Pieloplastica+fecondazione assistita

Ho 33 anni e da 2 mesi soffro di dolori all'inguine ed
al fianco,dopo un'ecografia dell'addome mi hanno
riscontrato una dilatazione delle cavita' calico
pieliche del rene dx con assottigliamento della
parenchima dovuta ad una stenosi del giunto
pielouretrale.Diagnosi confermata anche da una TAC con
contrasto e un'urografia sempre con metodo di
contrasto dove si vede un lieve deflusso di urina nell'uretre.
Mi è stato consigliato un'intervento di
pieloplastica ma prima di questo intervento mi è stato
proposto di fare due ulteriori esami: un angiotac e
una scintigrafia renale sequenziale con
radionefrogramma. Capisco la necessità di approfondire
i danni al rene ed eventuali malformazioni di vene in
prossimità dell'intervento ma questi due esami non
rischiano di aggravare di più la situazione del rene
malato o di espormi a nuovi raggi, tenedo presente che
tutti gli esami sono stati fatti nell'arco dell'ultimo
mese?
Essendo anche in prenotazione per una fecondazione
assistita quanto tempo devo far passare dopo
l'intervento ed eventuali esami radiografici o di
contrasto prima di poter tentare la fecondazione senza
pericolo per il feto? Grazie. Giulia
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
cara lettrice 11645,

credo che il problema della stenosi del giunto pieloureterale con probabile sofferenza renale debba passare in primo piano rispetto al tentativo di conseguire una gravidanza, sia naturale che con PMA.I due esami richiesti sono indispensabili prima di procedere alla terapia e per decidere il tipo di terapia
Fra pochi mesi tutto sarà chiarito e potrà, serenamente, procedere al desiderio di una gravidanza.
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, attualmente sono in attesa del ricovero per pieloplastica ma ancora un dubbio rimane, dopo l'intervento o eventuali esami radiografici o con liquido di contrasto quanto tempo è necessario far trascorrere per "smaltire" le sostanze usate e non nuocere al feto? La ringrazio anticipatamente. Giulia
[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
cara lettrice,
non ci sono tempi prefissati,
direi che un mese, un ciclo mestruale, è un periodo di tempo corretto
cari saluti
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