Prostatite cronica

Buonasera a tutti, mi ritrovo qui a scrivere alcune righe alla ricerca di un vostro consulto autorevole. Sono un ragazzo di 33 anni, che ha sofferto in passato di prostatorrea post defecatoria. Dopo aver consultato diversi specialisti e aver riscontrato più di una volta una positività all'enterococcus faecalis, trattata più di una volta con antibiotici e lo scorso anno anche con l'ausilio di probiotici, ho effettuato una consulenza urologica di recente. Infatti lo scorso mese ho avuti 2 episodi ravvicinati di incontinenza e ho avuto paura. Lo specialista mi ha fatto rifare la spermiocoltura e l'urinocoltura, entrambe con esito negativo, diagnosticandomi una sindrome disurica irritativa con prostatite cronica. Ho effettuato l' eco transrettale col seguente referto : prostata nei limiti 16 Gr, ad ecostruttura disomogenea con aree iperecogene da microcalcificazioni nei lobi laterali e collo beante. Vescicole di morfovolumetria aumentata 5.6 mm a contenuto corpuscolato, come da vesciculite cronica. Incremento della vascolarizzazione in prossimità del collo vescicale, come da congestione. La capsula è conservata.
La terapia che mi è stata prescritta è : Lenimev 1 supposta al dì x 15 gg - Megliofluss 320 x 6 mesi, in atto 2 volte al dì x 1 mese, poi una volta sola - Xatral 2.5 mg 1 cpr al dì x 3 mesi dopo cena. Inoltre per la settimana in corso, per ridurre l'edema 2 cps di bentelan x 5 gg. In atto ho un fastidio sovrapubico che si accentua a volte dopo rapporti protetti con la mia ragazza e anche se non ne ho e che a volte si irradia al glande come se fosse un pizzicore lieve. È un fastidio che avverto spesso, mi rende molto nervoso. Anche perché l'urologo mi ha detto che non si guarisce di prostatite, ma ci sono fasi di riacutizzazioni a fasi di remissione. Tutto ciò mi demoralizza parecchio, spero mi possiate aiutare. Non riesco ad accettare di non riuscire più a uscirmene.
Cordiali saluti
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Dr. Eduard Bercovich Urologo 15 1
Di prostatite si guarisce .A quanto da Lei esposto posso precisare :
- si devono valutare ,se esistono, fattori favorenti come l'attività sedentaria, alimentazione (cibi e bevande) , attività come il mo tociclismo, il ciclismo ,l'equitazione ecc, il tipo di attività sessuale.
Da quanto da Lei descritto esistono segni di prostatite cronica con ostruzione del collo vescicale per la quale Le è stato prescritto un alfa-litico :Xatral.
Questo farmaco non è curativo in quanto agisce per la durata della somministrazione,una volta sospeso si ritorna alla situazione precedente.
Non solo ma l'ostruzione causata dalla prostatite cronica causa a sua volta nuove prostatiti dando origine alla asserzione che "di prostatite non si guarisce".
La terapia valutata dallo specialista di sua fiducia consisterebbe in TUIP che determina una disostruzione con guarigione della patologia.
Va detto comunque cher si dovrebbe mettere sul piatto della bilancia che una percentuale da 2 al 10 % tale intervento può causare una infertilità dovuta alla ejaculazione retrograda.
Una articolata e dettagliata discussione con l'urologo di fiducia è tassativa

Dr. eduard bercovich

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Utente
Utente
Carissimo dott. Bercovich, ci tenevo a dire che purtroppo ho una vita un pò sedentaria, anche se mangio molte fibre, anche perché sono stato emorroidectomizzato nel 2003. Faccio 3 volte a settimana sala attrezzi in palestra, non bevo se si eccettua 1-2 bicchieri di vino il sabato sera o al più 1 cocktail. Ho 1-2 rapporti con la mia ragazza a settimana, compreso sesso orale e rapporti vaginali protetti. Lei mi parla di intervento chirurgico??? Ho capito bene? Sono alquanto preoccupato, non c'è una soluzione alternativa? Scusi la mia preoccupazione, ma non so cosa fare.
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Dr. Eduard Bercovich Urologo 15 1
Desidero sin dall'inizio rasserenarla : la prostatite cronica non è una malattia che incide sull'aspettativa di vita ,ma sulla qualità di vita.
Pertanto laddove incidesse pesantemente sulla sua qualità di vita ,dopo aver provato numerose terapie, come ultima spiaggia si deve prendere in considerazione l'intervento endoscopico di TUIP .
Ovviamente il presente consulto non può essere definitivo in merito ma su questa base dovrebbe impostare un discorso con l'urologo di fiducia e addivenire ad una soluzione condivisa.
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