Adenocarcinoma prostata
Un cordiale saluto a tutti gli utenti.
Dopo 7 anni di "sorveglianza" una biopsia negativa e un PSA totale mai oltre il 9, mi è stato consigliato il phi, che è risultato positivo. Ho fatto una seconda biopsia che è risultata anch'essa positiva e di seguito riporto la diagnosi, chiedendo gentilmente a qualche medico di esprimere il proprio parere in merito.
C) adenocarcinoma acinare con la Gleason Score 3 + 3 = 6 Grade Group 1 interessa il 10% del frustolo maggiore e il 10% del frustolo minore.
Q) proliferazione Microacinare atipica suggestiva per adenocarcinoma. Immunoreattività per p63 coerente con la diagnosi.
A,B,D-P,R esenti da neoplasia.
Immunoreattività per p63 coerente con la diagnosi.
T-92000 M-85503
G-F006
MCG PE
PE
Dunque alla luce di quanto riportato ora e' utile una stadiazione
della malattia con PET con colina.
Una volta eseguito tale accertamento , nel caso come penso, che la malattia, lentamente prograssiva, sia limitata alla sola prostata.
Alla luce di qs ci sono , alla sua età, 2 possibili alternative , ognuna con vantaggi e svantaggi:
La terapia chirrugica
2) La terapia radioterapica
I risultati sono abbastanza sovrapponibili , meno possibilità di impotenza co nla Radioterapia ,ma , mentre per la terapia chirurgica rimane la possibilità di ulteriore terapia radioterapica , optando per la terapia radioterapica ci si trova nella possibilità di un ulteriore terapia chirurgica eventuale molto molto più complicata.
Come avrà avuto modo di leggere la neoplasia prostatica , ed il suo e' un basso livello di malignità, e' lentamente progressiva e quindi ha tutto il tempo di decidere per quella che ritiene migliore.
Vista la sua età relativamente giovane,come chirurgo Le consiglio la terapia chirurgica ma sicuramente i radioterapisti saranno di diverso avviso.
Nella speranza di essere stato chiaro Le invio cordiali saluti.
Dott.Roberto Mallus
Con la sua proposta, mi trovo tre opzioni offerte da tre specialisti differenti:
1. Sorveglianza attiva o intervento chirurgico;
2. Mettere in stand by l'intervento e affrontare due ulteriori accertamenti clinici (scintigrafia e rmn 3 tesla);
3. Come il punto 2, ma sottoporsi a pet con colina;
Per il momento ho fatto solo una scintigrafia total body, risultata negativa. Ma sinceramente, pur comprendendo che la medicina sia una scienza inesatta, non so proprio come orientarmi.
L'aspetto più significativo però sta nell'approcciarmi a questa nuova malattia. Non so ancora con quale spirito e con quale forza affrontare questa nuova sfida, non avendone compreso ancora bene il grado di gravità.
Che la scintigrafia ossea sia negativa e' sicuramente positivo e confermerebbe che la malattia e' localizzata alla ghiandola prostatica come d'altra parte il gleason basso faceva pensare.
Ripeto 2 sono le soluzioni per guarire o chirurgica o radioterapica.
Cordialmente
La ringrazio nuovamente per la risposta, le garantisco che la sorveglianza attiva è stata indicata come ipotetica soluzione da un urologo.
Di seguito le riporto la terapia consigliata:
in considerazione dell'età del paziente e dello stadio della malattia, ho spiegato le opzioni terapeutiche disponibili che sono chirurgia radicale (prostatectomia radicale laparoscopica robot assistita nerve sparing con l'eventuale linfoadenectomia pelvica), la radioterapia esterna conformazionale o la sorveglianza attiva.
Aggiungo di seguito l'esito della RMN 3 T, sperando che qualcuno mi possa fare capire la gravità della mia situazione e l'urgenza dell'intervento. Non pretendo di sapere come andrà a finire, visto che ogni storia è una storia a se, ma almeno di conoscere meglio la situazione attuale. Anticipo un enorme grazie a chi vorrà e potrà rispondermi.
La prostata presenta un discreto incremento di volume, l'asse trasversale di 58 mm, quello longitudinalee di 53 mm. La ghiandola periferica appare disomogenea in particolare in regione apicale sinistra si riconosce un'area di ipointensità compatibile con la malattia accertata.
Centralmente si evidenzia nella norma di 40 mm ben delimitabili della ghiandola periferica. Non alterazioni nel grasso perighiandolare. Non si documentano linfonodi di volume patologico in corrispondenza de lolite usrtaatzoiroinel iliache, e della regione presacrale ed ipogastrica. La vescica presenta pareti diffusamente ispessite come si osserva nelle ostruzioni croniche allo svuotamento. Normali le vesciche seminali. Conservato il clivaggio della prostata con la parete anteriore del retto.
Cordialmente
Ieri ho fatto l'ultimo e definitivo consulto per il mio tumore alla prostata, di seguito vi riporto in sintesi i risultati di tutti i consulti effettuati.
1. IEO Milano
sorveglianza attiva, radioterapia, intervento;
2. Auxologico di Milano
intervento, escludendo assolutamente ogni altra forma di terapia (specialmente la sorveglianza attiva);
3. Isitituto dei tumori di Milano
sorveglianza attiva (fortemente consigliata), radioterapia, brachiterapia, intervento;
Ormai mi sono orientato definitivamente verso l'intervento e le sue conseguenze, tuttavia rimango comunque perplesso di fronte alle opinioni così differenziate tra 2 e 3 e la somiglianza tra 1 e 3. Non so se la mia scelta risulterà quella giusta, ma di vivere con questa spada di Damocle sulla testa, non ce la faccio proprio più!
Finalmente la prostatectomia è stata affrontata, sono entrato nel blocco operatorio alle 13.30 di martedì 5 Settembre e ne sono uscito alle 22.30. Sono stato dimesso il venerdì 9, con 37.7 di febbre e al momento Presento due problemi: uno scroto enorme e difficoltà a sollevare la gamba destra da sdraiato. Per quanto riguarda lo scroto, mi è stato detto dal chirurgo di non allarmarmi, ma non ne conosco né la causa, né le conseguenze. In rete sono riuscito solo ad avere notizie contrastanti, "passerà in pochi giorni, in un mese...". Chiedo gentilmente a qualche medico ragguagli in merito.
Venerdì prossimo toglierò il catetere e non mi rimarrà che aspettare l'esito istologico.
l'edema allo scroto postprostatectomia e' una evenienza molto frequente e non preoccupante : i liquidi vanno nel posto piu declive che , in posizione clinostatica , e'' appunto lo scroto.
C'e' solo bisogno di tempo.
Un consiglio fabbrichi una idonea palla di cotone idrofilo con l'aiuto di un ceroto e la metta sotto lo scroto quando e' a letto in maniera da faciltare il deflusso linfatico e venoso.
Riguardo all altro problema ne riparliamo quando sarà risolto il primo che ne potrebbe essere la causa.
Auguri di una pronta guarigione
Cordialmente
Finalmente mi è giunto l'istologico post prostatectomia. Riporto il contenuto, sperando di non commettere errori.
Mi è stato riferito telefonicamente di controllare il psa a 40 giorni dall'intervento e di fare una ecografia addominale.
Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.
Materiale inviato:
A Prostata ;
B Linfonodi pelvici ;
Reperto macroscopico
A) Prostata di gr 61.3 e dimensioni di cm 5.6 x 5.6 x 3.6 con vescicola seminale destra di cm 3 e vescicola
seminale sinistra di cm 2.8con tratti bilaterali di dotti deferenti lunghi cm 3.2 il destro e cm 3.4 il sinistro. Esaminate in estemporanea porzioni di margini prostatici indicati in china nera il destro (A1 ,A2) e rossa il
sinistro (A3,A4). Prostata prelevata in toto con tagli seriati caudo-craniali dopo aver indicato i restanti
margini in china nera (lobo destro) e in china rossa (lobo sinistro), secondo le raccomandazioni dell'International Society of Urological Pathology Consensus Conference on Handling and Staging of Radical Prostatectomy Specimens, 2011 .
A5) Base della vescicola seminale destra e margine di resezione del dotto deferente destro.
A6) Base della vescicola seminale sinistra e margine di resezione del dotto deferente sinistro.
A7) Emiapice destro.
A8) Emiapice sinistro.
A9) Emibase destra.
A10) Emibase sinistra.
A11-A17) Macrosezioni seriate della prostata a partire dall'apice.
B) Tessuto adiposolda cui si isolano 15 linfonodi, in parte Iipomatosi. Campione incluso in toto.
A1-A4) Margini di resezione, nelle porzioni indicate in china, e nelle sezioni esaminate, indenni da
neoplasia.
A) Carcinoma invasivo della prostata
Caratteristiche istologiche e fattori prognostici della neoplasia:
- istotipo acinare
- grado istologico: moderatamente differenziato
— grado sec. Gleason:3+3=6 '
— grado sec. Epstein et al (*):gruppo 1
- localizzazione lobo destro
- multicentricità:presente
- estensione: 7%
— vescicole seminali: indenni da neoplasia
— invasione vascolare assente
- invasione perineurale assente
- estensione extracapsulare assente
— infiltrazione della capsula senza superamento della stessa: assente
— margini chirurgici periprostatici indenni da neoplasia
— margine deil'apice prostatico destro indenne da neoplasia
- margine deil'apice prostatico sinistro indenne da neoplasia
- margine della base prostatica destra indenne da neoplasia
— margine della base prostatica sinistra indenne da neoplasia
- margini di resezione dei deferenti:indenni da neoplasia
- PlN di alto grado assente
- restante parenchima iperplasia nodulare
- stato linfonodale istiocitosi dei seni e lipomatosi di 15/15 linfonodi pelvici (B)
- classificazione pTNM (2017):pT2a pNO
(*) Epstein,Jl, et al: Ascontemporary Prostate Cancer Graiding System: A Validated Alternative to the
Gleason Score. Eur. Urol (2016) i i
Numero vetrini: 31
Numero inclusioni: 24
Oggi, a distanza di 40 giorni dall’intervento ho effettuato una ecografia addominale risultata negativa, nel senso che tutto procede correttamente. Ho ritirato inoltre l’esito del PSA ed è risultato 0,05. Onestamente mi aspettavo un valore non dosabile, però lascio i commenti a voi medici!
ora vorrei dedicarmi con maggior serenità ai due importanti problemi che la prostatectomia ha causato.
L’incontinenza sta Lentamente e progressivamente scomparendo ma la D.E. purtroppo, è pesante e non saprei da che parte iniziare. In clinica nulla mi è stato detto, se non che sul lato sinistro della prostata, si trovava una zona molto infiammata che ha causato non poche difficoltà all’intervento. Al momento brancolo nel buio più totale, debbo rassegnarmi, oppure esistono metodiche che possono aprire le porta della speranza?
1- La fragile conrtnenza urinaria e' dovuta al fatto che con la prostata si asporta anche l 'uretra prostatica , in tal modo lo sfintere striato .che si trova proprio sotto l' uretra prostatica quando viene ricostituita la continuità della via urinaria tramite anastomosi vescico+uretrale,viene a trovarsi quasi aderente al collo vescicale .
Ne conviene che basta un colpo di tosse e a vescica piena possono perdersi alcune gocce.
Unica terapia e la ginnastica dello sfintere cioe' l interrompere per qualche secondo il mitto e poi riprenderlo e contrarlo durante la giornata in maniera intermittente.Così facendo, come qualsia altra forma di allenamento, si riesce a rafforzare lo sfintere.
2-I nervi erigenti passano aderenti alla capsula prostatica e incaso di prostatectomia se la neoplasia raggiunge la capsula stessa la loro interruzzion e' inevitabile.
Ora io non conosco esattamente il quadro operatorio e quindi non posso sapere se avvenuta tale interruzione e allora se così fosse l'unica cosa che puo essere utile e l'infiltarzione dei corpi cavernosi con prostaglandina andando altre quindi all'interruzione del fascio nervoso.
Se cio si pensa che non fosse avvenuto di solito per almeno 30 gg si usa il sildefanil a dosi di 100 mg 1c /die per aiutare la riabilitazione sessuale.
Penso di averLe date le indicazioni piu chiaramente possibile ma certo, ripeto, e' un discorso che dovrebbe fare con l'operatore.
Cordialmente
1. Incontinenza: ginnastica pelvica e pazienza.
2. Controllo psa a tre mesi per 4 volte.
3. D.E. Ginnastica chimica con cialis, un giorno sì e uno no per 4 mesi.
Secondo lei è sufficiente, oppure dovrei affrontare altri esami/terapie?
Le vorrei inoltre segnalare un problema con delle cure termali. A Settembre mi sono presentato per le mie annuali cure di fangobalneoterapia, ma con una diagnosi di tumore mi sono state rifiutate. Ora che ho affrontato l’intervento, posso richiedere tali cure o no?
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