Perdite dal pene.
Chiedo cortesemente un'indicazione per capire quale sia la linea sanitaria più opportuna da seguire.
Ho 40 anni e da alcuni giorni (circa 5-6) ho notato delle perdite giallastre dal pene, che rilevo sui miei indumenti intimi.
Avevo notato all'inizio alcune gocce che fuoriuscivano dal pene, ma non comportavano macchie, poi invece ho iniziato a vedere i depositi sui boxer.
Non ho problemi ad urinare e lo faccio spesso perchè bevo più frequentemente, perchè ho notato che quando bevo meno il fenomeno peggiora, aggiungendosi un lieve prurito che si genera all'apice del canale uretrale (prima del buco esterno sul glande).
A parte le macchie giallastre non ho particolari bruciori nè altri problemi, che non siano il fastidioso prurito che diventa quasi un indolenzimento quando il pene è eretto. Se provo a premere con vigore il punto corrispondente alla parte terminale del canale uretrale, prima dell'esterno, provo un po' di dolore.
Non vorrei andare dal mio medico di base, perchè due anni fa ho avuto un'uretrite (diagnosticata da un urologo), mentre invece per il curante era una prostatite. L'uretrite si è risolta dopo una terapia basata su un antibiotico ad ampio spettro, quindi non specifico (verificata risoluzione anche con esame urine).
Ho letto parecchi consulti nel sito, ma non sono riuscito a capire se le macchie sono riferibili ad un peggioramento/recidiva del mio precedente problema, oppure possano derivare da malattie sessualmente trasmissibili.
Ho avuto due rapporti non protetti con due ragazze che frequento da un paio di anni la prima 40 giorni fa e la seconda 20 giorni fa (di quest'ultima sono sicuro che ha rapporti solo con me...), però ho fatto un esame delle urine circa 15 gg. fa e non è risultato nulla di anormale. Certo non ho fatto tamponi..
Potete aiutarmi a capire come muovermi?
Vi ringrazio.
Ferdinando
Ho 40 anni e da alcuni giorni (circa 5-6) ho notato delle perdite giallastre dal pene, che rilevo sui miei indumenti intimi.
Avevo notato all'inizio alcune gocce che fuoriuscivano dal pene, ma non comportavano macchie, poi invece ho iniziato a vedere i depositi sui boxer.
Non ho problemi ad urinare e lo faccio spesso perchè bevo più frequentemente, perchè ho notato che quando bevo meno il fenomeno peggiora, aggiungendosi un lieve prurito che si genera all'apice del canale uretrale (prima del buco esterno sul glande).
A parte le macchie giallastre non ho particolari bruciori nè altri problemi, che non siano il fastidioso prurito che diventa quasi un indolenzimento quando il pene è eretto. Se provo a premere con vigore il punto corrispondente alla parte terminale del canale uretrale, prima dell'esterno, provo un po' di dolore.
Non vorrei andare dal mio medico di base, perchè due anni fa ho avuto un'uretrite (diagnosticata da un urologo), mentre invece per il curante era una prostatite. L'uretrite si è risolta dopo una terapia basata su un antibiotico ad ampio spettro, quindi non specifico (verificata risoluzione anche con esame urine).
Ho letto parecchi consulti nel sito, ma non sono riuscito a capire se le macchie sono riferibili ad un peggioramento/recidiva del mio precedente problema, oppure possano derivare da malattie sessualmente trasmissibili.
Ho avuto due rapporti non protetti con due ragazze che frequento da un paio di anni la prima 40 giorni fa e la seconda 20 giorni fa (di quest'ultima sono sicuro che ha rapporti solo con me...), però ho fatto un esame delle urine circa 15 gg. fa e non è risultato nulla di anormale. Certo non ho fatto tamponi..
Potete aiutarmi a capire come muovermi?
Vi ringrazio.
Ferdinando
[#1]
Caro Ferdinando ,
quadri clinici particolari e con una storia così complessa, come la sua, non possono essere affrontati e tanto meno risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta prima di capire la causa del problema e poi impostare le necessarie strategie terapeutiche. A questo punto potrebbe essere utile , se mai fatta,una attenta valutazione andrologica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
quadri clinici particolari e con una storia così complessa, come la sua, non possono essere affrontati e tanto meno risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta prima di capire la causa del problema e poi impostare le necessarie strategie terapeutiche. A questo punto potrebbe essere utile , se mai fatta,una attenta valutazione andrologica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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www.centrodemetra.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
caro lettore,
il fatto di aver avuto una uretrite nel passato e di aver avuto rapporti con donne diverse senza protezione fa nascere il sospetto di una nuova uretrite
La prassi sarebbe quella di farsi prescrivere dal medico un tampone uretrale per germi comuni, Gonococco, Clamidia e Micoplasma e sulla base dgli antibiogrammi procedere in senso terapeutico.
Gli esami potrebbe anche farli andando direttamente in un buon laboratorio di analisi ma il "supporto" medico diventa poi fondamentale
cari saluti
il fatto di aver avuto una uretrite nel passato e di aver avuto rapporti con donne diverse senza protezione fa nascere il sospetto di una nuova uretrite
La prassi sarebbe quella di farsi prescrivere dal medico un tampone uretrale per germi comuni, Gonococco, Clamidia e Micoplasma e sulla base dgli antibiogrammi procedere in senso terapeutico.
Gli esami potrebbe anche farli andando direttamente in un buon laboratorio di analisi ma il "supporto" medico diventa poi fondamentale
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Vi ringrazio molto per le tempestive risposte: proverò a fare un esame di laboratorio, con tampone uretrale per germi comuni, Gonococco, Clamidia e Microplasma.
Non vorrei infatti correre il rischio che la malattia regredisca (se trattasi ovviamente di MTS) e che non si riesca più a diagnosticarla, cronicizzandosi oppure generando effetti collaterali permanenti.
Mi farò vivo ancora dopo aver ricevuto l'esito degli esami.
Grazie ancora.
Ferdinando
Non vorrei infatti correre il rischio che la malattia regredisca (se trattasi ovviamente di MTS) e che non si riesca più a diagnosticarla, cronicizzandosi oppure generando effetti collaterali permanenti.
Mi farò vivo ancora dopo aver ricevuto l'esito degli esami.
Grazie ancora.
Ferdinando
[#4]
Caro Ferdinando ,
se lo desidera , ci tenga informati sui futuri ed eventuali sviluppi del suo problema clinico.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
se lo desidera , ci tenga informati sui futuri ed eventuali sviluppi del suo problema clinico.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#5]
Utente
Gentilissimi dottori, torno a chiedere il Vostro aiuto dopo aver effettuato il tampone uretrale.
Il referto restituitomi è il seguente:
Tampone uretrale (esame colturale)= normale flora batterica
Micoplasma urogenitale (urea arginina)= negativo
Neisseria gonorrhoeae (esame colturale)= negativo
Ricerca microscopica batteri in campioni biologici (met. microscopia ottica)= c'è un trattino, forse non è stato rilevato nulla
Chlamydia trachomatis (ricerca antigenica immunofluorescenza - Elfa)= POSITIVO
In sintesi mi sembra di aver contratto la Clamydia.
Per curarla devo necessariamente effettuare una terapia presso uno specialista urologo andrologo oppure regredisce spontaneamente?
E' trasmissibile solo sessualmente?
Quali sintomi può avere una donna?
Vi ringrazio per l'attenzione che mi dedicherete.
Buona serata.
Ferdinando
Il referto restituitomi è il seguente:
Tampone uretrale (esame colturale)= normale flora batterica
Micoplasma urogenitale (urea arginina)= negativo
Neisseria gonorrhoeae (esame colturale)= negativo
Ricerca microscopica batteri in campioni biologici (met. microscopia ottica)= c'è un trattino, forse non è stato rilevato nulla
Chlamydia trachomatis (ricerca antigenica immunofluorescenza - Elfa)= POSITIVO
In sintesi mi sembra di aver contratto la Clamydia.
Per curarla devo necessariamente effettuare una terapia presso uno specialista urologo andrologo oppure regredisce spontaneamente?
E' trasmissibile solo sessualmente?
Quali sintomi può avere una donna?
Vi ringrazio per l'attenzione che mi dedicherete.
Buona serata.
Ferdinando
[#6]
Caro lettore,
a questo punto con queste indagini espletate bisogna riconsultare il medico di medicina generale o il suo andrologo per ricevere le corrette indicazioni terapeutiche; la Chlamydia non "regredisce spontaneamente".
La Chlamydia infine è un microrganismo che viene trasmesso quasi esclusivamente attraverso rapporti sessuali; le signore possono avere sintomi che ricordano una infiammazione delle vie uro-genitali e a volte è asintomatica , cioè non dà disturbi.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
a questo punto con queste indagini espletate bisogna riconsultare il medico di medicina generale o il suo andrologo per ricevere le corrette indicazioni terapeutiche; la Chlamydia non "regredisce spontaneamente".
La Chlamydia infine è un microrganismo che viene trasmesso quasi esclusivamente attraverso rapporti sessuali; le signore possono avere sintomi che ricordano una infiammazione delle vie uro-genitali e a volte è asintomatica , cioè non dà disturbi.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#7]
Gentile utente,
la sua storia clinica (perdite giallastre spontanee uretrali) e la positività agli anticorpi anti-Chlamidia, depongono - ma solo in termini non vincolanti vista la sede telematica - per una possibile doppia infezione da GONORREA e CHLAMIDIA.
questo per 2 ordini di motivi:
1. La Gonorrea sparisce spontaneamente e può non dare più segni di sé
2. la Gonorrea si accompagna quasi costantemente ad una infezione da Chlamidia, tant'è vero che noi Venereologi curiamo i casi di Gonorrea anche con terapie anti-Chlamidia.
Le consiglio di concertarsi con uno Specialista Venereologo per chiarire questa storia clinica, non ulteriormente perfezionabile dalla sede telematica.
cari saluti
la sua storia clinica (perdite giallastre spontanee uretrali) e la positività agli anticorpi anti-Chlamidia, depongono - ma solo in termini non vincolanti vista la sede telematica - per una possibile doppia infezione da GONORREA e CHLAMIDIA.
questo per 2 ordini di motivi:
1. La Gonorrea sparisce spontaneamente e può non dare più segni di sé
2. la Gonorrea si accompagna quasi costantemente ad una infezione da Chlamidia, tant'è vero che noi Venereologi curiamo i casi di Gonorrea anche con terapie anti-Chlamidia.
Le consiglio di concertarsi con uno Specialista Venereologo per chiarire questa storia clinica, non ulteriormente perfezionabile dalla sede telematica.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#8]
Caro lettore ,
comunque rimane fermo il concetto che la Chlamidya non "regredisce spontaneamente" e richiede sempre una terapia specifica e mirata e per questo deve riconsultare in prima istanza almeno il suo medico curante.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
comunque rimane fermo il concetto che la Chlamidya non "regredisce spontaneamente" e richiede sempre una terapia specifica e mirata e per questo deve riconsultare in prima istanza almeno il suo medico curante.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#10]
Caro lettore ,
comunque , se lo desidera , ci tenga informati sugli eventuali e futuri sviluppi del suo problema clinico.
Ancora un cordiale saluto e, pure a lei, un felice 2009!
Giovanni Beretta
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comunque , se lo desidera , ci tenga informati sugli eventuali e futuri sviluppi del suo problema clinico.
Ancora un cordiale saluto e, pure a lei, un felice 2009!
Giovanni Beretta
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