La variante del carcinoma uroteliale

Gentili Dottori,la variante sarcomatoide del carcinoma uroteliale diagnosticata a mia madre in seguito alla turbt,ė quella che ha la prognosi peggiore?Come mai in seguito all'istologico definitivo non ė stata indicata ma ė scritto solo:CARCINOMA UROTELIALE DI ALTO GRADO?I linfonodi esaminati (57) sono esenti da neoplasia.Ė un buon segno?Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Le notizie che ci fornisce sono troppo scarne per poter rispondere ed esprimere qualsiasi giudizio.
A che intervento è stata sottoposta la signora? Con quale diagnosi pre-operatoria? Ci riporti esattamente tutto il referto dell'esame istologico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Mi perdoni se mi sono espresso male.Da un primo esame istologico eseguito post turbt ė risultato un carcinoma sarcomatoide,mentre da quello post cistectomia radicale , ė emerso un Carcinoma uroteliale.Non ė stata indicata la variante oppure si tratta di un carcinoma uroteliale puro?Conta l'esame istologico definitivo oppure il risultato del primo? Se l'esame dei 57 linfonodi è negativo vuol dire che la malattia era circoscritta alla vescica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
L'esame istologico eseguito sulla vescica intera è ovviamente più preciso, anche se l'aspetto "sarcomatoide" si riferisce ad un giudizio soggettivo dell'anatomo patologo. Non crediamo sia lo stesso che abbia refertato entrambe gli esami. Oltre alla negatività dei linfonodi, il tumore è considerato limitato alla vescica quando lo stadio non è superiore al T2b.
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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Un' eventuale recidiva può essere curata con successo?Il follow up ė utile solo da un punto di vista funzionale?La ringrazio per la pazienza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Le recidive locali (ossia nello scavo pelvico) dopo cistectomia sono molto rare. Le metastasi a distanza sonomanche piuttosto infrequenti e si localizzano principalmente ai linfonodi, ai polmoni ed allle ossa. Vengono in genere trattate con la chemioterapia, con discrete possibilità di controllo della malattia.