Litiasi renale - decorso (problematico?)
Luglio scorso: dei dolori lancinanti al basso ventre destro mi spingono al pronto soccorso temendo una appendicite. Visita ed analisi lo negano, anzi la tac non lascia spazio a dubbi: si vedono chiaramente 2 calcoli da 4 mm l uno nel rene destro. Terapia semplice: bere, bere e bere... dopo una settimana un calcolo viene espulso, i dolori scompaiono. Naturalmente continuo a bere sperando che esca pure il secondo... invece niente. I dolori pero scompaiono del tutto e alla fine confido su una espulsione non avvertita. Invece dopo 6-8 mesi i dolori si ripresentano, magari meno acuti, ma persistenti, di matrice chiaramente muscolare. Lo faccio presente al medico di famiglia, avvalora la mia tesi che il calcolo rilevato inizialmente si sia insediato nel rene in pianta stabile. Che fare? Si puo sempre sperare che esca da solo... ma dopo tanti mesi... se non esce.. il medico accenna ad una terapia tramite "bombardameno" con onde che polverizzerebbero il calcolo. Mi piace, ben considerato il fatto che sono agofobico e refrattario ad ogni sorta di lame, punte ecc.. Si rende necessaria una ecografia che sentenzia "Bilateralmente in sede caliceali si riconoscono alcune minute immagini ecogene, la maggiore di circa 7 mm al polo inferiore del rene destro, possibile espressione di litiasi". Segue visita urologica in cui lo specialista deve dare l ok per procedere... e invece... niente.... mi manda via con la scusa che senza ulteriori esami non si procede! Mi scoraggio... la prossima settimana dovro fare una nuova tac ... e poi rimbalzare da (non necessariamente lo stesso) urologo...sono esasperato... ma questa terapia a base di onde e una cosa talmente delicata perche nessuno voglia decidere di farla... ???.. Forse mi sfugge qualcosa, non capisco.... illuminatemi voi, vi prego!
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Per intanto è ban poco verosimile che due piccoli calcoli nel rene causino colica, ovvero "dolori lancinanti al basso ventre". Pertanto la manifestazione acuta è stata probabilmente causata da un altro calcolo misconosciuto presente nella parte terminale dell'uretere, in seguito espulso spontaneamente. L'ecografia è un esame semplice, ma scarsamente precisa nel caratterizzare posizione e dimensioni dei piccoli calcoli. Pertanto, prima di dare delle indicazioni al trattamento è spesso opportuno approfondire le indagini con una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto, il cui risultato è invece iniequivocabile. Il trattamento con le onde d'urto (ESWL) è semplice e poco invasivo, ma si devono seguire indicazioni ben precise, per ottenere un buon risultato ed evitare delusioni. Ad esempio, se i calcoli si trovano nei calici inferiori l'efficacia risulta molto ridotta o comunque discutibile. Concordiamo pertanto sul fatto che lei completi le indagini proposte e ridiscuta le indicazioni con i nostri Colleghi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie di cuore per il responso, Dr.Piana. Giovedi mi attendono per la TAC al nosocomio di San Daniele del Friuli la quale, mi auguro, possa fugare qualsiasi residuo dubbio ai fini della diagnosi. Approfitto della Sua competenza per degli ulteriori chiarimenti: cosa implica una TAC senza mezzo di contrarsto rispetto ad una con? (In sede di prenotazione ho optato per la prima). Perche il trattamento con onde d urto e' meno efficace con calcoli situati nei calici inferiori (polo inferiore?). Come ultima spiaggia rimarrebbe solo il bisturi...? Grazie ancora per l attenzione. Saluti. Eros
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La differenza sta appunto nel fatto che non viene iniettato il contrasto, quindi sostanzialmente l'esame è più semplice e veloce. Per vedere i calcoli va bene così. invece se si hanno altri interessi l'esame con il contrasto è ovviamente più dettagliato. quando un calcolo vinene frammentato con le onde d'uro nei calici inferiori, i residui debbono fare "un salto" per incanalarsi nell'uretere, è una questione di gravità. In questo riescono abbastanza male, pertanto il rischio è che i residui rimangano lì in basso ed il problema non sia quindi risolto. Pertanto le indicazioni vertono sull'endoscopia (uretero-renoscopia flessibile operativa. Il bisturi, che tanta paura le fa, praticamente non si usa più.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 12/05/2017.
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