Un problema prostatico
Illustri dottori buonasera
Sono un paziente di 68 anni e da circa cinque mesi sono alle prese con un problema prostatico, che il mio medico di riferimento ha diagnosticato in IPB PROSTATITE. Vi premetto che fino e a ottobre che é stato l inizio della patologia non ho mai accusato alcun problema relativo.
I sintomi sono stati subito evidenti,in quanto ho avuto bruciori nell urinare e lievi gocce di sangue non ché pesantezza pubica e anale e febbre alta.
Il medico immediatamente mi sottopone ad una terapia antibiotica per sette giorni(CIPROXIN) e successivamente esame ecografico dell addome,
esami del sangue compreso PSA E PSA LIBERO URINE e una terapia farmacologica complessa,UNIDROX CP ,ORUDIS SUPP, TOPSTER SUPP, AVODART CP, MITTOVAL CP, un preparato galenico a base di BLU DI MITILENE ,ZINCO ,MANNOSIO,MIRTILLI, PROCTOFOAM SPUMA ANALE.
Lesame ecografico non ha evidenziato grossi problemi su altri organi,mentre la prostata e risultata di dimensioni di 41x36x44mm pari ad un volume di 22.5 ml. ad ecostruttura disomogenea per la presenza di grossolane calcificazioni periuretrali,PSA 2.120 PSA LIBERO 0.21 PSA TOTALE 0.10.
Sono trascorsi cinque mesi dall'inizio della patologia,e dopo varie visite di controllo il mio medico di riferimento ha eliminato quasi tutti i farmaci,visto il mio buono stato di ripresa,rimanendo come terapia solo MITTOVAL, AVODART, e preparato galenico,giustifcando questa continua terapia farmacologica alla complessita della patologia.
Poiché nel frattempo si è verificato un ulteriore problema abbastanza inbarazzante,(scarsa erezione e scarsa eiaculazione),per il quale il mio medico non ha dato peso dicendomi e normale passera anche questo:
LA DOMANDA CHE VI PONGO,per la quale sin d ora Vi ringrazio cordialmente,è possibile che una terapia prostatica possa durare tanto tempo?e soprattutto la nuova sintomatologia puo essere derivata dai farmaci che sto assumendo o è legata alla patologia e cosa si potrebbe fare per risolverla definitivamente o devo rassegnarmi? il mio medico dice "deve avere pazienza vedra che tutto passera" SI MA QUANDO?
RingraziandoVi anticipatamente e con la speranza di leggerVI Porgo
Cordiali Saluti
Sono un paziente di 68 anni e da circa cinque mesi sono alle prese con un problema prostatico, che il mio medico di riferimento ha diagnosticato in IPB PROSTATITE. Vi premetto che fino e a ottobre che é stato l inizio della patologia non ho mai accusato alcun problema relativo.
I sintomi sono stati subito evidenti,in quanto ho avuto bruciori nell urinare e lievi gocce di sangue non ché pesantezza pubica e anale e febbre alta.
Il medico immediatamente mi sottopone ad una terapia antibiotica per sette giorni(CIPROXIN) e successivamente esame ecografico dell addome,
esami del sangue compreso PSA E PSA LIBERO URINE e una terapia farmacologica complessa,UNIDROX CP ,ORUDIS SUPP, TOPSTER SUPP, AVODART CP, MITTOVAL CP, un preparato galenico a base di BLU DI MITILENE ,ZINCO ,MANNOSIO,MIRTILLI, PROCTOFOAM SPUMA ANALE.
Lesame ecografico non ha evidenziato grossi problemi su altri organi,mentre la prostata e risultata di dimensioni di 41x36x44mm pari ad un volume di 22.5 ml. ad ecostruttura disomogenea per la presenza di grossolane calcificazioni periuretrali,PSA 2.120 PSA LIBERO 0.21 PSA TOTALE 0.10.
Sono trascorsi cinque mesi dall'inizio della patologia,e dopo varie visite di controllo il mio medico di riferimento ha eliminato quasi tutti i farmaci,visto il mio buono stato di ripresa,rimanendo come terapia solo MITTOVAL, AVODART, e preparato galenico,giustifcando questa continua terapia farmacologica alla complessita della patologia.
Poiché nel frattempo si è verificato un ulteriore problema abbastanza inbarazzante,(scarsa erezione e scarsa eiaculazione),per il quale il mio medico non ha dato peso dicendomi e normale passera anche questo:
LA DOMANDA CHE VI PONGO,per la quale sin d ora Vi ringrazio cordialmente,è possibile che una terapia prostatica possa durare tanto tempo?e soprattutto la nuova sintomatologia puo essere derivata dai farmaci che sto assumendo o è legata alla patologia e cosa si potrebbe fare per risolverla definitivamente o devo rassegnarmi? il mio medico dice "deve avere pazienza vedra che tutto passera" SI MA QUANDO?
RingraziandoVi anticipatamente e con la speranza di leggerVI Porgo
Cordiali Saluti
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Caro Utente,l'apparato si definisce uro-genitale,per cui, va da se che la sintomatologia trasmessa possa trovare una interrelazione tra gli aspetti urologici e quelli andrologici che, per oscuri motivino sono stati considerati ma che, dal mio punto di vista,mi sembrano quasi ovvi.I farmaci assunti non inducono un disagio sessuale legato alla disfunzione erettile.Ne tragga le conclusioni.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 22/03/2017.
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