"stenosi anulari dell'uretra spugnosa perineale" e "discreto residuo

ho 35 anni e dopo aver subito diversi interventi di stenosi uretrali
nell'arco di 22 anni circa, ho rifatto una uretrocistografia che
evidenzia la seguente descrizione che vorrei mi spiegasse:
"Stenosi anulari dell'uretra spugnosa perineale" e "discreto residuo
vescicale" dopo minzione. L'uretra opacizzata sia per via retrograda che
in fase minzionale presenta decorso e canalizzazioni regolari.
Mi chiedo se questa diagnosi porta inevitabilmente ad un ennesimo
intervento. Premetto che, anche avendo un getto ridotto, non riscontro
dolore, stato febbrile e questo non mi comporta nessun problema.
Ogni 6 mesi circa eseguo una dilatazione con catetere in ferro presso
il mio urologo.
Oggi ho ritirato l'esito della flussometria che riporta:
VOIDING TIME T100 38 s
FLOW TIME TQ 35 s
TIME TO MAX FLOW TQMAX 27 s
MAX FLOW RATE QMAX 10.3 ml/s
AVERAGE FLOW RATE QAVE 6.9 ml/s
VOIDED VOLUME VCOMP 243 ml

Con questi dati a quale rischio vado incontro? Esistono oggi interventi definitivi (laser etc) che mi possono aiutare a vivere una vita decente?
O sono costretto a continuare le periodiche dilatazioni?
Conosce centri specializzati che mi possano aiutare?
Grazie della Sua collaborazione.
Distinti saluti.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

una stenosi uretrale che altera la fuoriuscita delle urine dovrebbe essere trattata in maniera definitiva e non ricorrendo a dliatazioni strumentali.
Lei è giovane e dovrebbe trovare una soluzione definitiva.
Ne parli con il suo urologo per farsi inviare ad un centro specializzato in chirurgia uretrale. In Lombardia sicuramente ne esistono di buoni
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org