Varicocele non risolto dopo 20 giorni dall'operazione
Buonasera,
vorrei esporre la mia situazione per un consulto in merito al problema che ho riscontrato.
Il mese di novembre 2016 ho riscontrato fastidio, che diventava dolore dopo ore seduto, al testicolo sinistro.
Nel giro di qualche giorno, su consiglio del mio medico curante, ho eseguito un ecocolordoppler ad entrambi i testicoli. Riporto il referto del medico:
DATA 03/11/2016
Borse scrotali di normale spessore. Normale la morfologia e l'ecostruttura parenchimale di entrambi i testicoli. Epipidimo destro e sinistro nella norma. Non si evidenzia idrocele. Assenza di reflusso venoso alla manovra del Valsava a destra. Il plesso pampiniforme di sinistra appare dilatato e sede di evidente reflusso alla manovra di Valsava come da condizione di varicocele di grado III. In sede inguinale non sono visibili linfonodi di aumentato volume o reperti di carattere patologico.
Segue lo spermiogramma
DATA 10/11/2016
Astinenza sessuale: 4 giorni
Quantità: 3.2 ml
Colore: bianco grigiasto
Aspetto: opalescente
Fluidificazione: fisiologica
Viscosità : regolare
Hb: assente
pH: 8
Conta Nemaspermi: 64000
Motilità (osservazione microscopica immediata)
Rapidamente progressivi: 50%
Debolmente pregressivi: 5%
In Situ : 10%
Immobili: 35%
Motilità (osservazione microscopica dopo 2 ore)
Rapidamente progressivi: 45%
Debolmente pregressivi: 10%
In Situ : 10%
Immobili: 35%
Velocità di progressione rettilinea :11 mm
(SE NECESSARIO POSSO RIPORRE TUTTI I RISULTATI DELLO SPERMIOGRAMMA)
Dopo la suddetta diagnosi, mi rivolgo ad un urologo in una clinica di Latina e vengo messo in lista di attesa subito dopo essere stato visitato.
Aggiungo solo un episodio riguardante la visita. Quando dissi al dottore che mi ero accorto di questo varicocele accusando dolore, lui mi spaventò dicendomi che non era possibile in quanto il varicocele non da dolore, per poi dirmi, dopo la visita, che probabilmente le vene erano già di per se grandi e dilatandosi portavano dolore...
Tornando alla cronologia dei fatti, la mattina del 20 febbraio 2017 vengo operato nella stessa clinica (convenzionata) e dimesso la sera stessa con 15 giorni di prognosi e con assunzione di UNIXIME 400 mg, 1 al giorno per 6 giorni e tachipirina 1000 mg al bisogno per il dolore (max 3/die)
L'operazione è stata eseguita con taglio orizzontale basso ventre sx subinquinale e il foglio di dimissioni riporta come tipologia di intervento: LEGATURA SPERMATICA
Il post operatorio è stato un po travagliato per rincontro di abbondante gonfiore del testicolo sx con accumulo di liquido che è sparito nella settimana successiva; dolore al testicolo a qualunque contatto, anche con la cucitura del cavallo della tuta!
Mi rivolgo di nuovo all'urologo di cui sopra, che mi prescrive un drenante da 2 volte al giorno, UNIDROX 600 e OKI per 5 giorni
La situazione non cambiò.
Segue nel post seguente
vorrei esporre la mia situazione per un consulto in merito al problema che ho riscontrato.
Il mese di novembre 2016 ho riscontrato fastidio, che diventava dolore dopo ore seduto, al testicolo sinistro.
Nel giro di qualche giorno, su consiglio del mio medico curante, ho eseguito un ecocolordoppler ad entrambi i testicoli. Riporto il referto del medico:
DATA 03/11/2016
Borse scrotali di normale spessore. Normale la morfologia e l'ecostruttura parenchimale di entrambi i testicoli. Epipidimo destro e sinistro nella norma. Non si evidenzia idrocele. Assenza di reflusso venoso alla manovra del Valsava a destra. Il plesso pampiniforme di sinistra appare dilatato e sede di evidente reflusso alla manovra di Valsava come da condizione di varicocele di grado III. In sede inguinale non sono visibili linfonodi di aumentato volume o reperti di carattere patologico.
Segue lo spermiogramma
DATA 10/11/2016
Astinenza sessuale: 4 giorni
Quantità: 3.2 ml
Colore: bianco grigiasto
Aspetto: opalescente
Fluidificazione: fisiologica
Viscosità : regolare
Hb: assente
pH: 8
Conta Nemaspermi: 64000
Motilità (osservazione microscopica immediata)
Rapidamente progressivi: 50%
Debolmente pregressivi: 5%
In Situ : 10%
Immobili: 35%
Motilità (osservazione microscopica dopo 2 ore)
Rapidamente progressivi: 45%
Debolmente pregressivi: 10%
In Situ : 10%
Immobili: 35%
Velocità di progressione rettilinea :11 mm
(SE NECESSARIO POSSO RIPORRE TUTTI I RISULTATI DELLO SPERMIOGRAMMA)
Dopo la suddetta diagnosi, mi rivolgo ad un urologo in una clinica di Latina e vengo messo in lista di attesa subito dopo essere stato visitato.
Aggiungo solo un episodio riguardante la visita. Quando dissi al dottore che mi ero accorto di questo varicocele accusando dolore, lui mi spaventò dicendomi che non era possibile in quanto il varicocele non da dolore, per poi dirmi, dopo la visita, che probabilmente le vene erano già di per se grandi e dilatandosi portavano dolore...
Tornando alla cronologia dei fatti, la mattina del 20 febbraio 2017 vengo operato nella stessa clinica (convenzionata) e dimesso la sera stessa con 15 giorni di prognosi e con assunzione di UNIXIME 400 mg, 1 al giorno per 6 giorni e tachipirina 1000 mg al bisogno per il dolore (max 3/die)
L'operazione è stata eseguita con taglio orizzontale basso ventre sx subinquinale e il foglio di dimissioni riporta come tipologia di intervento: LEGATURA SPERMATICA
Il post operatorio è stato un po travagliato per rincontro di abbondante gonfiore del testicolo sx con accumulo di liquido che è sparito nella settimana successiva; dolore al testicolo a qualunque contatto, anche con la cucitura del cavallo della tuta!
Mi rivolgo di nuovo all'urologo di cui sopra, che mi prescrive un drenante da 2 volte al giorno, UNIDROX 600 e OKI per 5 giorni
La situazione non cambiò.
Segue nel post seguente
[#1]
Caro Utente,mi sembra che tutto proceda secondo le previsioni.Non resta che seguire i modi ed i tempi previsti per il follow up.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Grazie per l'attenzione ma non avevo abbastanza caratteri. continuo dicendo ciò che segue.
A distanza di circa 20 giorni dall'operazione il testicolo appare ancora duro, dolorante e ingrossato.
Sospettoso della situazione, il mio medico curante mi consiglia un nuovo ecocolordoppler il cui risultato è il
seguente:
DATA 13/03/2017
Borse scrotali di normale spessore. Normale la morfologia e l'ecostruttura parenchimale di entrambi i testicoli. Epididimo
destro e sinistro nella norma. A livello dell'epididimo di destra evidenza di formazione anecogena rotondeggiante
compatibile con cisti a contenuto liquido di 7 mm. Non si evidenzia idrocele. Assenza di reflusso venoso alla
manovra del Valsava a destra. Il plesso pampiniforme di sinistra appare dilatato con distrettuale reflusso alla
manovra di Valsava come da condizione di varicocele di grado III. In sede inguinale non sono visibili linfonodi
con caratteristiche reattive della grandezza massima di 15 mm.
Alla luce di tutto questo io sono molto allarmato.
Vorrei sapere quali possono essere i danni causati da questo intervento visto che la vena spermatica dovrebbe essere raggiunta
secondo taglio "tipo appendicite", mentre con il taglio suddetto si raggiunge il funicolo spermatico.
Questo testicolo così dolorante, tornerà "normale" tramite antinfiammatori?
Dovendo essere, evedentemente rioperato, sarà possibile farlo ? in quanto tempo?
Grazie mille per la risposta.
A distanza di circa 20 giorni dall'operazione il testicolo appare ancora duro, dolorante e ingrossato.
Sospettoso della situazione, il mio medico curante mi consiglia un nuovo ecocolordoppler il cui risultato è il
seguente:
DATA 13/03/2017
Borse scrotali di normale spessore. Normale la morfologia e l'ecostruttura parenchimale di entrambi i testicoli. Epididimo
destro e sinistro nella norma. A livello dell'epididimo di destra evidenza di formazione anecogena rotondeggiante
compatibile con cisti a contenuto liquido di 7 mm. Non si evidenzia idrocele. Assenza di reflusso venoso alla
manovra del Valsava a destra. Il plesso pampiniforme di sinistra appare dilatato con distrettuale reflusso alla
manovra di Valsava come da condizione di varicocele di grado III. In sede inguinale non sono visibili linfonodi
con caratteristiche reattive della grandezza massima di 15 mm.
Alla luce di tutto questo io sono molto allarmato.
Vorrei sapere quali possono essere i danni causati da questo intervento visto che la vena spermatica dovrebbe essere raggiunta
secondo taglio "tipo appendicite", mentre con il taglio suddetto si raggiunge il funicolo spermatico.
Questo testicolo così dolorante, tornerà "normale" tramite antinfiammatori?
Dovendo essere, evedentemente rioperato, sarà possibile farlo ? in quanto tempo?
Grazie mille per la risposta.
[#4]
Utente
Grazie mille per la pronta risposta.
Gentilmente, potrei avere qualche informazione aggiuntiva riguardo il tipo di intervento subito?
Voglio dire quali sono le vene chiuse nel funico ed è possibile rioperare allo stesso punto oppure sarà necessario eseguire un intervento chirurgico in una zona diversa dell'addome?
Scusatemi per l'insistenza, ma sono preoccupato
Grazie mille
Cordialità
Gentilmente, potrei avere qualche informazione aggiuntiva riguardo il tipo di intervento subito?
Voglio dire quali sono le vene chiuse nel funico ed è possibile rioperare allo stesso punto oppure sarà necessario eseguire un intervento chirurgico in una zona diversa dell'addome?
Scusatemi per l'insistenza, ma sono preoccupato
Grazie mille
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 14/03/2017.
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