è un termine che definisce un dolore vegao e urente del perineo, della regione scrotle e sovrapubica, spesso di origine prostato-vescicolare ma per il quale non si riesce a dimostraere una casua in atto, è una condizione comune, può essere molto fastidiosa ma non deve preoccuapre, Il PSA è un antigene di orgine quasi esclusivamente prostatica ma non è indice necessariamente di una malattia della prostata percui spesso non si modifica nel suo valore, non vi è correlazione con lo sviluppo di tumore di prostata ma vista la sua famigliartà, quando avrà 55-60 anni potrà giovarsi di controlli urologici preventivi (sempre che tra 20 anni la richerca non ci metta a disposizione elemanti motlo più specifici, crica la fertilità l'esam del liquido seminale potrà chiarire il suo stato attuale.
Mi informi dell'esito della visita che sosterrà con il collega tra 15-20 giorni.
Cordialmente
il tempo di 15 giorni è ampiamente nei limiti quindi non deve anticipare la visita, piuttosto eseguirei l'esame del liquido seminale con spermiocoltura. La prostatodinia è un termine che definisce un dolore vegao e urente del perineo, della regione scrotle e sovrapubica, spesso di origine prostato-vescicolare ma per il quale non si riesce a dimostraere una casua in atto, è una condizione comune, può essere molto fastidiosa ma non deve preoccuapre, Il PSA è un antigene di orgine quasi esclusivamente prostatica ma non è indice necessariamente di una malattia della prostata percui spesso non si modifica nel suo valore, non vi è correlazione con lo sviluppo di tumore di prostata ma vista la sua famigliartà, quando avrà 55-60 anni potrà giovarsi di controlli urologici preventivi (sempre che tra 20 anni la richerca non ci metta a disposizione elemanti motlo più specifici, crica la fertilità l'esam del liquido seminale potrà chiarire il suo stato attuale.
Mi informi dell'esito della visita che sosterrà con il collega tra 15-20 giorni.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
La ringrazio per la sua rassicurante e cortese risposta.
Attualmente non ho sintomi, nessun tipo di dolore o dolenza in nessuna parte, nessun tipo di malessere se non il fastidio nella zona inguinale dx (spero sia dovuto alla punta di ernia) ed i dolori isolati (2 o 3 volte l’anno e solo nella notte) fortissimi e lancinanti nella zona rettale interna (che spero siano dovuti alle emorroidi interne), entrambi desritti nel mia prima richiesta di consulto.
La prego di essere cortese e togliermi un ulteriore dubbio. Io pratico sport ed ultimamente, da circa 1 mese, ho forti dolori alle articolazioni delle anche, ai tendini della zona inguinale e nei pressi della testa femorale, che mi limitano nei movimenti(forti dolori nel fare stretching e qualsiasi esercizio di allungamento), provo persino difficoltà nell'accavalare le gambe. Credo sinceramente di essermi procurato qualche stiramento, qualche contrattura o infiammazione tendinea facendo esercizi a freddo, ma ora, alla luce della emospermia, il dubbio mi sorge e Le chiedo: ci può essere relazione con la prostatite?
Per quanto riguarda l'esame del liquido seminale con spermiocoltura non saprei da chi farmelo prescrivere. Devo rivolgermi al medico di base? devo presentami alla visita urologica con l'esito dell'esame? è indispensabile per una corretta e puntuale diagnosi?
Sarà mia premura informarLa dell'esito della visita urologiaca.
La ringrazio sentitamente.
Con osservanza
La ringrazio per la sua rassicurante e cortese risposta.
Attualmente non ho sintomi, nessun tipo di dolore o dolenza in nessuna parte, nessun tipo di malessere se non il fastidio nella zona inguinale dx (spero sia dovuto alla punta di ernia) ed i dolori isolati (2 o 3 volte l’anno e solo nella notte) fortissimi e lancinanti nella zona rettale interna (che spero siano dovuti alle emorroidi interne), entrambi desritti nel mia prima richiesta di consulto.
La prego di essere cortese e togliermi un ulteriore dubbio. Io pratico sport ed ultimamente, da circa 1 mese, ho forti dolori alle articolazioni delle anche, ai tendini della zona inguinale e nei pressi della testa femorale, che mi limitano nei movimenti(forti dolori nel fare stretching e qualsiasi esercizio di allungamento), provo persino difficoltà nell'accavalare le gambe. Credo sinceramente di essermi procurato qualche stiramento, qualche contrattura o infiammazione tendinea facendo esercizi a freddo, ma ora, alla luce della emospermia, il dubbio mi sorge e Le chiedo: ci può essere relazione con la prostatite?
Per quanto riguarda l'esame del liquido seminale con spermiocoltura non saprei da chi farmelo prescrivere. Devo rivolgermi al medico di base? devo presentami alla visita urologica con l'esito dell'esame? è indispensabile per una corretta e puntuale diagnosi?
Sarà mia premura informarLa dell'esito della visita urologiaca.
La ringrazio sentitamente.
Con osservanza
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 05/12/2008.
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