Induratio penis plastica
Buongiorno Medici,
Vi scrivo da Vicenza e mi rivolgo a Voi per avere un consiglio su quanto segue:
Poco più di 1 anno fa ho avvertito internamente appena sotto il glande una parte un po' più dura che in precedenza non avevo mai notato. Mi sono rivolto al mio medico e dopo una visita specialistica (con ecocolordoppler statico e dinamico) mi è stato diagnosticato quanto in oggetto (placca all'epoca di 4 mm)con prescrizione di un ciclo di 2 mesi di Peironimev Plus. Purtroppo sentivo che la cosa peggiorava a causa del dolore in erezione che era aumentato (con fastidio anche da riposo con pantaloni più aderenti). Ho rifatto, su consiglio dello specialista, un'altra ecografia (non ecocolordoppler) e la placca era aumentata a 2 cm; erano passati circa 6/8 mesi dall'inizio dei sintomi. Lo specialista perciò mi ha indirizzato in una struttura ospedaliera nelle vicinanze dove trattavano questi casi con la litotrissia (ultrasuoni da quanto ho capito), ma, per questioni burocratiche, ancora non è utilizzabile la macchina. Purtroppo nel frattempo ho notato, oltre ad un aumento del dolore, anche una curvatura della parte superiore del pene abbastanza evidente. Su consiglio dello specialista di questa struttura, che nel frattempo mi aveva prescritto 2 mesi di Peyrocur, ho iniziato ieri, presso una terza struttura sempre nelle vicinanze, una serie di 10 sedute di iontoforesi con Verapamil ed un cortisonico.
Ecco in sintesi la situazione, chiedo a Voi gentilmente se sto seguendo la strada giusta e/o se ci sono altre terapie o alternative in caso di insuccesso.
Ci sono specialisti e strutture che sono all'avanguardia per questa patologia, anche se fuori dalla mia città?
La malattia può continuare a peggiorare? C'è un momento in cui si stabilizza sia la curvatura che il dolore?
Scusate le troppe domande ma la cosa mi sta preoccupando e occupando la mente di continuo. Vi ringrazio per la pazienza e disponibilità.
Buona giornata.
Vi scrivo da Vicenza e mi rivolgo a Voi per avere un consiglio su quanto segue:
Poco più di 1 anno fa ho avvertito internamente appena sotto il glande una parte un po' più dura che in precedenza non avevo mai notato. Mi sono rivolto al mio medico e dopo una visita specialistica (con ecocolordoppler statico e dinamico) mi è stato diagnosticato quanto in oggetto (placca all'epoca di 4 mm)con prescrizione di un ciclo di 2 mesi di Peironimev Plus. Purtroppo sentivo che la cosa peggiorava a causa del dolore in erezione che era aumentato (con fastidio anche da riposo con pantaloni più aderenti). Ho rifatto, su consiglio dello specialista, un'altra ecografia (non ecocolordoppler) e la placca era aumentata a 2 cm; erano passati circa 6/8 mesi dall'inizio dei sintomi. Lo specialista perciò mi ha indirizzato in una struttura ospedaliera nelle vicinanze dove trattavano questi casi con la litotrissia (ultrasuoni da quanto ho capito), ma, per questioni burocratiche, ancora non è utilizzabile la macchina. Purtroppo nel frattempo ho notato, oltre ad un aumento del dolore, anche una curvatura della parte superiore del pene abbastanza evidente. Su consiglio dello specialista di questa struttura, che nel frattempo mi aveva prescritto 2 mesi di Peyrocur, ho iniziato ieri, presso una terza struttura sempre nelle vicinanze, una serie di 10 sedute di iontoforesi con Verapamil ed un cortisonico.
Ecco in sintesi la situazione, chiedo a Voi gentilmente se sto seguendo la strada giusta e/o se ci sono altre terapie o alternative in caso di insuccesso.
Ci sono specialisti e strutture che sono all'avanguardia per questa patologia, anche se fuori dalla mia città?
La malattia può continuare a peggiorare? C'è un momento in cui si stabilizza sia la curvatura che il dolore?
Scusate le troppe domande ma la cosa mi sta preoccupando e occupando la mente di continuo. Vi ringrazio per la pazienza e disponibilità.
Buona giornata.
[#1]
Gentile lettore,
segua le indicazioni ricevute, sono condivisibili.
Detto questo poi le ricordo che l'Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.
Questa malattia è facilmente associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.
Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).
Un'osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva una causa autoimmunitaria.
Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per l'alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.
La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed “antifibrotici” (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).
Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori.
Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.
Un cordiale saluto
segua le indicazioni ricevute, sono condivisibili.
Detto questo poi le ricordo che l'Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.
Questa malattia è facilmente associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.
Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).
Un'osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva una causa autoimmunitaria.
Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per l'alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.
La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed “antifibrotici” (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).
Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori.
Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.5k visite dal 15/03/2017.
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