tac a seguito di Cistectomia radicale

Buonasera Dottore,
chiedo un consulto circa il mio caso donna di 74 anni , che nel febbraio del 2016 sono stata operata per tumore alla vescica stadio t III con una cistectomia radicale con intervento secondo briker, non seguita da chemioterapia.
A seguito di persistenti algie all’addome a partire da gennaio del 2017 ho effettuato un’ eco addome che ha evidenziato un incremento dimensionale del surrene destro, a seguire mi è stata prescritta dagli urologi una tac –addome superiore- tc pelvi (+ MCD) con contrasto, questo l’esito:
si conferma incremento dimensionale del surrene destro che presenta nel contesto una formazione espansiva (36x22 mm) che mostra un disomogeneo contrast- enhancement per lesione ripetitiva;in esiti di cistectomia si segnala una discreta ectasia pielo-caliceale a sinistra con una dilatazione dell’uretere omolaterale (10 mm) determinata da un evidente compressione dello stesso a livello del passaggio lombo-pelvico, paramediano destro in prossimità dei vasi iliaci laddove si segnalano almeno cinque lesioni espansive, rotondeggianti che presentano un enhancement periferico del diametro massimo di 27 mm, caratterizzata da un’ampia area ipodensa centrale da riferire in prima ipotesi diagnostica con ripresa di malattia e/o adenopatie necrotico – colliquate, altre tumefazioni linfonodali con medesima morfologia ed enhancement si segnalano in sede intraortocavale. Il rene contro laterale appare invece ridotto dimensionalmente rispetto al sinistro in condizione di rene grinzo.
A seguito di consulto con gli urologi che sostengono non ci sia da intervenire chirurgicamente, l’oncologa propone ciclo di chemio probabilmente al platino con ricovero di 3gg.
quali sono le aspettative di vita in questi casi? È questa la terapia da seguire?