Dolori testicolari e arrossamenti glande
buongiorno,
vorrei un consulto in quanto da un mese e mezzo ho una sensazione di formicolio e lieve ma persistente dolore nella zona testicolare, con annesso dolore al basso ventre.
Durante la minzione, ho l'impressione che il formicolio ai testicoli aumenti e raramente post minzione ho una sensazione di fastidio.
Inoltre il glande è arrossato nella zona della corona e alla punta, meato urinario.
Il tutto nasce da un rapporto anale non protetto, avuto a fine Gennaio con una persona di conoscenza e che tutt'ora sentendomi dichiara di non aver alcun disturbo e di esser perfettamente sana. Dopo una settimana da questo rapporto ho iniziato ad accusare i primi sintomi.
Preoccupato mi sono subito rivolto ad un centro MTS nel quale son stato sottoposto ai test delle urine per eventuali infezioni a trasmissione sessuale con esito "assente" per tutte e mi son state prescritte 2 capsule di AZITROMICINA da prendere una dietro l'altra.
A distanza di una settimana, non avendo miglioramenti mi son rivolto al mio medico di base, cui senza neanche visitarmi, ma solo attenendosi alla mia descrizione, mi ha diagnosticato una CANDIDA, prescrivendomi Trasporin 2 compresse per 3 giorni + la crema "canesten" per una una 20ina di giorni.
Ad oggi mi ritrovo ancora con il disturbo, pertanto qualche giorno fa, non soddisfatto del consulto del mio medico di base, mi sono rivolto ad un urologo specialista il quale mi ha indicato che il disturbo è QUASI sicuramente legato ad un tipo di infezione che io avrei preso durante il rapporto, nonostante i test delle urine siano risultati negativi (in quanto poco attendibili, secondo lui andrebbe fatto un tampone per testare).
Al momento mi ha prescritto per una settimana l'antibiotico Ciproxin 100mg con crema da applicare Gentamicina Teva.
Qualora non dovessi guarire mi ha indicato di tornare da lui e in caso mi prescriverà un tampone uretrale e mi indicava che l'infezione potrebbe aver raggiunto la prostata.
Oggi è il terzo giorno che continuo con questa cura, ma il glande risulta ancora arrossato e il formicolio e la sensazione di dolore al basso ventre persistono.
Premetto che non ho alcun tipo di secrezione e praticamente il bruciore post minzione è scomparso.
Dopo quanti giorni dalla possibile cura, qualora fosse corretta, dovrebbero sparire i dolori e il rossore?
Questi sintomi non potrebbero essere legati ad un trauma testicolare o di sfregamento e non obbligatoriamente a delle infezioni sessuali?
Ha senso effettuare un tampone uretrale dopo una settimana di antibiotico per eliminare qualsiasi tipo di infezione?
Qualora questa cura non dovesse portare beneficio quale altro accertamento potrei fare?
Se l'infezione avesse davvero raggiunto la prostata quale sarebbero le conseguenze?
Ringrazio per l'attenzione, purtroppo l'agitazione e i vari consulti, non molto risolutivi che mi hanno portato ad essere diffidente, mi stanno facendo allarmare facendomi sentire ancora di più i possibili fastidi.
Grazie
vorrei un consulto in quanto da un mese e mezzo ho una sensazione di formicolio e lieve ma persistente dolore nella zona testicolare, con annesso dolore al basso ventre.
Durante la minzione, ho l'impressione che il formicolio ai testicoli aumenti e raramente post minzione ho una sensazione di fastidio.
Inoltre il glande è arrossato nella zona della corona e alla punta, meato urinario.
Il tutto nasce da un rapporto anale non protetto, avuto a fine Gennaio con una persona di conoscenza e che tutt'ora sentendomi dichiara di non aver alcun disturbo e di esser perfettamente sana. Dopo una settimana da questo rapporto ho iniziato ad accusare i primi sintomi.
Preoccupato mi sono subito rivolto ad un centro MTS nel quale son stato sottoposto ai test delle urine per eventuali infezioni a trasmissione sessuale con esito "assente" per tutte e mi son state prescritte 2 capsule di AZITROMICINA da prendere una dietro l'altra.
A distanza di una settimana, non avendo miglioramenti mi son rivolto al mio medico di base, cui senza neanche visitarmi, ma solo attenendosi alla mia descrizione, mi ha diagnosticato una CANDIDA, prescrivendomi Trasporin 2 compresse per 3 giorni + la crema "canesten" per una una 20ina di giorni.
Ad oggi mi ritrovo ancora con il disturbo, pertanto qualche giorno fa, non soddisfatto del consulto del mio medico di base, mi sono rivolto ad un urologo specialista il quale mi ha indicato che il disturbo è QUASI sicuramente legato ad un tipo di infezione che io avrei preso durante il rapporto, nonostante i test delle urine siano risultati negativi (in quanto poco attendibili, secondo lui andrebbe fatto un tampone per testare).
Al momento mi ha prescritto per una settimana l'antibiotico Ciproxin 100mg con crema da applicare Gentamicina Teva.
Qualora non dovessi guarire mi ha indicato di tornare da lui e in caso mi prescriverà un tampone uretrale e mi indicava che l'infezione potrebbe aver raggiunto la prostata.
Oggi è il terzo giorno che continuo con questa cura, ma il glande risulta ancora arrossato e il formicolio e la sensazione di dolore al basso ventre persistono.
Premetto che non ho alcun tipo di secrezione e praticamente il bruciore post minzione è scomparso.
Dopo quanti giorni dalla possibile cura, qualora fosse corretta, dovrebbero sparire i dolori e il rossore?
Questi sintomi non potrebbero essere legati ad un trauma testicolare o di sfregamento e non obbligatoriamente a delle infezioni sessuali?
Ha senso effettuare un tampone uretrale dopo una settimana di antibiotico per eliminare qualsiasi tipo di infezione?
Qualora questa cura non dovesse portare beneficio quale altro accertamento potrei fare?
Se l'infezione avesse davvero raggiunto la prostata quale sarebbero le conseguenze?
Ringrazio per l'attenzione, purtroppo l'agitazione e i vari consulti, non molto risolutivi che mi hanno portato ad essere diffidente, mi stanno facendo allarmare facendomi sentire ancora di più i possibili fastidi.
Grazie
[#1]
Gentile lettore,
purtroppo, in presenza di questi casi complessi e complicati, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una corretta indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta il suo medico di fiducia e poi a ruota eventualmente anche un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
purtroppo, in presenza di questi casi complessi e complicati, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una corretta indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta il suo medico di fiducia e poi a ruota eventualmente anche un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Utente
Buongiorno Dottore,
Innanzitutto la ringrazio per la risposta. Sicuramente non mi aspettavo una terapia, ma semplicemente non avendo un urologo di fiducia ed essendomi rivolto al primo urologo specializzato vicino casa mi domandavo se anche qualche altro urologo avrebbe seguito la stessa linea.
Principalmente mi interessava capire se è normale che dopo 3 giorni dalla cura abbia ancora i disturbi e quindi che l'antibiotico ha bisogno di più giorni per poter fare effetto, oppure in caso contrario la terapia prescritta non fa al caso mio.
In ogni caso qualora lei mi assicurasse di riuscire a effettuare una visita più specialista e approfondita di quelle che mi son state effettuate fin'ora, potrei anche prenotare un consulto per valutare la situazione.
Grazie.
Innanzitutto la ringrazio per la risposta. Sicuramente non mi aspettavo una terapia, ma semplicemente non avendo un urologo di fiducia ed essendomi rivolto al primo urologo specializzato vicino casa mi domandavo se anche qualche altro urologo avrebbe seguito la stessa linea.
Principalmente mi interessava capire se è normale che dopo 3 giorni dalla cura abbia ancora i disturbi e quindi che l'antibiotico ha bisogno di più giorni per poter fare effetto, oppure in caso contrario la terapia prescritta non fa al caso mio.
In ogni caso qualora lei mi assicurasse di riuscire a effettuare una visita più specialista e approfondita di quelle che mi son state effettuate fin'ora, potrei anche prenotare un consulto per valutare la situazione.
Grazie.
[#4]
Utente
Buon pomeriggio,
A distanza di mesi il formicolio e il dolore ai testicoli è svanito (magicamente, non ho preso alcun farmaco)
Unica cosa rimasta è un po' di secchezza al glande e arrossamento a qualche capillare sul glande.
L'urologo che avevo consultato mi aveva prescritto altri esami per verificare se è presente qualche infezione a cui è risultato tutto negativo.
Purtroppo non ho avuto modo di aggiornalo sulla situazione attuale, ovvero che tutto sembra essersi placato.
L'unico esame che mi resta da fare è il tampone uretrale, secondo voi ha senso farlo? O può trattarsi solamente di un'infiammazione passaggera che oramai è passata?
Grazie!
A distanza di mesi il formicolio e il dolore ai testicoli è svanito (magicamente, non ho preso alcun farmaco)
Unica cosa rimasta è un po' di secchezza al glande e arrossamento a qualche capillare sul glande.
L'urologo che avevo consultato mi aveva prescritto altri esami per verificare se è presente qualche infezione a cui è risultato tutto negativo.
Purtroppo non ho avuto modo di aggiornalo sulla situazione attuale, ovvero che tutto sembra essersi placato.
L'unico esame che mi resta da fare è il tampone uretrale, secondo voi ha senso farlo? O può trattarsi solamente di un'infiammazione passaggera che oramai è passata?
Grazie!
[#5]
Gentile lettore,
risenta ora il suo medico di fiducia ma, se non sono presenti sintomi uretrali, potrebbe essere utile rivalutare la necessità di fare una indagine colturale tramite tampone uretrale.
Ancora un cordiale saluto.
risenta ora il suo medico di fiducia ma, se non sono presenti sintomi uretrali, potrebbe essere utile rivalutare la necessità di fare una indagine colturale tramite tampone uretrale.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 24/03/2017.
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