Cistectomia uroteriale bilaterale

Buonasera a tutti. Sono stato operato il 10 maggio - cistectomia radicale uroteriale bilaterale a causa di neoplasia vescicale infiltrata. I successivi 20 giorni alla degenza sono trascorsi abbastanza nella norma (salvo rari casi di tracce all'interno delle urine). Il primo giugno a causa di un ostruzione del sondino dx sono state praticate dal dottore urologo in ospedale delle manovre, che se da un lato hanno risolto l'ostruzione, dall'altro hanno causato nei giorni a venire forti sanguinamenti ai reni dx e sx. Il giorno 05/06 sono andato in ospedale per il cambio dei sondini, ed ho praticato la terapia antibiotica con un cp di levoxicin per due gg successivi al cambio dei sondino, alimentando ulteriormente la fuoriuscita di sangue nelle urine (alternando questa volta, momenti in cui il quantitativo di sangue diminuisce). Oltre all'antibiotico, Sto bevendo molto, ma non noto grossi miglioramenti. Vorrei avere un vostro parere perchè ho paura che nel fare quella manovra sia stata provocata una "lesione" importante al rene o che ci sia un'infezione in atto o che nel cambio stesso dei sondini non sia stata utilizzata la dimensione adatta al mio caso. Perché sto perdendo più sangue adesso rispetto alle ai giorni successivi all'operazione?
Ringrazio per l'attenzione.
filippo
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
La sua descrizione della situazione è molto confusa ed usa termini impropri. Non possiamo pretendere da lei una precisione assoluta, ma magari copiando dalla lettera di dimissione, potrebbe darci delle notizie più precise. Ci pare comunque di intendere che lei abbia subito l'asportazione della vescica e che sia stata verosimilmente confezionata una derivazione urinaria cutanea bilaterale. Oggigiorno si tratta di una tecnica adottata abbastanza raramente, questo ci incuriosisce e ci spinge a voler sapere qualche dettaglio in più sulla sua storia, ad esempio il risultato dell'esame istologico. Nella uretero-cutaneo-stomia è necessario mantenere in sede codeste protesi, da sostituire a cadenza mensile circa. Come tutti i corpi estranei inseriti nele vie urinarie, queste possono causare la presenza di sangue nelle urine, in quantità molto variabile ed anche imprevedibile da caso a caso. Basta pochissimo sangue per cambiare il colore delle urine, in genere non si tratta di sanguinamenti importanti o pericolosi. In ogni caso, immaginiamo che in questo primo periodo lei sia seguito con controlli frequenti dai suoi urologi curanti, che certamente sapranno giudicare meglio di quanto si possa fare fare noi a distanza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
L'intervento chirurgico al quale mi hanno sottoposto è cisto-prostatectomia radicale ed ureterocutaneostomia bilaterale.
La motivazione datemi dai medici sul decidere tale operazione anzichè la ricostruzione della vescica é stata la seguente: la diagnosi dell' esame istologico a seguito della Turv ("frammenti di parete vescicale sede di carcinoma transizionale di alto grado infiltrante il connettivo suburoteliale,inizialmente, il tessuto muscolare profondo. PT2a sec uicc 2017.); la cistoscopia effettuata e quindi la posizione della neoplasia sul collo vescicale.
La decisione dei medici partiva dalla volontá di ricostruire la vescica, ma sebbene sia un paziente che non ha altre problematiche annesse in sede operatoria hanno deciso diversamente.
Sebbene radicale, l'operazione è andata bene, tuttavia i problemi legati a possibili ostruzione dei due "tubicini" che forse impropriamente mi hanno detto di chiamare "sondini" e il sanguinamento dei reni (causato da movimenti degli stessi) mi rendo conto che non permette a me medesimp di raggiungere un equilibrio di tranquillitá. Volevo solo sapere se sono nella "media" dei casi oppure risulto un caso isolato tale da non poter neppure capire se la fase post operatoria sia sufficientemente nella norma e dunque che non ci sia da preoccuparsi ulteriormente.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
In effetti, come abbiamo già detto, la realizzazione della derivazione diretta bilaterale oggi è perlopiù riservata a casi particolari, mentre assai più spesso si realizzazno derivazioni utilizzando un tratto di intestino, sia internamente (neovescia ortotopica) che con abboccamento alla pelle (ma un sacchetto solo). Le confermiamo che la presenza stessa delle protesi Wiruthan (o "sondini") è possibile causa di sanguiamento. Questo avviene in modo variabile ed imprevedibile, può essere condizionato dal movimento e dall'idratazione, bere molta acqua è senz'altro una regola sempre valida.