Prostatite? Uretrite?
Buongiorno, sono un ragazzo di 22 anni che da circa un anno soffre di disturbi urinari vi spiego un po meglio la situazione. Circa un anno fa sono iniziati i primi fastidi con bruciore minzionale sopratutto mattutino (alla prima minzione giornaliera) mi recai dal medico curante e tentammo varie cure antibiotiche ma con esito negativo, dopodichè il mio medico curante mi consigliò di eseguire un tampone uretrale, cosa che feci e uscì una leggera infezione da STAFILOCCO AUREUS, il tampone purtroppo non venne eseguito da una mano delicata in quanto dopo il tampone non riuscivo più ad urinare dal forte bruciore tant'è che dovettero cateterizzarmi, un'esperienza molto traumatica insomma. Provai la cura antibiotica prescritta dall'antibiogramma ma sempre con scarsi risultati. Successivamente la situazione peggiorò notevolmente ogni volta che urinavo provavo molto dolore uretrale e anche dopo urinato questo dolore non andava via, andai da un urologo che mi diagnosticò una flogosi prostatica attiva dovuta a una prostatite cronica con calcificazioni prostatiche. L'urologo mi prescrisse una cura antibiotica, topster e proxana plus dopo i pasti e l'analisi del sangue per la clamydia che sono risultate negative. Dopo circa 7 mesi da quella visita la situazione stava migliorando, molto ma molto lentamente però stava migliorando anche grazie al mio cambiamento repentino di alimentazione, solo che quando mangio qualcosa di più pesantino ho la sensazione che l'intestino si abbassi premendo sulla vescica o prostata. La settimana scorsa sono andato di nuovo a controllo e l'urologo mi ha prescritto per un mese ALFUZOSINA, da circa 4-5 giorni assumo questa compressa, il getto urinario scorre più velocemnte e sento l'uretra più libera solo che permane sempre questo forte bruciore uretrale più in basso del glande. Ho di nuovo appuntamento con l'urologo a fine trattamento che mi ha obbligato ad eseguire un nuovo tampone uretrale, io non sono proprio intenzionato a eseguire questo tampone data la traumatica esperienza passata. Come posso risolvere questa situazione?? La risolverò mai??
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Non abbiamo molto di più da dirle rispetto a quanto riferito per lo stesso problema circa un anno fa. In questi casi, la cosa più importante è definire se vi siano o meno alterazioni anatomiche o congenite che possano giustificare la presenza dei disturbi. Le terapie empiriche, specie se antibiotiche e protratte, non portano da nessuna parte e talora rischiano di essere controproducenti. Se opportuno, il suo specialsita le consiglierà quindi di approfondire la diagnosi con valutazioni radiologiche od endoscopiche alla ricerca di alterazioni del complecco collo vescicale/prostata/uretra. Si sa comunque che in queste situazioni, più di farmaci ed integratori, abbiano importanza le attenzioni allo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica, attività sessuale) che devono essere tese quanto più possibile ad una ragionevole regolarità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 27/05/2017.
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