Prostatite, cistite, uretrite?

Buongiorno,
Il 27/03/2017 ho fatto una visita specialistica con un urologo perché lamentavo eccessiva necessità di fare pipì con gocciolamento post menzionale e problemi di bruciore durante la minzione con fastidio interno (tipo bruciore prurito) tutto sotto nel tratto che va dall'ano fino al pene, bruciore che sentivo interno.
Dal l'esame della prostata è risultato: prostata di consistenza molle, dimensioni regolari, non nodularità sospette ne dolorosità alla digitopressione.
Dall'ecografia: reni in sede, nei limiti per dimensione ed eco struttura, con regolare spessore parenchiale. Non segni di uropatia istruttiva sottogiuntale. Vescica poco repleta con prostata di circa 38 mm di diam.
La terapia è stata:
Riflog supposte 1 alla sera per 15 gg
Prostamev Plus 1 cp al giorno per 3 mesi
Broser 1 cp X 2 volte al giorno per 15 giorni.
Dopo una decina di giorni il problema persisteva e anzi, era peggiorato in quanto il bruciore era aumentato. Sono andato questa volta dal mio medico di base, il quale mi ha detto che era cistite e che avrei dovuto prendere levofloxacina 1 cp per 5 gg.
Fatta questa cura il problema si è risolto ma a distanza di qualche settimana si è ripresentato insieme all'aumento delle minzioni e alla presenza di piccole gocce di pus che a volte vedo sul glande.
Il medico mi ha fatto fare l'esame delle urine è da questo è venuto fuori che ho emoglobina 0,03 mg/dl (assente), eritrociti 21 (fino a 20) e leucociti 480 (fino a 20).
Portate le analisi al medico mi ha riconfermato la diagnosi di cistite e prescritto urinocoltura e spermicoltura per evidenziare l'antibiotico più corretto, ma dai risultati sono venute entrambe negative, compresa la ricerca dei miceti nello sperma.
Vorrei sapere che cosa ne pensate di questa sintomatologia. Il mio medico di base insieme sulla cistite ma io, che ovviamente non ci capisco nulla, non sono convinto e vorrei avere un secondo parere.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

difficile da questa postazione contestare alcuna diagnosi fatta da un collega in diretta e quindi bene chiarire con lui in diretta tutti i suoi dubbi diagnostici e sempre con lui trovare la corretta strada da seguire.

Da questa postazione, in questi casi, per noi, senza una valutazione clinica diretta e precisa, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una corretta indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Buongiorno,
Grazie per la risposta.
Sono stato nuovamente da un nuovo Urologo, dato che non ero molto convinto della diagnosi iniziale. Questa volta è stata diagnosticata uretriete e mi hanno fatto i tamponi vet vedere il tipo di batterio. Siamo ora in attesa del risultato.
Intanto mi ha prescritto zitromax 1 cp al giorno per 3 giorni. Ho preso l'ultima ieri sera ma i sintomi non si sono ancora attenuati, provo ancora bruciore e le perdite ci sono sempre.
Ci vuole comunque del tempo dopo l'assunzione degli antibiotici prima che la situazione migliori o questo è indice che l'antibiotico non ha fatto effetto?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Generalmente "ci vuole comunque del tempo dopo l'assunzione degli antibiotici prima che la situazione migliori..."
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Utente
Utente
Buongiorno, a distanza di tempo avrei bisogno di chiederle un altro parere.
Dall'ultima volta che le ho scritto ho cercato con il medico di eliminare tutta una serie di batteri che erano risultati dal tampone. Clamidya e haemophilus parainfluenzae. Mentre il primo batterio è stato eliminato con lo zitromax, questo haemophilus si è mostrato molto restente, prima mi hanno dato ciprofloxacina per 6 giorni, rifatto il tampone era ancora presente, e mi hanno prescritto cefotaxime per altri 5 giorni 2 punture ogni 12 ore.
Finito il trattamento ho ripetuto il tampone e questa volta l'haemophilus non c'era ma é comparso un nuovo batterio enterococcus faecalis.
Sono tornato dall'andrologo il quale mi ha detto di lasciare perdere questo batterio perché ho già fatto troppi antibiotici. Dalla visita mi ha detto che la prostata non è poi tanto infiammata e mi ha trovato una piccola ciste su un testicolo. Per il momento non mi ha prescritto nulla e mi ha preso appuntamento al 4 ottobre per fare tutta una serie di esami tra cui le ecografie della prostata, della cute e sottocute, testicolare, addome inferiore e mammaria bilaterale. Ora é successo che da qualche giorno ho dei problemi durante i rapporti sessuali che non ho mai avuto.
Praticamente quando sento che sto per raggiungere l'orgasmo, se mi fermo come ho sempre fatto per ritardarlo, all'inizio penso di esserci riuscito ma dopo due secondi mi esce comunque un filamento abbondante di sperma molto liquido. Poi dopo raggiungo normalmente l'orgasmo anche se poco abbondante. Insieme a questo problema è comparso anche dolore ai testicoli molto frequente durante la giornata.
Cosa mi consiglia di fare? È il caso che torni dall'andrologo o aspetto il 4 di ottobre? É normale questa situazione con quello che ho avuto? Sto iniziando seriamente a preoccuparmi perché dopo mesi la situazione invece di migliorare peggiora. Ho 35 anni e francamente mi sembra presto per avere tutti questi problemi. La ringrazio per una sua cordiale risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

viste queste novità nei suoi sintomi bene risentire prima il suo andrologo di fiducia.

Da quello che ci racconta si può pensare ad un possibile problema infiammatorio delle vie uro-seminale ma ora bene risentire il suo specialista di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta,
Ho sentito per telefono l'andrologo e mi ha detto di prendere Azitromicina 1 cp al giorno per tre giorni,4 giorni fermo e ripetere per altri tre giorni.
Sono stato dal medico per farmela segnare ma questi si è detto perplesso perché detto antibiotico non è nell'antibiogramma risultato dal tampone uretrale che ha evidenziato la presenza di enterococcus faecalis. questa sua perplessità mi ha messo parecchio in ansia perché da aprile ho preso già 4 antibiotici, quindi prenderne un altro che magari non è quello corretto mi spaventa molto. In più da un po' di tempo ho malesseri generali, molta spossatezza e stanchezza, non so se sono causa delle cure o magari dell'ansia perché riconosco di essere un soggetto molto ansioso.
Cosa ne pensa di questo antibiotico riferito al batterio che pare sia la causa della prostatite/uretrite?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Non mi metta in mezzo ad una controversia tra colleghi; sempre antipatico prendere una posizione per altro non conoscendo in diretta il reale problema clinico da affrontare.

Se dubbi sulle indicazioni terapeutiche ricevute sempre bene sentire una terza campana ma in diretta.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Il fatto è che l'andrologo è del SSN e l'ho sentito solo per telefono due minuti mentre faceva delle visite e non si ricordava il caso specifico, gli ho fatto un riassunto veloce io della situazione perché era passata una settimana. Non mi ha nemmeno chiesto di dirgli quale era il batterio presente nel tampone. Sarebbe stato opportuno rivederlo ma a questo punto dovrò andare da un privato, tanto quando la situazione si complica è l'unica scelta possibile.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

non so cosa dirle!

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Buongiorno, le vorrei porre un altra domanda, più che altro una conferma, sono stato di nuovo dall'andrologo, la sintomatologia è passata da sola dopo 5/6 giorni e mi ha detto di non prendere l'antibiotico che mi aveva suggerito perché effettivamente ne ho fatti troppi. Dice di tenere così la situazione dato che si tratta di un batterio comune che se lasciato in pace potrebbe non dare problemi. La mia domanda a quel punto è stata sulla trasmissibilità di questo batterio. Non avendo una relazione stabile pratico sempre sesso protetto ma non orale. Mi ha detto che difficilmente questo batterio può essere trasmesso a una persona che mi pratica sesso orale e di essere tranquillo senza pormi troppi problemi che fanno solo aumentare la mia ansia. Vorrei sapere anche un altra campana. Posso stare tranquillo e fare la mia vita come se nulla fosse praticando sesso orale non protetto o c'è il rischio che trasmetta questo batterio nel cavo orale di una persona?
La ringrazio di nuovo per la disponibilità.
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