Intolleranza a uretrocistoscopia?
Salve dottori,
mi sento abbastanza umiliato perché oggi ho fatto un viaggi di 4 ore per arrivare a Roma, aspettare altre 2 ore per la fila, per fare un'uretrocistoscopia flessibile, per sospetta sindrome del collo vescicale (quindi collo della vescica stretto, secondo l'urologo quasi certo, ma serve necessariamente l'esame per confermare).
Premetto che il mio dermatologo mi diagnosticò un'ipersensibilità primitiva del pene, cioè quando lo scopro completamente (non solo il glande, ma anche la parte centrale) sento molto fastidio, il dermatologo dice che è dovuto al fatto che da piccolo non lo aprivo mai e quindi i nervi non si sono ancora desensibilizzati (mi ha dato degli esercizi da fare per risolvere il problema).
Torniamo alla cistoscopia: mi sono ritrovato sul lettino, il dottore apre il pene e già per i motivi sopracitati sento dolore, poi inserisce l'anestetico (da quello che ho sentito ha spruzzato una crema dentro l'uretra), e ho sentito una sensazione di bruciore lancinante, istintivamente mi sono mosso, il dottore si è scocciato e se n'è andato dicendomi che dovevo farla in anestesia generale visto che non sopportavo neanche l'anestetico, figuriamoci la telecamera...
A questo punto vi chiedo: è normale che sia così intollerante? Sono io che non riesco a sopportare il dolore o è un problema di pelle?
Cioè, molte persone mi hanno detto che non hanno sentito niente, non capisco...
Secondo voi la scelta giusta e farlo in anestesia generale o dovrei riprovare in anestesia locale? Grazie mille!
mi sento abbastanza umiliato perché oggi ho fatto un viaggi di 4 ore per arrivare a Roma, aspettare altre 2 ore per la fila, per fare un'uretrocistoscopia flessibile, per sospetta sindrome del collo vescicale (quindi collo della vescica stretto, secondo l'urologo quasi certo, ma serve necessariamente l'esame per confermare).
Premetto che il mio dermatologo mi diagnosticò un'ipersensibilità primitiva del pene, cioè quando lo scopro completamente (non solo il glande, ma anche la parte centrale) sento molto fastidio, il dermatologo dice che è dovuto al fatto che da piccolo non lo aprivo mai e quindi i nervi non si sono ancora desensibilizzati (mi ha dato degli esercizi da fare per risolvere il problema).
Torniamo alla cistoscopia: mi sono ritrovato sul lettino, il dottore apre il pene e già per i motivi sopracitati sento dolore, poi inserisce l'anestetico (da quello che ho sentito ha spruzzato una crema dentro l'uretra), e ho sentito una sensazione di bruciore lancinante, istintivamente mi sono mosso, il dottore si è scocciato e se n'è andato dicendomi che dovevo farla in anestesia generale visto che non sopportavo neanche l'anestetico, figuriamoci la telecamera...
A questo punto vi chiedo: è normale che sia così intollerante? Sono io che non riesco a sopportare il dolore o è un problema di pelle?
Cioè, molte persone mi hanno detto che non hanno sentito niente, non capisco...
Secondo voi la scelta giusta e farlo in anestesia generale o dovrei riprovare in anestesia locale? Grazie mille!
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La invitiamo a non aprire mai un nuovo consulto riguardo alla stessa situazione, ma proseguire sempre lo stesso flusso di contributi.
La sensibilità è una questione assolutamente personale, sta di fatto che non è così raro incorrere in situazioni come la sua, soprattutto quando si tratta di giovani maschi dall'emotività incontrollata. In questi casi non si vuol certo torturare nessuno, pertanto è chiaro che l'indagine debba essere eseguita in anestesia. Nella nostra esperienza diretta, spesso è sufficiente il colloquio con il paziente per capire se sia opportuno o meno tentare comunque la via breve dell'indagine ambulatoriale.
La sensibilità è una questione assolutamente personale, sta di fatto che non è così raro incorrere in situazioni come la sua, soprattutto quando si tratta di giovani maschi dall'emotività incontrollata. In questi casi non si vuol certo torturare nessuno, pertanto è chiaro che l'indagine debba essere eseguita in anestesia. Nella nostra esperienza diretta, spesso è sufficiente il colloquio con il paziente per capire se sia opportuno o meno tentare comunque la via breve dell'indagine ambulatoriale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Dottor Piana, mi scusi se mi rivolgo di nuovo a lei, ma volevo essere rassicurato su una cosa importante.
In pratica mi sto mobilitizzando per fare questa maledetta uretrocistoscopia, ma per comprendere i tempi e il momento giusto per farla ho bisogno di sapere qualcosa di più sulla cura.
La domanda è: la sindrome del collo vescicale (collo della vescica stretto), è facilmente curabile?
Cioè, è uno di quei problemi che prendi la pillolina per qualche giorno e poi ti passa, o è uno di quei problemi cui devi stare dietro per mesi, con cure lunghe e complesse che non portano neanche ad un risultato definitivo? (Vi ho scritto due opzioni estreme solo come esempio).
Perché se mi dite che posso risolverlo subito allora faccio il prima possibile in modo da stare bene per l'estate.
Se invece c'è bisogno di una cura lunga e complicata, allora preferisco rimandare a Settembre anziché fare tutto in estate...
PS: I farmaci portano effetti collaterali gravi e comuni? Perché se fosse così comincerei a Settembre...
In pratica mi sto mobilitizzando per fare questa maledetta uretrocistoscopia, ma per comprendere i tempi e il momento giusto per farla ho bisogno di sapere qualcosa di più sulla cura.
La domanda è: la sindrome del collo vescicale (collo della vescica stretto), è facilmente curabile?
Cioè, è uno di quei problemi che prendi la pillolina per qualche giorno e poi ti passa, o è uno di quei problemi cui devi stare dietro per mesi, con cure lunghe e complesse che non portano neanche ad un risultato definitivo? (Vi ho scritto due opzioni estreme solo come esempio).
Perché se mi dite che posso risolverlo subito allora faccio il prima possibile in modo da stare bene per l'estate.
Se invece c'è bisogno di una cura lunga e complicata, allora preferisco rimandare a Settembre anziché fare tutto in estate...
PS: I farmaci portano effetti collaterali gravi e comuni? Perché se fosse così comincerei a Settembre...
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Il restringimento congenito del collo della vescica (comunemente detto stènosi o sclèrosi) necessita di cure proporzionate alla gravità dei disturbi che è in grado di causare. Non vi sono ovviamente cure mediche in grado di risolvere definitivamente un difetto anatomico, ma solo farmaci in grado di attenuare i sintomi a patto di essere assunte in modo continuo. In casi più gravi si deve eseguire un intervento endoscopico, che consiste nel praticare una o più incisioni del collo vescicale ristretto. Le decisioni sul da farsi devono essere prese dal suo urologo curante dopo aver raccolto i risultati degli accertamenti necessari, uno dei quali (forse il più importante) è proprio l'uretro-cistoscopia.
Il fatto che lei stia meditando di rinviare gli accertamenti ci fa pensare che i suoi disturbi non siano molto intensi, comunque anche su questo eventuali decisioni andranno prese in accordo con il suo specialista di riferimento.
Il fatto che lei stia meditando di rinviare gli accertamenti ci fa pensare che i suoi disturbi non siano molto intensi, comunque anche su questo eventuali decisioni andranno prese in accordo con il suo specialista di riferimento.
[#6]
Utente
Diciamo che mi sono abituato, poi è strano perché ci sono periodo in cui riesco ad urinare abbastanza facilmente, e periodi in ci metto pure 1 minuto.
Il problema più che altro è che ho il bisogno di urinare anche quando in realtà c'è pochissima urina nella vescica, questo è il mio sintomo più grave, in pratica non dovrei urinare ma sento ugualmente lo stimolo, e ci metto dai 10 secondi (se va bene) ai 2 minuti (nei periodo in cui sto peggio) per cacciare quelle 3 gocce d'urina.
Non mi è mai capitato di non riuscire proprio ad urinare, neanche quando avevo poca urina in vescica.
Però ripeto, dipende molto dal periodo, e non capisco da cosa siano influenzati questi cambiamenti, forse dall'alimentazione?
Vi sembra una situazione grave o lieve?
Comunque grazie di tutto!
Il problema più che altro è che ho il bisogno di urinare anche quando in realtà c'è pochissima urina nella vescica, questo è il mio sintomo più grave, in pratica non dovrei urinare ma sento ugualmente lo stimolo, e ci metto dai 10 secondi (se va bene) ai 2 minuti (nei periodo in cui sto peggio) per cacciare quelle 3 gocce d'urina.
Non mi è mai capitato di non riuscire proprio ad urinare, neanche quando avevo poca urina in vescica.
Però ripeto, dipende molto dal periodo, e non capisco da cosa siano influenzati questi cambiamenti, forse dall'alimentazione?
Vi sembra una situazione grave o lieve?
Comunque grazie di tutto!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.7k visite dal 18/05/2017.
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