Problemi post operatori a seguito di intervento varicocele
Buongiorno a tutti;
circa 2 anni e mezzo fa, a 28 anni,mi sottoposi ad un intervento di varicocele (legatura delle vene del cunicolo spermatico) poichè presentavo un varicocele di terzo grado al testicolo sx e di secondo grado a quello dx (fui operato solo al sx).Nella stessa operazione mi sottoposi anche ad una frenuloplastica.L'operazione fu eseguita in anestesia totale senza l'uso del catetere.L'intervento in sé andò a buon fine,nel senso che il varicocele si è per lo meno arrestato,ma nell'immediato post operatorio,dopo la prima minzione,quando poi andai e sedermi nel letto,avvertii una strana sensazione e notai un notevole (parecchie gocce) "sgocciolamento" di urina. Lo feci notare subito al chirurgo duarante la prima visita,ma lui mi rispose che "lì non aveva toccato niente" e non sapeva spiegarsi il motivo. Non indagò oltre. In questi due anni e mezzo ho fatto diversi accertamenti : urinoflussimetria,esame urine completo,che risulto' negativo,esame manuale della prostata,ecografia prostatica,ecografia transvescicale(che dimostrarono un diametro prostatico trasversale di 4,5 cm ed un residuo post minzionale a comando di circa 70-90 cc),niente di così abnorme,comunque,stando ai medici che mi hanno visitato.A riguardo mi fu prescritto lo Xatral,che usai per circa venti giorni,ma non portò nessun beneficio,un disinfettante delle vie urinarie, che non servì a nulla,anche perchè non c'era un'infezione,ma mi fu prescritto lo stesso,insieme al Chinoplus,che come risultato mi ha dato una dolorosa tendinopatia ai tendini di achille,che persiste da circa 7 mesi e il Permixon,che ho proseguito per almeno 5 mesi con scarsi risultati.Nel tempo infatti la situazione non é certo migliorata,o meglio,dopo i primi 3-4 giorni dall'operazione,senza che io avessi ancora intrapreso alcuna terapia, lo sgocciolamento diminuì leggermente,ma non è mai cessato e negli ultimi mesi è aumentata molto la frequenza delle minzioni,sia di giorno che di notte. Inoltre ho spesso la sensazione di non riuscire a svuotare del tutto la vescica. Faccio in oltre presente che dopo l'operazione,anche la qualita' dell'erezione è notevolmente peggiorata. Tutti questi sintomi da me elencati si sono presentati solo dopo l'operazione, prima,mai avevo sofferto di alcuno di questi problemi. Tutti i medici che mi hanno visitato,almeno 3, non sono riusciti a trovare una connesione tra i miei sintomi e l'operazione. Nessuno,durante le visite.ha avuto da ridire o ha trovato qualche anomalia sia sul taglio dell'nguine sia su quello del frenulo, Capirete come ora la mia qualita' della vita sia parecchio peggiorata. Ringraziando in anticipo chiunque dei professionisti voglia rispondere alla mia storia,vi saluto cordialmente.
Un utente.
circa 2 anni e mezzo fa, a 28 anni,mi sottoposi ad un intervento di varicocele (legatura delle vene del cunicolo spermatico) poichè presentavo un varicocele di terzo grado al testicolo sx e di secondo grado a quello dx (fui operato solo al sx).Nella stessa operazione mi sottoposi anche ad una frenuloplastica.L'operazione fu eseguita in anestesia totale senza l'uso del catetere.L'intervento in sé andò a buon fine,nel senso che il varicocele si è per lo meno arrestato,ma nell'immediato post operatorio,dopo la prima minzione,quando poi andai e sedermi nel letto,avvertii una strana sensazione e notai un notevole (parecchie gocce) "sgocciolamento" di urina. Lo feci notare subito al chirurgo duarante la prima visita,ma lui mi rispose che "lì non aveva toccato niente" e non sapeva spiegarsi il motivo. Non indagò oltre. In questi due anni e mezzo ho fatto diversi accertamenti : urinoflussimetria,esame urine completo,che risulto' negativo,esame manuale della prostata,ecografia prostatica,ecografia transvescicale(che dimostrarono un diametro prostatico trasversale di 4,5 cm ed un residuo post minzionale a comando di circa 70-90 cc),niente di così abnorme,comunque,stando ai medici che mi hanno visitato.A riguardo mi fu prescritto lo Xatral,che usai per circa venti giorni,ma non portò nessun beneficio,un disinfettante delle vie urinarie, che non servì a nulla,anche perchè non c'era un'infezione,ma mi fu prescritto lo stesso,insieme al Chinoplus,che come risultato mi ha dato una dolorosa tendinopatia ai tendini di achille,che persiste da circa 7 mesi e il Permixon,che ho proseguito per almeno 5 mesi con scarsi risultati.Nel tempo infatti la situazione non é certo migliorata,o meglio,dopo i primi 3-4 giorni dall'operazione,senza che io avessi ancora intrapreso alcuna terapia, lo sgocciolamento diminuì leggermente,ma non è mai cessato e negli ultimi mesi è aumentata molto la frequenza delle minzioni,sia di giorno che di notte. Inoltre ho spesso la sensazione di non riuscire a svuotare del tutto la vescica. Faccio in oltre presente che dopo l'operazione,anche la qualita' dell'erezione è notevolmente peggiorata. Tutti questi sintomi da me elencati si sono presentati solo dopo l'operazione, prima,mai avevo sofferto di alcuno di questi problemi. Tutti i medici che mi hanno visitato,almeno 3, non sono riusciti a trovare una connesione tra i miei sintomi e l'operazione. Nessuno,durante le visite.ha avuto da ridire o ha trovato qualche anomalia sia sul taglio dell'nguine sia su quello del frenulo, Capirete come ora la mia qualita' della vita sia parecchio peggiorata. Ringraziando in anticipo chiunque dei professionisti voglia rispondere alla mia storia,vi saluto cordialmente.
Un utente.
[#1]
Se la valutazione diretta ha lasciato interdetti ben tre nostri Colleghi, certamente per noi a distanza è ancora più difficile - diciamo quasi impossibile - comporre delle ipotesi che abbiano un minimo di senso. Cercare a tutti i costi un legame di causa-effetto con l'intervento potrebbe non essere produttivo, meglio partire dalla realtà dei suoi disturbi attuali. Sostanzailmente, cosa è la cosa che più negativamente influisce sulla sua qualità di vita?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buonasera gentile Dr. Piana,la ringrazio per la sua cortese e sollecita risposta.
Ciò che mi distruba di piu' è 1) la perdita di una parte di sensibilità a livello del glande,per via della frenuloplastica 2) efficacia dell'erezione diminuita o comunque peggiorata,ma soprattutto,il disturbo ancora piu' fastidioso e quasi invalidante,è 3) il dover urinare spessisimo,anche 10/12 volte durante le ore diurne e durante la notte almeno 3/4 volte,con conseguente sgocciolamento,ogni volta.Non so rendermi conto nemmeno io,lo ripeto,come mai questi disturbi siano iniziati subito dopo l'intervento. Mi creda,tutto questo lo dico in perfetta buona fede,anche perchè,se posso capire che una piccola perdita di sensibilità della regione del frenulo,possa essere legata all'intervento,non riesco a capire invece l'origine dei problemi urinari. Le ripeto, tutto questo è cominciato immediatamente dopo l'operazione,ed è andato peggiorando nei mesi successivi. Il motivo di aver pubblicato la mia esperienza su questo sito,è proprio quello di farla conoscere a quanti piu' specialisti possibile,nella speranza che qualcuno possa,grazie alla propria esperienza,riuscire a capire qualcosa. Grazie ancora e le porgo i miei piu' cordiali saluti.
Un utente.
Ciò che mi distruba di piu' è 1) la perdita di una parte di sensibilità a livello del glande,per via della frenuloplastica 2) efficacia dell'erezione diminuita o comunque peggiorata,ma soprattutto,il disturbo ancora piu' fastidioso e quasi invalidante,è 3) il dover urinare spessisimo,anche 10/12 volte durante le ore diurne e durante la notte almeno 3/4 volte,con conseguente sgocciolamento,ogni volta.Non so rendermi conto nemmeno io,lo ripeto,come mai questi disturbi siano iniziati subito dopo l'intervento. Mi creda,tutto questo lo dico in perfetta buona fede,anche perchè,se posso capire che una piccola perdita di sensibilità della regione del frenulo,possa essere legata all'intervento,non riesco a capire invece l'origine dei problemi urinari. Le ripeto, tutto questo è cominciato immediatamente dopo l'operazione,ed è andato peggiorando nei mesi successivi. Il motivo di aver pubblicato la mia esperienza su questo sito,è proprio quello di farla conoscere a quanti piu' specialisti possibile,nella speranza che qualcuno possa,grazie alla propria esperienza,riuscire a capire qualcosa. Grazie ancora e le porgo i miei piu' cordiali saluti.
Un utente.
[#4]
Utente
Gentile Dr. Piana, grazie per la sua tempestiva replica.
Comunque,no, non mi sono sottoposto all'esame da lei menzionato. L'ultimo urologo che mi ha visitato pochi giorni fa, mi aveva consigliato di ripetere la flussometria e a seconda dell'esito mi avrebbe probabilmente prescritto una uretrocistoscopia. A questo punto ascolterò sicuramente il suo consiglio e ne parlerò al medico da cui sono in cura al momento. Grazie infinite per la sua gentilezza e per l'interesse dimostratomi. Non appena avrò gli esiti degli esami,glieli comunicherò. Grazie ancora. Un utente.
Comunque,no, non mi sono sottoposto all'esame da lei menzionato. L'ultimo urologo che mi ha visitato pochi giorni fa, mi aveva consigliato di ripetere la flussometria e a seconda dell'esito mi avrebbe probabilmente prescritto una uretrocistoscopia. A questo punto ascolterò sicuramente il suo consiglio e ne parlerò al medico da cui sono in cura al momento. Grazie infinite per la sua gentilezza e per l'interesse dimostratomi. Non appena avrò gli esiti degli esami,glieli comunicherò. Grazie ancora. Un utente.
[#6]
Utente
Buongiorno. Rieccomi con gli ultimi aggiornamenti. Ho rieseguito la flussometria e in seguito mi sono sottoposto anche all'esame urodinamico. Il referto è compatibile con : vescica iposensibile di aumentata capacità. Il medico che mi segue mi ha prescritto il Mittoval. A rigurado avrei alcuni dubbi e domande. Io, come gia ho scritto in un precedente post, avevo già preso un alfa litico, lo Xatral, per circa 20 giorni, con scarsi risultati, soprattutto per quanto riguarda lo sgocciolamento. Avevo però notato un calo nella libido. Quindi : 1 Possono gli alfa litici causare questo effetto, o comunque influenzare la qualità dell'erezione? In piu' ho letto che che questi farmaci possono causare eiaculazione retrograda, anche se a me non successe con lo Xatral. 2 E' un effetto reversibile, o c'è anche un piccola possibilità che l'effetto sia permanente?
Grazie ancora a chiunque voglia rispondermi. Cordiali saluti.
Un utente.
Grazie ancora a chiunque voglia rispondermi. Cordiali saluti.
Un utente.
[#7]
L'eiaculazione retrograda è molto comune come effetto collaterale degli alfa-litici, ma è una manifestazione che non ha alcuna rilevanza dal punto di vista medico ed è completamente reversibile con la sospensione della terapia. Il referto dell'indagine è difficilmente comprensibile, almeno nelle poche parole di sintesi. A distanza possiamo dire poco di più, le diremmo di provare comunque ad assumere il farmaco, eventuali effetti positivi - almeno parziali - dovrebbero manifestarsi entro alcuni giorni.
[#8]
Utente
Gentilissimo Dr Piana, grazie della sua rispsota. Per quanto riguarda il referto dell'esame, cercherò di essere piu' preciso riportandolo pari pari. UROFLUSSOMETRIA : Tracciato uroflussometrico - interrotto,
Parametri uroflussometrici - non valutabili per la scarsa quantità di volume mitto, RPM 160 ml, Flusso massimo raggiunto in tempi normali. STUDIO PRESSIONE FLUSSO : esame condotto in posizione seduta con introduzione di catetere a 2 vie 8Fr per registrazione della Pves e cateter a palloncino per registrazione della p abd nell'ampolla rettale. Temperatura del mezzo di infusione : ambiente. Velocità di riempimento : non fisiologica. Fase di riempimento - Fase di riempimento regolare, mancata evidenza di contrazioni detrusoriali involontarie. Sensibilità propriocettiva ridotta ; si interrompe l'infusione a 625 ml in assenza di stimolo impellente. Capacità cistomanometrica massima aumentata.. Fase di svuotamento - Minzione spontanea senza utilizzo del torchio addominale. Picco di flusso massimo nella norma (Qmax 16 ml/sec). Pressione detrusoriale al Q max nella norma (Pdet 40 cm/H2O). RPM - assente. ( io comunque faccio presente che una volta tornato a casa, dopo circa 15 minuti, senza aver assunto altri liquidi, ho urinato di nuovo, non molto ma comunque qualcosa) IMPRESSIONI : Il quardo urodinamico appare compatibile con : vescica iposensibile di aumentata capacità.
Parametri uroflussometrici - non valutabili per la scarsa quantità di volume mitto, RPM 160 ml, Flusso massimo raggiunto in tempi normali. STUDIO PRESSIONE FLUSSO : esame condotto in posizione seduta con introduzione di catetere a 2 vie 8Fr per registrazione della Pves e cateter a palloncino per registrazione della p abd nell'ampolla rettale. Temperatura del mezzo di infusione : ambiente. Velocità di riempimento : non fisiologica. Fase di riempimento - Fase di riempimento regolare, mancata evidenza di contrazioni detrusoriali involontarie. Sensibilità propriocettiva ridotta ; si interrompe l'infusione a 625 ml in assenza di stimolo impellente. Capacità cistomanometrica massima aumentata.. Fase di svuotamento - Minzione spontanea senza utilizzo del torchio addominale. Picco di flusso massimo nella norma (Qmax 16 ml/sec). Pressione detrusoriale al Q max nella norma (Pdet 40 cm/H2O). RPM - assente. ( io comunque faccio presente che una volta tornato a casa, dopo circa 15 minuti, senza aver assunto altri liquidi, ho urinato di nuovo, non molto ma comunque qualcosa) IMPRESSIONI : Il quardo urodinamico appare compatibile con : vescica iposensibile di aumentata capacità.
[#9]
Il risultato dell'indagine urodinamica è in appaente contrasto con i suoi sintomi, delineando un quadro complesso che dovrebbe essere valutato da un Collega con grande esperienza specifica nei disturbi funzionali (neuro-urologo). Vedremmo a questo punto utile una buona visita neurologica per escludere altre componenti. A più breve termine, l'utilizzo di un alfa-litico ci pare in prima battuta la prescrizione più sensata. Non vi sono farmaci specifici correntemente utilizzabili per aumentare la contrattilità vescicale, posto che questo potesse essere utile.
[#10]
Utente
Finalmente uno specialista in Urologia che sembra avvalorare la mia sempre sostenuta ipotesi, o perlomeno che cerca di indirizzare le indagini verso la neurologia. Vede Dr Piana, non voglio assolutamente ergermi a ruolo di dottore, ma anche a me il risultato dell'indagine mi ha lasciato stupito, dubito di soffrire di vescica iposensibile, sarei piu' propenso a pensare del contrario, poi spiegherò perchè. Ma soprattutto la causa neurologica mi era sempre sembrata la piu' plausibile da subito, sia per come si erano presentati i sintomi, sia per i vari esiti degli esami da me svolti, sia per via del fatto che le terapie da me seguite non avevano portato a nulla, come ad esempio quella dell'alfalitico, che comunque proverò a riprendere. L'urologo che mi segue ora, ha assolutamente escluso la causa neurologica nell'intervento, dicendomi che l'intervento di varicocele non può influire assolutamente a riguardo. Ma le cause potrebbero essere altre, non tanto nell'operazione specifica di varicocele, ma nell'operazione chirurgica in sè : una reazione all'anestetico, la posizione tenuta durante l'intevrneto, potrebbero aver " risvegliato" problemi già presenti,che fino ad allora non avevano mai dato sintomi. Certo, queste sono solo ipotesi, tra l'altro da parte di un paziente. Volevo inoltre farle presente due cose : in passato,per qualche mese, quando già i problemi urologici si erano mostrati, avevo preso per tutt'altra ragione (una lieve nevralgia al braccio dovuta agli allenamenti che eseguivo in palestra) un'integratore a base di acido alfa lipoico, vitamine del gruppo B e citicolina. Questo integratore mi fece abbastanza bene al braccio, ma peggiorò anche moltissimo le visite al bagno. Di giorno e di notte. Informandomi, ho scoperto come la citicolina, a dire il vero tutti i colinergici, possano avere esattamente questi effetti, per delle ragioni che non sto qui ad elencare, anche perchè, ripeto, non sono un medico, e non vorrei scrivere delle fesserie, ma comunque queste sostanze vengono a volte usate proprio nei casi di vescica ipocontrattile, per produrre contrazioni. Ma a me fece solo peggio. Ecco infatti il mio stupore verso il risultato dell'urodinamica. L'altra cosa è che poco tempo fa, feci una visita proprio da un neurologo, per via dei problemi arrecatimi dal fluorochinolone. Gli parlai anche dei problemi urologici. E anche lui sembrava avvalorare l'ipotesi neurologica. Infatti mi disse che mi avrebbe ricontattato (era poco prima di ferragosto) perchè voleva sottopormi ad una RM delle vertebre lombo sacrali per escludere la presenza di un'ernia. Lui sosteneva che forse, la posizione tenuta durante l'intervento, avrebbe potuto influire su questo aspetto. Comunque, per ricapitolare,ecco i punti certi che descrivono la mia situazione : Io non ho mai avuto problemi di questo genere prima dell'intervento. Immediatamente dopo l'intevento si verifica lo sgocciolamnto post minzionale. Nel tempo si aggiunge la pollachiuria. La citicolina peggiora di molto quest'ultimo sintomo. L'alfalitico Xatral, da me preso circa un anno fa per 20 giorni si dimostra inefficace. Lo stesso dicasi per tutti gli integratori consigliati per la prostata ( permixon e simili). Mettiamoci anche il fluorochinolone, che da subito mi ha dato e continua a darmi gravi effetti collaterali, soprattutto sotto l'aspetto neuromuscolare.Detto questo, se lei vorra', la terrò aggiornata sull'evolversi della mia situazione. Nel frattempo la rignrazio veramente di cuore. La sue risposte, sin da subito, mi sono state fino ad ora di enorme aiuto. Poter interagire con uno specialista, che dà delle rispsote che denotano non solo conoscenza, ma anche intuito e intelligenza, mi dà un pò di conforto. Grazie ancora.
[#11]
Le sue osservazioni sono certamente sensate, specie alla luce degli altri dettagli che ci fornisce, tutt'altro che di importanza secondaria. Quello che lascia comunque molto perplessi è la relazione temporale tra l'intervento tutto sommato banale di varicocele e l'insorgenza dei sintomi. Tirare in ballo la posizione o l'anestesia (per di più) generale pare veramnete arduo. Comunque riteniamo poco proficuo insistere molto su questo punto, ma piuttosto prendere atto della situazione quale essa è ora. Le diremmo in conclusione di insistere sulla via neurologica, in particolare con la risonanza ed approfittare di un neurologo attento e sensibile che pare aver dimostrato interesse alla sua situazione. In quanto allla terapia, se l'alfa litico non desse alcun vantaggio a breve termine (7-10 giorni) sarà inutile insistere.
[#12]
Utente
Grazie ancora Dr Piana. Certamente proseguirò sulla via delle indgini neurologiche, e cercherò di non fissarmi troppo sull'intervento subito che all'inizio ho additato come causa dei miei disturbi. In effetti, su questo punto, tutti voi specialisti concordate sul fatto che sia molto difficile, se non quasi impossibile, una correlazione tra le due cose. Forse è davvero stato un caso. Grazie anche per i consigli riguardo l'alfalitico. A questo punto lo prenderò, ma se dopo dieci giorni non desse il benchè minimo sollievo, lo interromperò, seguendo il suo consiglio.Grazie . La terrò informata qualora ci fossero dei cambiamenti.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 7.8k visite dal 21/07/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.