Sperma giallo con granuli gelatinosi

Salve, ho 17 anni e da circa 6 mesi a questa parte presento un problema nello sperma che eiaculo dopo rapporti sessuali o masturbazione. In particolare lo sperma appare in questo modo: la parte liquida è quasi trasparente con un colore tendente al giallo e poi sono presenti dei granuli gelatinosi di colore giallo molto acceso. Prima di metà agosto invece, quando il problema non persisteva, lo sperma era di un naturalissimo colore bianco perla e non presentava alcun granulo gelatinoso. Effettuando delle ricerche su internet, ho trovato persone col mio stesso problema che chiedevano nei vari forum spiegazioni e ai quali chi di competenza rispondeva che si trattava probabilmente di prostatite. Effettuando altre ricerche sulla prostatite però ho potuto notare che sono descritti molti sintomi, ad es. dolore ai testicoli, dolore durante l'orinazione ecc., dei quali però non sento la presenza, nel senso che io non ho questi sintomi. Viceversa, non è descritto tra i sintomi della prostatite il problema dal quale sono afflitto io, ovvero lo sperma giallo e granuloso. Prima di rivolgermi ad un medico preferirei approfondire il problema e cercare di risolverlo autonomamente, in quanto troverei molto imbarazzante rivelare il disturbo ai miei genitori e poi al dottore. È molto importante per me risolvere questa situazione in quanto è fonte di profondo imbarazzo, non riuscirei ad avere rapporti con altre persone, né sono stimolato alla masturbazione che pure fa bene al fine di rigenerare gli spermatozoi. In attesa di vostre cordiali risposte.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Quanto descrive è associabile ad una congestione infiammatoria pelvico-prostatica che può avere diverse ragioni tutte da valutare. Da solo non potrà mai risolvere nulla e quindi è meglio che ne parli con i suoi genitori (lei è minorenne e loro devono autorizzare ogni atto medico e potranno anche supportarla nei diversi aspetti) e quindi con un andrologo. Questi dovrà valutare con attenzione il quadro eseguendo in prima battuta l'ecodoppler pelvico-prostatico e scroto-testicolare, lo spermiogramma e la coltura del secreto prostatico. Poi potrà decidere se avviare una terapia o se eseguire ulteriori valutazioni.
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