Un carcinoma gleason 3+3

Nel giugno 2006 il mio PSA era a 6 ho eseguito a dic 2006 e mar 2007 due biopsie con esito negativo. nel giugno 2007 PSA=9 e risonanza magnetica con coil endorettale NEGATIVA.
a ottobre psa=12, eseguita terza biopsia a saturazione (24 prelievi) e si è riscontrato un carcinoma gleason 3+3.
Il mio medico curante consiglia intervento prostatectomia radicale, ho 59 anni e sono in buona salute.
Quello che chiedo è se ci sono altre strade da battere prima di decidere la totale asportazione (radioterapia, ormonale, ecc..). grazie per la gentile risposta
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Dr. Alessandro Picinotti Urologo 147 5
Caro Utente esiste anche la radioterapia come alternativa valida alla chirurgia. Ma dopo la stadiazione della patologia con scintigrafia ossea e Tc addome e scavo pelvico, se questa, come credo, sarà localizzata alla sola prostata il consiglio è di operarsi (a cielo aperto o in laparoscopia). Cordiali saluti

Dr Alessandro Picinotti www.urologialaser.it

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Da una settimana circa ho un fastidio al testicolo destro che sembra riguardare la struttura che lega il testicolo alla base del pube. Nell'attesa di una visita specialistica da eseguire tra qualche giorno, vorrei sapere se il fastidio può essere legato al carcinoma o alla biopsia avvenuta il 15 ottebre scorso. Grazie
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Dr. Alessandro Picinotti Urologo 147 5
Caro Utente il fastidio potrebbe essere legato alla biopsia o più probabilmente al suo stato di "allarme" attuale. Cordiali saluti
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettore,

a mio parere un caso come il suo induce a consigliare una prostatectomia radicale con la tecnica ritenuta idonea da chi la dovrà seguire.
Qualche volta una biopsia prostatica può coinvolgere le vescicole seminali con possibili stati infiammatori al funicolo, epididimo e testicolo,
Per questo quasi sempre viene consigliata una protezione antibiotica
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La radioterapia è una valida opzione non invasiva alla chirurgia. Essendo il suo un rischio basso di malattia extracapsulare, le curve di sopravvivenza a 10 anni tra chirurgia e radioterapia con dosi >70 Gy sono sovrapponibili;solo l'età è il fattore che può propendere per l'intervento, gravato comunque da possibili rischi di incontinenza e di impotenza(minimizzati dalle techniche chirugiche più moderne ed in mani esperte), ma con il vantaggio di ottenere l'esito istopatologico nell'immediato dell'intervento(circa dopo 15 giorni) e quindi sapere con esattezza lo stadio di malattia, sapere se è necessario aggiungere delle terapie adiuvanti(terapia ormonale, radioterapia post-operatoria) o rimanere solo in controllo con dosaggi trimestrali di PSA e visite uro-oncologiche specialistiche cadenzate.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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