Dolore al testicolo sinistro

Cari dottori tutti, mi rivolgo a voi con il cuore in mano e un briciolo di speranza ancora rimasta! Sono 2 anni che combatto con questo problema e giro gli ospedali di italia senza che nessuno sappia cosa sia! Corca 2 anni fa mi sono operato di varicocele di terzo grado asintomatico con il metodo di legatura della vena con taglio al basso addome sinistro! L'unico sbaglio che ho fatto è stato fare sesso prima che mi togliessero i punti, e da quel momento è iniziato l'inferno! È iniziato un dolore forte e quotidiano alla coda dell'epididimo sinistro che non va via da due anni e provoca dolore solo sfiorandolo! Ho fatto decine di ecografie e cure per epididimite o flebite ma ognuna di queste prescritta per puro scrupolo e non perché risultasse davvero perché dalle ecografie non è mai comparso nulla ma tutto perfettamemte regolare, ne epididimite,ne ispessimenti o trombi,ne cisti,ne idrocele,niente di niente...testicoli sempre perfettamente regolari
! Dopo circa 6 mesi dalla prima operazione, me ne hanno fatta fare un altra con scleroembulizzazzione credendo secondo i medici che fosse l'unico modo per far passare il dolore visto che c'era ancora presenza di varicocele! Nemmeno questa volta ha portato benefici, il varicocele è sparito ma il dolore persiste! La cosa strana è che non aumenta mai ne diminuisce mai e nessun antiinfiammatorio o antibbatterico o antibiotico mi ha mai dato il minimo sollievo! La zona sembra leggermente più dolorante dopo aver fatto sesso ma poi torna al dolore di prima! Non so più cosa fare, devo stare attento ad ogni attivita e fare sesso concentrandomi più sulle posizioni per non farmi male che sul piacere, quest ultimo sembra anche essere diminuito insieme alla quantità di liquido seminale anche queste ultime due considerazioni non sono attendibili al 100% perché è un impressione mia e non di un medico... aiutatemi vi prego, spero esista qualcuno in grado di capire cosa sia! Grazie mille a tutti
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.7k 1.9k
L'ultima spiaggia di queste situazioni è la rimozione chirurgica dell'epididimo, intervento che comunque viene eseguito molto raramente. A distanza non abbiamo altri elementi per giudicare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio dottore e le anticipo che mi avevano gia prospettato anche questo! Io ho 36 anni e sinceramente vorrei valutare bene un ipotesi simile visto che già i miei spermatozoi sono al minimo! Ma se anche dovessi optare un giorno per questa soluzione, non capisco perché dovrei farlo senza un perché! Possibile che nessuno al mondo sappia dirmi cosa sia successo e cosa ho?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.7k 1.9k
Ogni urologo con qualche decina d'anni d'esperienza alle spalle è certamente già incappato in alcune di queste situazioni di dolore epididimario cronico intrattabile. Il fatto che gli antidolorifici convenzionali non abbiano alcuna efficacia fa pensare ad un'origlie neurologica (o meglio neuropatica) del dolore, praticamnte una esagerata sensibilità di una zona già di per sè sensibilissima.Scopo della rimozione dell'epididimo o di parte di esso viene vista come l'interruzione di questo circolo vizioso. Il fatto che si arrivi cosi raramente all'intervento è significativo del fatto che bene o male nella maggioranza dei casi si giunga ad un compromesso, od in tempi molto lunghi si instauri una sorta,di adattamento. Questo non può valere sempre però. Nell'attesa di ulteriori decisioni, se ancora non è stato,fatto, si potrebbe ricorrere ad una terapia amministrata dagli specialisti specifici del dolore cronico (antalgisti) che utilizzarono farmaci particolari ad azione neurologica centrale ed associazioni a hase di antidepressivi.
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Utente
Utente
Vi ringrazio dottore per la tempestiva risposta, vi porgo però le mie ultime domande? Possibile che non si veda una minima infiammazzione con l'ecografia e che non si capisca cosa lo abbia scaturito? Il dolore è alla base dell'epididimo ma lo stesso all'ecografia risulta integro e nemmeno minimamente rispessito! Non devo più rivolgermi ad un urologo quindi ma a un neurologo? Grazie mille per tutto!
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.7k 1.9k
Il riferimento è lo specialista in terapia del dolore, ovvero perlopiù un anestesista che ha sviluppato,questo tipo di specifiche competenze. Come in tutti dolori neuropatici, gli accertamnti a nostra disposizione, fino alla risonanza magnetica, non sono in grado di evidenziore alterazioni di chiaro significato.
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Utente
Utente
Grazie mille a tutti