Ipertrofia ptrostatica benigna
Buongiorno Dott. anni 66 sono in cura per IPB dal 2010 per prostata ingrossata il doppio e con le pastiglie di Avodart e Omnic date dall'urologo che mi segue una volta all'anno e faccio il Psa tutti gli anni anzi dall'ultimo che ho fatto nel mese di novembre 2016 era 3.48 e quello fatto recentemente il 5 luglio 2017 era 2.15 con 23 di libero, e tutti gli anni come dicevo vado a pagamento dall'urologo, e secondo lui mi dice che i sintomi non sono tanti di andare avanti con la cura.Pero' sono 15 giorni che la mia situazione si e' aggravata urino poco, e prima di urinare mi ci va due tre minuti prima della minzione, e di giorno urino tante volte ma poco per volta, e di sera mi alzo una volta sempre verso le 5 di mattino e li urino un po' di piu', pero' per il momento non ho male alla pancia e non mia fa male quando urino, secondo Lei devo gia' mettere il catetere oppure posso ancora andare avanti un paio di mesi, anche perche' l'urologo e' in ferie e non voglio cambiare urologo, ormai lui' sa gia' i miei problemi quando ritorna insisto per fare l'intervento, Lei pensa che con le pastiglie di Avodart e Omnic non rimango bloccato? perche' urinando poco cosi' mi assale l'ansia e devo prendere del lexotan per tranquilizzarmi,ma fa bene il Lexotan nella mia situazione? e quando si rimane bloccato quali sono i sintomi, Gentilmente quando ha un attimo di tempo puo' tranquilizzarmi perche' il mio urologo fino dopo il 10 di agosto non rientra dalle ferie, ho fatto anche il 5 di luglio l'esame dell'urina urinicoltura e' risultato negativo, e anche l'esame delle urine nessuna traccia di niente tutto nella norma, io tutti i giorni bevo 2 litri di acqua naturale, e sono mesi e mesi che non mangio piu' carne, tranne i tomini quelli freschi che devi consumare in giornata e tanta insalata di pomodori, La ringrazio in anticipo.
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I tomini può almeno mangiarli al verde, che sono più buoni ... (!)
A parte gli scherzi, è evidente che nel suo caso si sia giunti al punto in cui la terapia non riesce più a controllare i disturbi e bisogna iniziare a considerare le indicazioni ad un intervento. Questa è l'evouzione naturale della maggior parte dei casi. In questo momento sarebbe il caso di rendersi conto se all'accentuarsi dei disturbi corrisponda anche lo svilupparsi di un residuo vescicale importante. Ovvero che la vescica non riesca più a svuotarsi e una certa quantità di urina rimanga sempre intrappolata. Lei dovrebbe percepirlo come una sensazione di "pancia piena", se non addirittura di dolore, anche se la sensibilità soggettiva può essere variabile. Qualsiasi medico, anche non specialista, che le metta una mano sulla pancia può comunque renderesene conto. Tutto sommato, pensiamo che lei riesca ad arrivare al ritorno del suo urologo, con il quale potrà portare avanti il discorso, come si è detto.
A parte gli scherzi, è evidente che nel suo caso si sia giunti al punto in cui la terapia non riesce più a controllare i disturbi e bisogna iniziare a considerare le indicazioni ad un intervento. Questa è l'evouzione naturale della maggior parte dei casi. In questo momento sarebbe il caso di rendersi conto se all'accentuarsi dei disturbi corrisponda anche lo svilupparsi di un residuo vescicale importante. Ovvero che la vescica non riesca più a svuotarsi e una certa quantità di urina rimanga sempre intrappolata. Lei dovrebbe percepirlo come una sensazione di "pancia piena", se non addirittura di dolore, anche se la sensibilità soggettiva può essere variabile. Qualsiasi medico, anche non specialista, che le metta una mano sulla pancia può comunque renderesene conto. Tutto sommato, pensiamo che lei riesca ad arrivare al ritorno del suo urologo, con il quale potrà portare avanti il discorso, come si è detto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 25/07/2017.
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