Cistite ricorrente e rapporto non protetto

cari Dottori,
sono a chiedervi delucidazioni in merito della mia cistite ricorrente dovuta sempre da E. COLI. Una volta al mese sono dietro ad antibiotici, e, quando va bene una volta ogni due mesi. Ho avuto pielonefrite bilaterale in gennaio 2015, subito dopo fatta cura con urovaxom tre mesi, ho regolarizzato l'intestino assumevo mirtillo rosso, tutti gli accorgimenti possibili: urinare prima e dopo i rapporti, bere 2 L di acqua al gg, igiene, come lavarsi, abbigliamento e ultimamente mi sono affidata all'uso di d-mannosio in capsule e argento colloidale che ho iniziato a prendere una settimana fa al primo odore strano delle urine ma ad oggi sono con forti dolori , febbre e peggioramenti quindi domattina chiamerò il medico per farmi prescrivere l'antibiotico.
in Maggio 2016 cistoscopia: leucoplachia vescicale al trigono di modesta entità, nessun reflusso di urina ai reni.
La cistite viene sempre in corrispondenza col rapporto sessuale col mio compagno da tre anni e ultimamente eravamo alla media di due rapporti ogni mese per la paura, in cui in uno dei quali ero protetta dall'antibiotico.
Succede che ci siamo lasciati per due mesi e in questo tempo io ho avuto due rapporti non protetti e per giunta energici con altre persone e NON mi sono ammalata!!!
Torniamo insieme e il primo rapporto è stato protetto (mai successo con lui) e non è successo nulla. Il secondo dopo oltre una settimana NON protetto ma molto tranquillo senza posizioni o evoluzioni particolari e a quel punto mi ritorna la cistite. Sto iniziando a non escludere che lui c'entri qualcosa.
La mia domanda è: lo sperma maschile può avere escherichia coli? Può davvero centrare l'uomo con queste cistiti ricorrenti magari in casi come il mio in cui sono piu soggetta? Quali esami devo fargli fare per escludere il suo coinvolgimento nel mio continuo ammalarmi? Urinocultura ? (la fece anni fa e risultò negativo) . Forse lo spermiogramma?
attendo con ansia le vostre risposte
Grazie mille
V.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice,

mai si può escludere, a priori, la presenza di batteri nelle vie uro-seminali di un uomo.

Bene sentire o risentire ora il vostro andrologo e con lui decidere una eventuale indagine colturale completa sulle urine e sul liquido seminale.

L'andrologo potrà anche decidere se necessaria anche una ecografia delle vie uro seminali e quindi bene ora sentirlo in diretta.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la sua risposta.
Nel frattempo la sera stessa in cui ho scritto sono stata portata in ospedale con fortissimi dolori e febbre e mi hanno fatto l'ecografia la mattina seguente evidenziando:
"modica ectasia del bacinetto renale dx, a pareti lievemente ispessite (flogosi?) e lieve ectasia caliceale omolaterale. Terapia: levofloxacina 500 1 cp al dì per 10 giorni.
Il dolore tende ad essere a tratti ancora forte, nonostante io sia già alla 5° compressa. Secondo il suo parere, avendo un pregresso di pielonefrite due anni fa, consiglia di effettuare qualche altro esame specifico all'apparato urologico? (per escludere che ci siano state conseguenze più serie) Se sì, quale? (nel frattempo ho spedito il fidanzato a fare la spermiocultura+ urinocultura)

Grazie ancora!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Al momento non si butti su indagini ulteriori, forse inutili, e senta o risenta ora il suo urologo di fiducia in diretta.

Nel frattempo aspettiamo anche le valutazioni colturali che farà il suo fidanzato.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta ,
ho finalmente ritirato gli esami della spermiocultura e urinocultura del mio ragazzo .
Spermiocultura dice Escherichia coli > 1.000 mentre l'urinocultura è negativa. Abbiamo tra l'altro scoperto che lui è resistente alla maggior parte degli antibiotici.
Con il mio ragazzo abbiamo sempre adottato il metodo del coito interrotto, so che anche prima del coito ci sono piccolissime quantità di liquido che può uscire dal pene, La mia domanda è:
1) può questo essersi reso responsabile della trasmissione di batteri che mi ha sempre scatenato OGNI MESE queste cistiti?
2) Una leucoplachia al trigono può regredire se non ci sono più attacchi batterici che scatenano infezioni?
Ho il terrore che a causa di queste continue infezioni io abbia una cistite cronicizzata, sono terrorizzata.
Io in realtà non sono in cura da un urologo nello specifico, ora il mio ragazzo andrà dal medico di base con il referto; suppongo che l'iter da seguire ora è: cura antibiotica per lui e poi ripetere spermiocultura a distanza di 15 gg circa dalla fine della cura antibiotica?
4) Lei consiglia altre indagini?
5) Consiglia di ripetere ogni tot la spermiocultura per controllo? se sì ogni quanto?
Grazie infinite.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Alle prime tre questioni un sintetico sì; per le altre domande poste bene avere una indicazione mirata e precisa dal vostro andrologo od urologo di riferimento.
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Utente
Utente
Grazie Dottore! Per il momento il medico di base gli ha suggerito un tampone uretrale, poi l'11 maggio con gli esiti andiamo assieme dall'urologo anche perchè l'antibiogramma evidenzia una resistenza a tutti gli antibiotici "classici in pastiglie" . Sensibile solo a quelli endovena e intramuscolo... questo è incredibile e molto strano essendo lui una persona che non ha quasi mai fatto uso di antibiotici.
grazie e buona giornata!
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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