Perineostomia
Buongiorno Dottori
Ringrazio in anticipo chi dedicherà qualche minuto a rispondere alla mia domanda
Il 28 marzo scorso sono stato sottoposto a Torino, presso l'humanitas, a un intervento di perineostomia.
Intervento eseguito da un noto e stimato luminare nel settore
Stenosi bulbare piccola ( minore di 2 cm)
Al mio risveglio il chirurgo mi ha riferito che in realtà l'operazione poteva eseguirla anche in tempo unico, ma vista la storia clinica ( diverse uretrotomie, una plastica nel 2011, e ancora un altra uretrotomia a dicembre 2016) ha preferito utilizzare una chirurgia stadiata.
L'intervento è perfettamente riuscito il 24 aprile toglierò il catetere trans-uretrale e il 2 maggio il cistostomico.
La ferita e pulita asciutta con ancora qualche punto che deve cadere, eccezion fatta per un punto sullo scroto che si è staccato.
L'infermiere che viene a farmi quotidianamente la medicazione ha detto di star tranquillo dato che guarirà per seconda intenzione nel giro di 10 giorni.
La mia domanda è la seguente.. l'infermiere è un terrorista. Continua a ripetermi (nonostante io sia il primo caso in vita sua che vede con questa operazione) che una volta tolto il catetere uretrale, la stomia possa subito richiudersi non essendoci nulla che la tiene aperta.
Cosa c'è di vero in questo?
Io nella mia città conosco una persona che 15 anni fa è stata sottoposta al mio stesso tipo di intervento. E non ha mai avuto nessun tipo di problema.
Ah dimenticavo in ospedale dalle mie zone non sono attrezzati per questo.. io dovrò fare due flussimetrie.. lo strumento però non è dotato di "seduta".
Come faccio a farle?
Grazie in anticipo a chi risponderà
Ringrazio in anticipo chi dedicherà qualche minuto a rispondere alla mia domanda
Il 28 marzo scorso sono stato sottoposto a Torino, presso l'humanitas, a un intervento di perineostomia.
Intervento eseguito da un noto e stimato luminare nel settore
Stenosi bulbare piccola ( minore di 2 cm)
Al mio risveglio il chirurgo mi ha riferito che in realtà l'operazione poteva eseguirla anche in tempo unico, ma vista la storia clinica ( diverse uretrotomie, una plastica nel 2011, e ancora un altra uretrotomia a dicembre 2016) ha preferito utilizzare una chirurgia stadiata.
L'intervento è perfettamente riuscito il 24 aprile toglierò il catetere trans-uretrale e il 2 maggio il cistostomico.
La ferita e pulita asciutta con ancora qualche punto che deve cadere, eccezion fatta per un punto sullo scroto che si è staccato.
L'infermiere che viene a farmi quotidianamente la medicazione ha detto di star tranquillo dato che guarirà per seconda intenzione nel giro di 10 giorni.
La mia domanda è la seguente.. l'infermiere è un terrorista. Continua a ripetermi (nonostante io sia il primo caso in vita sua che vede con questa operazione) che una volta tolto il catetere uretrale, la stomia possa subito richiudersi non essendoci nulla che la tiene aperta.
Cosa c'è di vero in questo?
Io nella mia città conosco una persona che 15 anni fa è stata sottoposta al mio stesso tipo di intervento. E non ha mai avuto nessun tipo di problema.
Ah dimenticavo in ospedale dalle mie zone non sono attrezzati per questo.. io dovrò fare due flussimetrie.. lo strumento però non è dotato di "seduta".
Come faccio a farle?
Grazie in anticipo a chi risponderà
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Caro utente,
lasci stare cosa consigliato da un infermiere evidentemente inesperto nel settore e si affidi all'urologo di riferimento.
Per l'uroflussimetria sarebbe meglio eseguirla con una seduta adatta.
Cordialità
lasci stare cosa consigliato da un infermiere evidentemente inesperto nel settore e si affidi all'urologo di riferimento.
Per l'uroflussimetria sarebbe meglio eseguirla con una seduta adatta.
Cordialità
Dr. Alessandro Izzo
www.studiomedicoizzo.it
dott.alessandro.izzo@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 14/04/2017.
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