Formazioni calcifiche nel rene e nell'uretere

Buonasera, ho 34 anni e produco calcoli da ben 8 anni. Ho recentemente scoperto di avere il Morbo di Chron che li genera (o comunque aiuta a formarli); ho subito 8 interventi di uretero scopia (talvolta fino ai reni).Ho eseguito oggi una tac dove si evincono delle "FORMAZIONI MILLIMETRICHE CALCIFICHE"... una anche a destra di 1-2 mm che però l'urologo durante la pielografia retrograda fattami il 7 Giugno -
durante l'intervento - riferisce come tali e non come calcoli renali. Esistono dunque delle calcificazioni renali ed ureterali che non sono calcoli? Questo dubbio mi assale. Aiuto. Grazie allo specialista urologo che mi risponderà-
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Certo, si tratta delle calcificazioni papillari o "placche di Randall", particolarmente comuni nelle situazioni simili alla sua. Si tratta delle matrici su cui possono facilmente crescere il calcoli di ossalato di calcio. Di per loro non possono dare alcun disturbo, non vi sono indicazioni a rimuoverle., perchè a parte il danno provocato al rene, si riformerebbero velocemente in altri punti. Spesso solo la visione diretta è in grado di confermare direttamente la diagnosi, tuttavia l'urologo esperto in calcolosi dovrebbe avere elementi sufficienti per sopspettarne la presenza, risparmiando una ulteriore endoscopia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno professore, grazie per la risposta. Il mio professore di "fiducia", mi risponde via email che sono sia calcoli, sia "possibili" formazioni calcifiche (dopo avermi fatto a Giugno in sala operatoria le pielografie), invitandomi a consultare un altro urologo, dopo aver preso migliaia di euro da me e dalla mia assicurazione. Le chiedo se conosce qualcuno davvero esperto in calcolosi renali e disturbi metabolici (ho il morbo di Chron) a Roma. Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Per ovvi motivi di correttezza noi non possiamo fornire qui consigli su singoli professionisti o centri di cura con riferimento al caso specifico. Comunque, per il semplice sospetto di presenza di calicificazioni papillari certamente non si pongono indicazioni operative di alcun tipo.