Stimolo ad urinare frequente
Buongiorno, sono un uomo di 45 anni, no bevitore, non fumatore, normopeso . Da qualche tempo avverto una frequenza alla necessità di urinare aumentata rispetto al solito, 5/6 volte al giorno 1 volta a notte( a volte 2 ma mi corico presto), ma non senza però difficolta alla minzione o quantità, a mio avviso, superiori alla norma. Non ho dolori, bruciori o altri sintomi a livello del pene. Inizialmente il mio medico curante sospettando una cistite mi ha prescritto una cura antibiotica di 5 giorni con Prixar, senza però avere sortito effetto. In seguito ho effettuato analisi completa della urine con uricoltura ed antibiogramma che non ha evidenziato anomalie. In attesa di recarmi nuovamente dal medico ed a questo punto prendere appuntamento per visita specialistica urologica chiedo a cosa possono essere associati questi sintomi.
Chiudo dicendo che avevo già sofferto in giovane età, a 17 anni circa, di un disturbo come questo, che nonostante tutte le indagini effettuate, ed anche un ricovero ospedaliero non si era riuscito a venirne a capo, venne sospettato un disturbo di origine psicosomatica vista la mia discreta ansietà, disturbo che poi è svanito da solo dopo circa 3 anni di fastidio costante ed invalidante.
Grazie.
Chiudo dicendo che avevo già sofferto in giovane età, a 17 anni circa, di un disturbo come questo, che nonostante tutte le indagini effettuate, ed anche un ricovero ospedaliero non si era riuscito a venirne a capo, venne sospettato un disturbo di origine psicosomatica vista la mia discreta ansietà, disturbo che poi è svanito da solo dopo circa 3 anni di fastidio costante ed invalidante.
Grazie.
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Ex utente
Scusi se la disturbo di nuovo dottore, ma a distanza di circa 2 mesi dall'inizio della terapia prescrittami dall'urologo non mi sembra di avere il minimo miglioramento della sintomatologia, mi capita spesso di avere giornate in cui convivo con lo stimolo anche dopo pochissimo che ho svuotato la vescica, poi magari dopo 2/3 volte che vado in bagno riesco a stare qualche ora meglio,ma la cosa sta cominciando ad essere invalidante e fastidiosa. A questo punto le chiedo se secondo lei la terapia è adeguata o comunque sensata, alla fine sono integratori, oppure sia meglio consultarmi di nuovo con il mio urologo e vdere se si può attuare una strategia più consona.
Grazie ancora per il suo tempo che vorrà ddedicarmi.
Grazie ancora per il suo tempo che vorrà ddedicarmi.
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Gent.le utente,
Non credo proprio che si possa uscire da una prostatite con un unico ciclo di cure.Nessuno di noi ha una pozione magica.
Le consiglio quindi di ricontatare il collega e fare presente quanto Lei mi dice.
Riguardo alla terapia che Le e' stata prescritta non e' costume di qs sito confutare terapie di altri colleghi sappia cmq che la terapia e' molto empirica e solo con una continuità di cure se me esce.
Cordialmente
Non credo proprio che si possa uscire da una prostatite con un unico ciclo di cure.Nessuno di noi ha una pozione magica.
Le consiglio quindi di ricontatare il collega e fare presente quanto Lei mi dice.
Riguardo alla terapia che Le e' stata prescritta non e' costume di qs sito confutare terapie di altri colleghi sappia cmq che la terapia e' molto empirica e solo con una continuità di cure se me esce.
Cordialmente
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Ex utente
Grazie dottore della celere risposta, vedrò di ricontattare di nuovo il mio urologo e decidere il da farsi.
Dagli esami che ho effettuato, esame delle urine e batteriogramma (entrambi negtivi), ed ER con diagnosi sopra descritta è plausibile concludere che si tratti di prostatite??? Perchè vorrei fare anche un 'ecografia dell'apparato urinario per controllare che non ci siano eventuali altri problemi.
Grazie ancora, a presto.
Dagli esami che ho effettuato, esame delle urine e batteriogramma (entrambi negtivi), ed ER con diagnosi sopra descritta è plausibile concludere che si tratti di prostatite??? Perchè vorrei fare anche un 'ecografia dell'apparato urinario per controllare che non ci siano eventuali altri problemi.
Grazie ancora, a presto.
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Ex utente
Buon pomeriggio dottore, volevo aggiornarla sulla situazione del disturbo che accuso. Un ulteriore consulto con il mio medico curante mi ha indirizzato verso ulteriori approfondimenti, in particolare esami del sangue con ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO ed urine complete.
Esami da cui emerge, come valore fuori norma, una
glicemia a digiuno di 122 mg/dl (val. rif. da 74 a 106),
mentre il valore dell' ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO è di 1,29 ng/ml (val. rif.<4,00).
Alla luce di questi risultati, secondo lei, è ipotizzabile che il disturbo che accuso sia riconducibile ai valori di glicemia elevati?
Esami da cui emerge, come valore fuori norma, una
glicemia a digiuno di 122 mg/dl (val. rif. da 74 a 106),
mentre il valore dell' ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO è di 1,29 ng/ml (val. rif.<4,00).
Alla luce di questi risultati, secondo lei, è ipotizzabile che il disturbo che accuso sia riconducibile ai valori di glicemia elevati?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 05/07/2017.
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