Stent uretrale

Salve,
circa 3 settimane fa dopo una pielografia ascendente che ha messo in evidenza una stenosi dovuta a delle "aderenze" dell'uretere destro per cui mi è stato posizionato uno stent a doppio J.
A tutt'oggi quando cammino ho fastidio alla vescica e le urine sono ancore scure ed assumono un colore rossastro se rimango in movimento per qualche tempo.
In passato (circa 15 anni fa) ho già avuto uno stent per lo stesso motivo ma allora non provai assolutamente nessun sintomo, anzi fu come non averlo.
Vi domando a cosa potrebbe essere dovuto ciò che ho descritto e se esistono dei farmaci che possano dare giovamento a questa mia situazione. Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Lei non ci chiarisce con dettaglio sufficiente il motivo che ha indotto all'inserimento di questo stent, in patricolare i suoi precedenti e la presenza attuale di eventuali disturbi od alterazioni. Questo è indispensabile per poter comprendere e valutare correttamente il suo caso.
Al di là di questo, anche se morbido e sottile, lo stent si composta sostanzialmente come un corpo estraneo, è pertanto in grado di causare fastidi ed alterazioni in modo assolutamente variabile ed imprevedibile. E' assolutamente noto quanto la tollerabilità possa variare molto da soggetto a soggetto e anche da momento a momento, come nel suo caso. Non esistono terapie specifiche di sicura efficacia, possono però essere utilizzati vari prodotti a scopo palliativo, adatti a rendere il tutto più sopportabile. Ne parli con il suo urologo di riferimento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie per la cortese e pronta risposta. Lo stent mi è stato inserito in ambedue le occasioni per uno schiacciamento dell'uretere che mi provoca un idronefrosi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Bene, non è peraltro sufficiente, dovremmo conoscere i motivi di codesto "schiacciamento".
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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
... aderenze dovute a linfoadenoctomia retroperitoneale (esame istologico negativo) successiva a orcheofunicolectomia dx per carcinoma embrionale (luglio/agosto 2000)
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Lei ha accusato dei disturbi da questo lato? E' questo che ha spinto ad inserire lo stent?
Si tratta comunque di una soluzione palliativa, soprattutto alla sua età. Se la dilatazione è importante e crea comunque probleimi (dolore, infezione, riduzione della funzionalità) bisognerebbe pensare ad una risoluzione più definitiva.
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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
... si coliche renali di lieve intensità che curavo con il posizionamento sulla parte di una "borsa" calda. Prossimamente dovrò effettuare una scintigrafia renale per valutare la funzionalità del rene.... non so se per la stenosi dell uretere esistono rimedi chirurgici per il mio caso in quanto lo schiacciamento è in due punti abbastanza distanti... Saprebbe dirmi se esistono altri rimedi... immagino uno stent permanente tipo quelli coronarici che si espandono quando inseriti o protesi sintetiche/biologiche?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il problema è di certo rilevante. La correzione operativa chirurgica (o meglio laparoscopica) non è sempre ipotizzabile, comunque tecnicamente ardua e non priva di possibili complicazioni. Oggigiorno vi sono disponibili protesi ureterali metalliche segmentarie, concettualmente simili a quelle cui lei fa riferimento. Non esistono invece ancora al momento protesi biologiche per le vie urinarie. Le protesi metalliche possono rimanere in sede a lungo, ma non indefinitamente.
In conclusione, ribadiamo che l'attuale stent doppio j in sede sia soltanto un transitorio palliativo, ma il suo caso meriti senz'altro una attenta pianificazione sul da farsi in fututro.