Stenosi uretrale, vorrei sapere cosa mi aspetta
Salve cari lettori e dottori.
Sono un ragazzo di 22 anni da un'anno e due mesi circa con problemi di minzione, di getto debole rispetto al mio regolare flusso che ormai ricordo lontanamente, ricordo precisamente che ho iniziato ad avere questi sintomi nel momento in cui una sera andando in bagno notai che dal pene mi usciva un liquido trasparente nella stessa tempistica ero stato colpito dal mollusco contagioso sull'asta del pene che lo notai guardandomi attentamente (anche se non conoscevo di cosa si trattasse, mi recai poi subito da un dermatologo che risolse il problema presentatosi sull'asta del pene tramite una crema e del trattamento con azoto liquido, dopo ciò mi recai subito da un urologo che mi diagnostico una semplice prostatite da curare con degli integratori per circa 10 giorni, passato quel tempo nessun sollievo e iniziai a sentire una sensazione di stretto tra il pene e i testicoli, mi recai da un'andrologo che per 10 giorni mi fece prendere delle supposte a base di cortisone e anche dopo quel periodo, nessun sollievo, allora dopo 2 mesi di ansie e paure mi recai da un'urologo nel mio paese di nascita precisamente ad AVERSA, mentre ero in viaggio nel treno non riuscivo in maniera positiva ad urinare, ebbi paura e quando arrivai alla stazione mi feci accompagnare da mio padre all'ospedale di Caserta, dove l'urologo di turno mi disse che si trattava di una prostatite e che magari sarebbe passata con il tempo e cambiando lo stile di vita e il lavoro, dopo ciò andai in visita dove ero diretto e quest'ultimo mi diagnostico una prostatite di tipo adenosica, con aree adenosiche sulla prostata di 6mm e 8mm e mi assegnò come cura PROSTAPLANT e PROLACTIS BUS 14, perché a detta di quest'ultimo medico era la prostata che mi causava questi problemi deformatasi per colpa di queste aree piene di batteri che andavano a stringere l'uretra e quindi provocatrici di questi sintomi ( a sua detta le aree adenosiche si crearono per il fatto che il mio intestino non cambiasse reflusso batterico in maniera positiva sin dalla nascita, ecco perché PROLACTIS BUS 14 ) Dopo 8 mesi di cura e una mia lamentela su nessun miglioramento anche se ormai da parte mia ci stavo convivendo nonostante tutto questo mi rendeva la base del pene meno forte e il getto d'urina minore l'urologo mi consigliò di integrare con teraprost che ho preso per circa 3 mesi. dopo quello mi son lamentato nuovamente perché nessun miglioramento, tanto che ho deciso circa 2 settimane fa di non prendere più nulla e di recarmi da un'altro urologo che mia madre notò in TV su rai3, andando da questo urologo circa 10 gg fa nei pressi di ROMA, ho dato finalmente il nome al mio problema, lui mi disse che per il 70% si trattasse di STENOSI URETRALE, mi ordina un'uretrografia retrograda e minzionale da effettuare, io scendo a Napoli dove effettuo questa visita e anche se l'atto minzionale ultimo step dell'esame non lo riesco a completare, mi viene diagnosticata una stenosi serrata, mentre parlava l'urologo che mi ha eseguito la visita mi è sembrato che discutesse di una stenosi di tipo bulbare, devo ammettere che da quando mi è stata fatta questa visita i sintomi si son peggiorati, urino più lento di prima e ora mi causa anche bruciore a circa 3/4 giorni dall'esame, ora sto attendo una chiamata dell'urologo romano che mi rispondendo all'e-mail delle mie analisi mi ha risposto "sembra che ci sia da effettuare un'intervento".....
Sono un ragazzo di 22 anni da un'anno e due mesi circa con problemi di minzione, di getto debole rispetto al mio regolare flusso che ormai ricordo lontanamente, ricordo precisamente che ho iniziato ad avere questi sintomi nel momento in cui una sera andando in bagno notai che dal pene mi usciva un liquido trasparente nella stessa tempistica ero stato colpito dal mollusco contagioso sull'asta del pene che lo notai guardandomi attentamente (anche se non conoscevo di cosa si trattasse, mi recai poi subito da un dermatologo che risolse il problema presentatosi sull'asta del pene tramite una crema e del trattamento con azoto liquido, dopo ciò mi recai subito da un urologo che mi diagnostico una semplice prostatite da curare con degli integratori per circa 10 giorni, passato quel tempo nessun sollievo e iniziai a sentire una sensazione di stretto tra il pene e i testicoli, mi recai da un'andrologo che per 10 giorni mi fece prendere delle supposte a base di cortisone e anche dopo quel periodo, nessun sollievo, allora dopo 2 mesi di ansie e paure mi recai da un'urologo nel mio paese di nascita precisamente ad AVERSA, mentre ero in viaggio nel treno non riuscivo in maniera positiva ad urinare, ebbi paura e quando arrivai alla stazione mi feci accompagnare da mio padre all'ospedale di Caserta, dove l'urologo di turno mi disse che si trattava di una prostatite e che magari sarebbe passata con il tempo e cambiando lo stile di vita e il lavoro, dopo ciò andai in visita dove ero diretto e quest'ultimo mi diagnostico una prostatite di tipo adenosica, con aree adenosiche sulla prostata di 6mm e 8mm e mi assegnò come cura PROSTAPLANT e PROLACTIS BUS 14, perché a detta di quest'ultimo medico era la prostata che mi causava questi problemi deformatasi per colpa di queste aree piene di batteri che andavano a stringere l'uretra e quindi provocatrici di questi sintomi ( a sua detta le aree adenosiche si crearono per il fatto che il mio intestino non cambiasse reflusso batterico in maniera positiva sin dalla nascita, ecco perché PROLACTIS BUS 14 ) Dopo 8 mesi di cura e una mia lamentela su nessun miglioramento anche se ormai da parte mia ci stavo convivendo nonostante tutto questo mi rendeva la base del pene meno forte e il getto d'urina minore l'urologo mi consigliò di integrare con teraprost che ho preso per circa 3 mesi. dopo quello mi son lamentato nuovamente perché nessun miglioramento, tanto che ho deciso circa 2 settimane fa di non prendere più nulla e di recarmi da un'altro urologo che mia madre notò in TV su rai3, andando da questo urologo circa 10 gg fa nei pressi di ROMA, ho dato finalmente il nome al mio problema, lui mi disse che per il 70% si trattasse di STENOSI URETRALE, mi ordina un'uretrografia retrograda e minzionale da effettuare, io scendo a Napoli dove effettuo questa visita e anche se l'atto minzionale ultimo step dell'esame non lo riesco a completare, mi viene diagnosticata una stenosi serrata, mentre parlava l'urologo che mi ha eseguito la visita mi è sembrato che discutesse di una stenosi di tipo bulbare, devo ammettere che da quando mi è stata fatta questa visita i sintomi si son peggiorati, urino più lento di prima e ora mi causa anche bruciore a circa 3/4 giorni dall'esame, ora sto attendo una chiamata dell'urologo romano che mi rispondendo all'e-mail delle mie analisi mi ha risposto "sembra che ci sia da effettuare un'intervento".....
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In presenza di una stenosi uretrale dovrà essere fatto ,in prima istanza ,un intervento endoscopico per incidere il restringimento , nel caso la stenosi dovesse nel tempo ripresentarsi bisognerà prendere in considerazione la possibilità di un intervento chirurgico a cielo aperto (uretroplastica) . Cordiali saluti.
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
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Ex utente
L'incisione che ha maggior risultati è a lama fredda o tramite laser ad olmio?
(perché sentii dall'urologo che parlava di un intervento laser nel caso ci fosse stata una stenosi) poi le chiedo se convenga fare un'esame generale per visionare se ho qualche malattia a trasmissione sessuale in circolo oppure se tutt questo può essere irrilevante, oppure se l'ho avuta in passato.
Io sono preoccupato sopratutto per la mia vita sessuale che ne verrà, sarà poi tutto normale o ci sarà qualcosa di diverso?
Ancora un'altra cosa, può con un trattamento endoscopico non ripresentarsi più la stenosi? È mai successo un caso del genere? ( perché ho sentito che c'è una recidiva del 70%).
Poi c'è qualche soluzione da adottare e qualcosa da evitare per far si che dopo il trattamento endoscopico la stenosi non si presenti più? Mi scusi per tutte queste domande ma ho avuto ciò a 21 oggi ne ho 22 e son davvero dispiaciuto....Grazie...saluti...
(perché sentii dall'urologo che parlava di un intervento laser nel caso ci fosse stata una stenosi) poi le chiedo se convenga fare un'esame generale per visionare se ho qualche malattia a trasmissione sessuale in circolo oppure se tutt questo può essere irrilevante, oppure se l'ho avuta in passato.
Io sono preoccupato sopratutto per la mia vita sessuale che ne verrà, sarà poi tutto normale o ci sarà qualcosa di diverso?
Ancora un'altra cosa, può con un trattamento endoscopico non ripresentarsi più la stenosi? È mai successo un caso del genere? ( perché ho sentito che c'è una recidiva del 70%).
Poi c'è qualche soluzione da adottare e qualcosa da evitare per far si che dopo il trattamento endoscopico la stenosi non si presenti più? Mi scusi per tutte queste domande ma ho avuto ciò a 21 oggi ne ho 22 e son davvero dispiaciuto....Grazie...saluti...
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Purtroppo causa pubblicità fuorvianti sul web i pazienti credono che laser , robot medicali ecc possano risolvere tutte le malattie . Nel caso della stenosi uretrale in prima battuta viene fatta la incisione con la,La ma fredda , qualunque tecnica però venga adottata la recidiva è molto elevata ( ma esistono anche casi di guarigione definitiva)e per questo motivo specie nei giovani dopo la prima o maxi seconda recidiva è meglio fare l'intervento chirurgico. Difficile dire al momento quale possa essere stata la causa che ha provocato la stenosi.
[#4]
Ex utente
Quindi di complicanze nella sfera sessuale non ce ne sono?
Perché io da quando ho avuto la stenosi, riesco comunque ad avere rapporti tranquilli, non più in forma come prima perché si rende un po' meno forte la base del pene, però non è un più di tanto.
Poi le volevo chiedere, son passati circa 5/6 giorni dalla mia visita di "uretrografia retrograda e minzionale" e' normale che da quando mi ha messo il catetere a volte mi brucia ancora e mi fa prurito specie quando urino...
Poi l'urologo che mi effettuerà l'intervento parlò di laser, quindi io quando andrò a fare le analisi gli voglio chiedere cos'è che si fara se a lama fredda o a laser....lei consiglia prima quello a lama fredda?
Inoltre la recidiva può essere più grave dei sintomi che ho ora???
Perché altrimenti avrei dei dubbi....
La ringrazio delle sue risposte, gentilissimo....
Perché io da quando ho avuto la stenosi, riesco comunque ad avere rapporti tranquilli, non più in forma come prima perché si rende un po' meno forte la base del pene, però non è un più di tanto.
Poi le volevo chiedere, son passati circa 5/6 giorni dalla mia visita di "uretrografia retrograda e minzionale" e' normale che da quando mi ha messo il catetere a volte mi brucia ancora e mi fa prurito specie quando urino...
Poi l'urologo che mi effettuerà l'intervento parlò di laser, quindi io quando andrò a fare le analisi gli voglio chiedere cos'è che si fara se a lama fredda o a laser....lei consiglia prima quello a lama fredda?
Inoltre la recidiva può essere più grave dei sintomi che ho ora???
Perché altrimenti avrei dei dubbi....
La ringrazio delle sue risposte, gentilissimo....
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Non esistono grosse differenze tra incisione con lama fredda o laser ad olmio, cambia solamente la tecnica di incisione . L'incisione endoscopica ha un tasso di recidiva del 30 % mentre l'iintervento del 10% . Normale ancora il fastidia uretrale dopo la minzione a seguito della uretrografia . Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.2k visite dal 12/03/2017.
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