Dolore e pressione testicolo dopo 1 anno da varicocele
Gentili dottori,
ad 1 anno di distanza da un operazione di varicocele eseguita con legatura della vena spermatica (lato: sinistro, entrata: sul pube, dove stanno i peli per capirci, sempre a sinistra), ho ancora dei problemi di dolore e fastidi vari.
vi anticipo la domanda: devo consultare un altro andrologo/urologo, un altro fisiatra o un altro tipo di specialista?
alla fine l'urologo/andrologo che sto consultando da dopo l'operazione (un medico diverso da chi mi ha operato) ha espresso dei dubbi su come è stata fatta l'operazione etc ma ritiene che dal punto di vista andrologico stia bene, ha riscontrato solo un leggerissimo idrocele e mi ha mandato dal fisiatra.
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ho avvertito problemi praticamente subito dopo che ho ripreso a camminare dopo l'intervento, stando in piedi a lungo o camminando.
alla fine sono stato indirizzato verso un fisiatra e sono più di 2 mesi che sto facendo terapie varie e ho fatto anche qualche infiltrazione alla schiena, si ipotizza una nevralgia del pudendo e un legame col nervo genito-femorale (da cui le infiltrazioni sulla schiena). si ipotizza anche un danno al sistema linfatico.
dopo l'ultima terapia che ho fatto mi è sparita una parte del dolore ma è emerso un altro problema (penso già presente, semplicemente messo in secondo piano da un dolore molto forte che avevo alle vene e dal fatto che ho camminato pochissimo durante questo anno).
infatti come ho ripreso a camminare un pò, il testicolo sinistro mi si è gonfiato ed indurito e lo sentivo indolenzito.
riposandomi si è sgonfiato un pò ma sentivo sempre il testicolo sotto una pressione che spinge verso l'esterno, come un palloncino d'acqua pieno che si sta riempendo ancora per intenderci.
sono stato qualche giorno steso e c'è stata una diminuzione progressiva del gonfiore e della pressione tanto che il medico di base alla palpazione ha escluso qualsiasi problema preoccupante.
peccato che tornato a stare seduto di nuovo il testicolo è tornato ad essere "sotto pressione" e stendendomi questa diminuiva.
quindi in pratica se mi siedo mi aumenta la pressione al testicolo, se sto steso a lungo mi sento meglio e "guadagno" del tempo per stare seduto prima che senta fastidio. la pressione/l'indurimento del testicolo si sente chiaramente al tatto, si sente chiaramente che è diversa in relazione al fatto che io stia seduto o steso.
che devo fare?
grazie
ad 1 anno di distanza da un operazione di varicocele eseguita con legatura della vena spermatica (lato: sinistro, entrata: sul pube, dove stanno i peli per capirci, sempre a sinistra), ho ancora dei problemi di dolore e fastidi vari.
vi anticipo la domanda: devo consultare un altro andrologo/urologo, un altro fisiatra o un altro tipo di specialista?
alla fine l'urologo/andrologo che sto consultando da dopo l'operazione (un medico diverso da chi mi ha operato) ha espresso dei dubbi su come è stata fatta l'operazione etc ma ritiene che dal punto di vista andrologico stia bene, ha riscontrato solo un leggerissimo idrocele e mi ha mandato dal fisiatra.
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ho avvertito problemi praticamente subito dopo che ho ripreso a camminare dopo l'intervento, stando in piedi a lungo o camminando.
alla fine sono stato indirizzato verso un fisiatra e sono più di 2 mesi che sto facendo terapie varie e ho fatto anche qualche infiltrazione alla schiena, si ipotizza una nevralgia del pudendo e un legame col nervo genito-femorale (da cui le infiltrazioni sulla schiena). si ipotizza anche un danno al sistema linfatico.
dopo l'ultima terapia che ho fatto mi è sparita una parte del dolore ma è emerso un altro problema (penso già presente, semplicemente messo in secondo piano da un dolore molto forte che avevo alle vene e dal fatto che ho camminato pochissimo durante questo anno).
infatti come ho ripreso a camminare un pò, il testicolo sinistro mi si è gonfiato ed indurito e lo sentivo indolenzito.
riposandomi si è sgonfiato un pò ma sentivo sempre il testicolo sotto una pressione che spinge verso l'esterno, come un palloncino d'acqua pieno che si sta riempendo ancora per intenderci.
sono stato qualche giorno steso e c'è stata una diminuzione progressiva del gonfiore e della pressione tanto che il medico di base alla palpazione ha escluso qualsiasi problema preoccupante.
peccato che tornato a stare seduto di nuovo il testicolo è tornato ad essere "sotto pressione" e stendendomi questa diminuiva.
quindi in pratica se mi siedo mi aumenta la pressione al testicolo, se sto steso a lungo mi sento meglio e "guadagno" del tempo per stare seduto prima che senta fastidio. la pressione/l'indurimento del testicolo si sente chiaramente al tatto, si sente chiaramente che è diversa in relazione al fatto che io stia seduto o steso.
che devo fare?
grazie
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La sua situazione si dimostra essere difficile da interpretare già per i nostri Colleghi che la seguono direttamente, a distanza e nell'impossibilità di poterla visitare diventa veramente vano cercare di arrampicarsi tra le ipotesi più o meno verosimili. Sarebbe infatti essenziale poter valutare direttamente (e magari anche mediante ecografia e doppler venoso) le variazioni indotte dalla variazione di posizione, che come lei ci riferisce è sostanzialmente responsabile della comparsa o riduzione del fastidio. Lei ha omesso di precisarci quale sia stata codesta terapia che ha fatto "sparire una parte del dolore". Sarebbe un interessante elemento di giudizio.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
grazie per la risposta. l'ho vista solo adesso.
a causa dei caratteri limitati ho omesso qualcosa.
la terapia che ha fatto sparire una parte del dolore è stata una seduta di ozonoterapia, fatta con autotrasfusione.
questo tipo di dolore è quello che principalmente avevo o avvertivo. parliamo di un dolore alla vene nella parte superiore del testicolo sinistro. dolore che mi ha accompagnato sin dalle prime volte in cui ho ripreso a camminare dopo l'operazione. dolore che si accompagnava a un notevole gonfiore delle vene stesse. l'andrologo (non il dottore che mi ha operato) ha sempre detto che è normale che le vene restino un pò gonfie dopo un intervento del genere e più di una volta mi ha fatto ecografia ed eco-doppler.
tant'è che però mi pare che le vene non si gonfino più come prima, anche se non potendo camminare a lungo... è tutto da vedere. così come è da verificare se il dolore alle vene ricompare se potessi tornare a camminare a lungo o addirittura, un giorno, a fare sport.
cmq, ad oggi, questo tipo di dolore non è ancora ricomparso a parità di sforzo rispetto a quanto ho potuto camminare in questo anno, quindi non si reputano necessarie altre sedute di autotrasfusione.
dopo l'autostrasfusione, mentre testavo la reazione a questa terapia, è emerso questo "nuovo" dolore al testicolo (proprio alla palletta dentro lo scroto) dovuto a gonfiore e tensione dello stesso. quando ho avvertito questo dolore il testicolo era molto gonfio e in tensione e sentivo pressione anche sulla pancia (rettangolo orizzontale alto 2 dita sopra l'ombelico e un pezzettino in verticale sulla sinistra).
oltre a camminare, il giorno precedente al dolore avevo anche fatto 20 secondi di addominali in isometria... ma non penso che il fastidio alla pancia sia legato agli addominali; vero che non mi alleno da 1 anno oramai ma il dolore/gonfiore/tensione è andato scemando stando steso ed è durato troppo a lungo, più di una settimana, per essere muscolare; inoltre, come detto nel primo messaggio, sentivo fastidio alla pancia anche stendendomi sui fianchi a letto, anche questo diminuito fino quasi a scomparire stando steso. con questo sto dicendo solo che è da escludere che sia stato un fastidio muscolare, non che quei 20 secondi di addominali potrebbero aver creato problemi di pressione o altro.
difficile dire se questo tipo di dolore al testicolo si è verificato altre volte in questo lungo anno. primo perchè ho camminato pochissimo per il fastidio alle vene, secondo perchè se qualche volta ho camminato di più e mi è potuto sembrato di avere il testicolo duro al tatto ... le vene, a causa dello sforzo, mi facevano talmente male che non ci prestai grande attenzione.
sotto al testicolo c'è un "nodino" di vene, il medico di base dice che è normale, dovuto al tipo di operazione. quando il testicolo mi ha fatto molto male mi è sembrato che il dolore partisse anche da lì.
consigli?
grazie
a causa dei caratteri limitati ho omesso qualcosa.
la terapia che ha fatto sparire una parte del dolore è stata una seduta di ozonoterapia, fatta con autotrasfusione.
questo tipo di dolore è quello che principalmente avevo o avvertivo. parliamo di un dolore alla vene nella parte superiore del testicolo sinistro. dolore che mi ha accompagnato sin dalle prime volte in cui ho ripreso a camminare dopo l'operazione. dolore che si accompagnava a un notevole gonfiore delle vene stesse. l'andrologo (non il dottore che mi ha operato) ha sempre detto che è normale che le vene restino un pò gonfie dopo un intervento del genere e più di una volta mi ha fatto ecografia ed eco-doppler.
tant'è che però mi pare che le vene non si gonfino più come prima, anche se non potendo camminare a lungo... è tutto da vedere. così come è da verificare se il dolore alle vene ricompare se potessi tornare a camminare a lungo o addirittura, un giorno, a fare sport.
cmq, ad oggi, questo tipo di dolore non è ancora ricomparso a parità di sforzo rispetto a quanto ho potuto camminare in questo anno, quindi non si reputano necessarie altre sedute di autotrasfusione.
dopo l'autostrasfusione, mentre testavo la reazione a questa terapia, è emerso questo "nuovo" dolore al testicolo (proprio alla palletta dentro lo scroto) dovuto a gonfiore e tensione dello stesso. quando ho avvertito questo dolore il testicolo era molto gonfio e in tensione e sentivo pressione anche sulla pancia (rettangolo orizzontale alto 2 dita sopra l'ombelico e un pezzettino in verticale sulla sinistra).
oltre a camminare, il giorno precedente al dolore avevo anche fatto 20 secondi di addominali in isometria... ma non penso che il fastidio alla pancia sia legato agli addominali; vero che non mi alleno da 1 anno oramai ma il dolore/gonfiore/tensione è andato scemando stando steso ed è durato troppo a lungo, più di una settimana, per essere muscolare; inoltre, come detto nel primo messaggio, sentivo fastidio alla pancia anche stendendomi sui fianchi a letto, anche questo diminuito fino quasi a scomparire stando steso. con questo sto dicendo solo che è da escludere che sia stato un fastidio muscolare, non che quei 20 secondi di addominali potrebbero aver creato problemi di pressione o altro.
difficile dire se questo tipo di dolore al testicolo si è verificato altre volte in questo lungo anno. primo perchè ho camminato pochissimo per il fastidio alle vene, secondo perchè se qualche volta ho camminato di più e mi è potuto sembrato di avere il testicolo duro al tatto ... le vene, a causa dello sforzo, mi facevano talmente male che non ci prestai grande attenzione.
sotto al testicolo c'è un "nodino" di vene, il medico di base dice che è normale, dovuto al tipo di operazione. quando il testicolo mi ha fatto molto male mi è sembrato che il dolore partisse anche da lì.
consigli?
grazie
[#3]
Confermiamo l'impossibilità di espimere un giudizio a distanza su una situazione atipica in cui i disturbi riferiti paiono sproporzionati ai fattori coinivolti nella sua storia. Ci sentiremmo di consigliare la ripetizione di una ecografia ed un doppler venoso da parte di un radiologo (quindi non un urologo nè un andrologo) e che non sia mai stato coinvolto in precedenza nei suoi accertamenti. Questo per poter avere il massimo dell'obiettività.
[#4]
Utente
col riposo stando steso e (forse) col linfodrenaggio manuale i sintomi stavano passando.
nel frattempo avevo fissato una visita con un altro urologo.
ho cercato quindi di stare seduto e di camminare a sufficienza per fare ripresentare pressione e dolore in ottica della visita.
non ci sono riuscito a pieno e non erano evidenti al momento della visita
oggi la pressione al lato sinistro della pancia è tornata, così come i testicoli sono turgidi e il sinistro pare si sia gonfiato. sotto al testicolo sinistro quelle venuzze "rattrapite", legate o non so, sono gonfie.
dolore intenso non ne ho. la pressione sulla pancia mi dà fastidio. (in base alla mia esperienza recente la sensazione che se non mi stendo ma continuo a camminare e stare seduto, il fastidio aumenta fino a diventare dolore intenso)
dalla visita dall'urologo sono emerse cmq cose interessanti, legate alla pressione alla pancia.
1 anno fa prima dell'operazione camminando a lungo si è manifestato questo problema (presunto) di varicocele che si accompagnava a pressione sul lato sinistro della pancia. l'urologo che mi ha operato mi disse che erano cose collegate.
in quest'anno a causa del dolore alle vene non avevo mai camminato così a lungo in modo tale da far riemerge questo problema combinato pancia-vene gonfie-testicolo duro.
sparito il dolore alla vene e camminando di più... si ripresenta sempre, è capitato attorno al 12 luglio (dopo l'ozonoterapia) e oggi.
ho presentato la questione all'urologo che ha detto che non sono cose assolutamente collegate, la pressione alla pancia non ha nulla a che vedere col varicocele nè con l'urologo e che in letteratura non sono presenti casi di pressione intertesticolare. ha escluso quindi che il problema fosse di competenza di un urologo. ha ribadito come l'altro urologo/andrologo che avevo visto dopo l'operazione che il dolore al testicolo deriva da altro.
quindi
1) siete d'accordo sul fatto che pressione lato sinistro pancia e varicocele non siano affatto correlati?
2) da che tipo di medico devo andare allora per questa pressione sul lato sinistro della pancia che si riflette poi sul testicolo?
io ancora non capisco da chi cavolo devo farmi vedere.
datemi un'indicazione per favore, no diagnosi, giudizi... solo da chi devo andare.
grazie
nel frattempo avevo fissato una visita con un altro urologo.
ho cercato quindi di stare seduto e di camminare a sufficienza per fare ripresentare pressione e dolore in ottica della visita.
non ci sono riuscito a pieno e non erano evidenti al momento della visita
oggi la pressione al lato sinistro della pancia è tornata, così come i testicoli sono turgidi e il sinistro pare si sia gonfiato. sotto al testicolo sinistro quelle venuzze "rattrapite", legate o non so, sono gonfie.
dolore intenso non ne ho. la pressione sulla pancia mi dà fastidio. (in base alla mia esperienza recente la sensazione che se non mi stendo ma continuo a camminare e stare seduto, il fastidio aumenta fino a diventare dolore intenso)
dalla visita dall'urologo sono emerse cmq cose interessanti, legate alla pressione alla pancia.
1 anno fa prima dell'operazione camminando a lungo si è manifestato questo problema (presunto) di varicocele che si accompagnava a pressione sul lato sinistro della pancia. l'urologo che mi ha operato mi disse che erano cose collegate.
in quest'anno a causa del dolore alle vene non avevo mai camminato così a lungo in modo tale da far riemerge questo problema combinato pancia-vene gonfie-testicolo duro.
sparito il dolore alla vene e camminando di più... si ripresenta sempre, è capitato attorno al 12 luglio (dopo l'ozonoterapia) e oggi.
ho presentato la questione all'urologo che ha detto che non sono cose assolutamente collegate, la pressione alla pancia non ha nulla a che vedere col varicocele nè con l'urologo e che in letteratura non sono presenti casi di pressione intertesticolare. ha escluso quindi che il problema fosse di competenza di un urologo. ha ribadito come l'altro urologo/andrologo che avevo visto dopo l'operazione che il dolore al testicolo deriva da altro.
quindi
1) siete d'accordo sul fatto che pressione lato sinistro pancia e varicocele non siano affatto correlati?
2) da che tipo di medico devo andare allora per questa pressione sul lato sinistro della pancia che si riflette poi sul testicolo?
io ancora non capisco da chi cavolo devo farmi vedere.
datemi un'indicazione per favore, no diagnosi, giudizi... solo da chi devo andare.
grazie
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Dare un'indicazione seria corrisponde già ad aver giudicato, cosa che in una situazione come la sua, come le abbiamo ripetutamente detto, non è possibile a distanza. Ci permettiamo solo di osservare quanto,segue. Quando un dolore compare unicamente in relazione ad un impegno fisico ed è a grandi linee proporzionato all'entità dello sforzo, è più facile che la causa prima non sia "profonda" (es. reni, intestino, ecc.) ma genericamente collegabile all'apparato neuro-muscolare, in particolare all'innervazione che si diparte dalla colonna vertebrale. A questa generica regola - è vero - fa eccezione il varicocele e comprendiamo che questo, almeno inizialmente possa aver confuso un poco le cose. Altra nota interessante sarebbe valutare la risposta a tipi differenti di antidolorifico, poichè ad esempio il dolore da irritazione neurologica è sempre più resistente ai comuni anti-infiammatori. Queste nostre sono comunque solo delle considerazioni generali, anche abbastanza banali, che terremmo però presenti se fossimo nella condizione di visitarla direttamente.
[#6]
Utente
si ma è meglio andare da un medico che starmi a girare a pollici senza sapere dove sbattere la testa.
"collegabile all'apparato neuro-muscolare, in particolare all'innervazione che si diparte dalla colonna vertebrale."
quindi devo andare da un fisiatra?
quello che ho visto dice che non centra niente con la fisiatria ma posso sempre andare da un altro.
oppure un centro di terapia del dolore?
"collegabile all'apparato neuro-muscolare, in particolare all'innervazione che si diparte dalla colonna vertebrale."
quindi devo andare da un fisiatra?
quello che ho visto dice che non centra niente con la fisiatria ma posso sempre andare da un altro.
oppure un centro di terapia del dolore?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.4k visite dal 21/07/2017.
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