Epididimite e deferentite post scleroembolizzazione varicocele iv°
Salve, scrivo qui per chiedere un aiuto ed un supporto in merito ad una sclerombolizzazione varicocele di quarto grado sx, eseguita il 9 maggio. Anestesia locale e mezzo di contrasto iodato dove quest'ultimo mi ha provocato una reazione allergica, colmata poi con un iniezione di bentelan.
Premetto comunque che prima di avermi riscontrato il varicocele, ho avuto una prostatite batterica acuta, curata con diversi antibiotici, ma che non so con certezza se sia passata del tutto. Ho eseguito prima dell'intervento una serie di esami tra cui anche spermio coltura e spermiogramma, risultati abbastanza validi nonostante il problema.
Riguardo l'intervento comunque, è riuscito correttamente nonostante la complessità del varicocele. Per i primi 5 giorni dalla data dell'intervento mi è stato consigliato di assumere 1 tachipirina al dì. Tutto ok fino al 7' giorno circa, quando inizio ad avvertire forti dolori e gonfiore al testicolo sinistro e all'inguine, noto quindi un arrossamento ed un gonfiore. Mi reco al pronto soccorso e dopo un ecografia testicolare mi viene diagnostico un epididimite e deferentite molto accentuata con probabile causa post intervento.
Ho poi in seguito eseguito un ulteriore ecografia testicolare e visita dall'urologo principale, colui che mi ha individuato il varicocele e, mi suggerisce unidrox 1cp al dì per 5 giorni più 2 bustine tipo oki (ho utilizzato Kelis). Finita la cura il tutto è parzialmente migliorato sia come dolore che aspetto, tant'è che ieri ho avuto una serie di erezioni tramutate poi in un rapporto sessuale ed orale con la mia ragazza, ma in maniera attenta e senza eiaculare.
Da quel momento in poi ho avvertito un modesto dolore ai fianchi e leggermente al testicolo sinistro. Quello che vorrei sapere gentilmente è se fosse possibile continuare ad avere rapporti sessuali e quindi eiaculare. Ho un astinenza antecedente all'intervento, quindi di almeno 12 giorni e durante la giornata ho attacchi di erezione che fatico a controllare. Un altra domanda se possibile, è se potrei tranquillizzarmi circa la diagnosi riscontrata in quanto ritenuta di tipo post intervento o se all'occorrenza dovrei seguire una data linea guida.
La cosa che comunque ho notato da questo intervento, è la qualità dell'erezione, dove nell'ultimo periodo soffrivo di erezione precoce ed instabile, oltre che ad urinare più volte di seguito specie la sera.
PS Mercoledi prossimo dovrei fare una visita di controllo, la seconda, relativa all'intervento ma soprattutto a quanto riscontrato.
Grazie mille a chi vorrà aiutarmi.
Premetto comunque che prima di avermi riscontrato il varicocele, ho avuto una prostatite batterica acuta, curata con diversi antibiotici, ma che non so con certezza se sia passata del tutto. Ho eseguito prima dell'intervento una serie di esami tra cui anche spermio coltura e spermiogramma, risultati abbastanza validi nonostante il problema.
Riguardo l'intervento comunque, è riuscito correttamente nonostante la complessità del varicocele. Per i primi 5 giorni dalla data dell'intervento mi è stato consigliato di assumere 1 tachipirina al dì. Tutto ok fino al 7' giorno circa, quando inizio ad avvertire forti dolori e gonfiore al testicolo sinistro e all'inguine, noto quindi un arrossamento ed un gonfiore. Mi reco al pronto soccorso e dopo un ecografia testicolare mi viene diagnostico un epididimite e deferentite molto accentuata con probabile causa post intervento.
Ho poi in seguito eseguito un ulteriore ecografia testicolare e visita dall'urologo principale, colui che mi ha individuato il varicocele e, mi suggerisce unidrox 1cp al dì per 5 giorni più 2 bustine tipo oki (ho utilizzato Kelis). Finita la cura il tutto è parzialmente migliorato sia come dolore che aspetto, tant'è che ieri ho avuto una serie di erezioni tramutate poi in un rapporto sessuale ed orale con la mia ragazza, ma in maniera attenta e senza eiaculare.
Da quel momento in poi ho avvertito un modesto dolore ai fianchi e leggermente al testicolo sinistro. Quello che vorrei sapere gentilmente è se fosse possibile continuare ad avere rapporti sessuali e quindi eiaculare. Ho un astinenza antecedente all'intervento, quindi di almeno 12 giorni e durante la giornata ho attacchi di erezione che fatico a controllare. Un altra domanda se possibile, è se potrei tranquillizzarmi circa la diagnosi riscontrata in quanto ritenuta di tipo post intervento o se all'occorrenza dovrei seguire una data linea guida.
La cosa che comunque ho notato da questo intervento, è la qualità dell'erezione, dove nell'ultimo periodo soffrivo di erezione precoce ed instabile, oltre che ad urinare più volte di seguito specie la sera.
PS Mercoledi prossimo dovrei fare una visita di controllo, la seconda, relativa all'intervento ma soprattutto a quanto riscontrato.
Grazie mille a chi vorrà aiutarmi.
[#2]
Ex utente
Grazie mille per la tempestiva risposta, volevo chiederle a proposito di ciò se il suo consiglio è "condizionato" dal semplice fatto che mercoledì c'avrò visita di controllo e quindi meglio attendere oppure per la situazione in se. Inoltre, secondo lei è da intendersi pericoloso avere rapporti sessuali ora come ora non solo per l'infezione, ma per la buona riuscita dell'intervento?
Grazie ancora
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 20/05/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?