Prostatite e glande insensibile
Buongiorno dottori, ho avuto un fenomeno di prostatite acuta presumibilmente batterica, ho iniziato la cura con ciproxin 500 che sono stato costretto a sospendere per la comparsa di neuropatia dopo neanche 3 giorni, il dolore a livello della prostata si è comunque ridotto a un bruciore meno intenso anche se ancora fastidioso, ma quello che mi preoccupa di più è un improvvisa insensibilità del glande, cioè se mi tocco mi sento ma non provo alcun piacere e a volte lo sento bruciacchiare, allo sbocco uretrale c'è ancora un bruciore spesso intenso, e il glande è molto secco con nessuna lubrificazione, durante la masturbazione sento poco e niente anzi quai fastidio e più il glande si gonfia più sento dolore e bruciore da rendere fastidioso il proseguo dell'operazione, inoltre il glande e il liquido prostatico emanano un forte odore di pesce marcio e a volte di formaggio, odore che era presente da quando ho avuto l'episodio di prostatite acuta, l'urologo mi ha prescritto spermiocultura e urinocultura che eseguirò prossima settimana, ma quello che mi preoccupa è questo stato del glande, solitamente nelle infezioni e prostatiti capitate precedentemente ho sempre avuto una spiccata ipersensibilità del glande mai un insensibilità simile quasi come fosse anestetizzato, è possibile che un quadro infettivo possa portare a sintomi come quelli descritti? o non è normale e devo preoccuparmi di lesioni o comunque di non recuperare più lo stato normale a livello del glande? Grazie
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I suoi disturbi sono ancora perlopiù compatibili con una irritazione prostatica non ancora completamente risolta. Cruciali saranno gli esiti degli accertamenti già programmati.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie dottore, il dolore e il bruciore stanno aumentando molto sopportabile ma ancora non per molto, domani farò gli esami, ma è dannoso rimanere con un infezione per lungo tempo? Perché ora ci vorrà un po prima della riaposta degli esami, questo aggrava la situazione o si può attendere?
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Abbiamo più di qualche dubbio che vi sia un'importante infezione in atto, che quasi certamente causerebbe febbre, anche molto elevata. Vi è quindi tempo per valutare con scrupolo i risultati degli esami e poi prendere le decisioni più opportune, se necessario.
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Utente
Ho effettuato gli esami stamattina avrò i risultati tra 9 giorni, la mia paura è che non si manifesti una cronicizzazione del disturbo non intervenendo rapidamento, avevdo già sofferto si prostatite cronica in passato, il mio urologo ha detto che se c'e tanto dolore di orendere prima del monuril e poi proseguire con bactrim, ma di certo ho si dolore ma è comunque sopportabile a parte l'insensibilità al piacere e l'impossibilità di avere rapporti per il dolore, lei mi consiglia di aspettare i risultati o nel frattempo iniziare comunque una terapia? Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.6k visite dal 23/06/2017.
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